Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Pensa dadina che invece nonostante la pazienza , l'empatia e la comprensione verso quasi tutti c'è un'intera categoria di persone con cui nn mi riesco proprio a rapportare, per i quali nn provo empatia, con i quali quando capita faccio fatica anche sul lavoro...forse perché in fondo in fondo li temo . Chissà come mai... gli parlo e sono professionale ma... nn provo nulla e nn vedo l'ora di finire la pratica.
Ah... nn sono ne' gli omosessuali ne' gli extracomunitari... ne' gli anziani... nn c'entra la religione.
...qui sul blog ne avevamo uno x poco tempo ...indovina indovinello
Buongiorno Rfs entro al volo per dirvi che sposto la mia ora a stasera alle 22.
Tra poco devo andare in ufficio, dobbiamo fare il piano di battaglia per vedere come pagare gli stipendi...
Speriamo bene.
A dopo !!
Amica ho letto il tuo post e condivido.
Noi stiamo bene, a parte mia figlia che è un po' in crisi, tra esame ormai imminente e clausura forzata causa carogna.
Ti lovvvo ♥️♥️♥️
Buonasera a tutti e fili colorati a quantità. Stamattina sono stata al telefono a cercare di capire come comportarmi a lavoro. Intanto un info che può servire anche ad altre persone.
Il. Medico curante può farvi certificato v07 (esclusione dal lavoro per immunisopressione) fino al 31 luglio. Ancora non era arrivata la circolare al mio medico ma al massimo domani dovrebbero avere notizie. Ho chiamato il mio direttore per informarlo che eventualmente posso usufruire del certificato e lui, tutto sprintoso, mi omunica che, se voglio rientrare, ha già pensato a tutto. In questo periodo stiamo facendo prenotazioni tramite telefono dei prodotti in modo che i clienti vengono a prenderlo senza sostare in fila fuori e ordini online di quello che non c'è. Lui ha pensato di escluderei dalla vendita e mettermi al centralino per gestire queste cose, così non ho contatto col pubblico. Partirei da lunedì questo (settimana in cui non deve lavorare mio marito) E mi fanno la turnazione dal lunedì al sabato con esclusione del venerdi per fare la terapia settimanale... Ero abbastanza sorpresa e gli ho detto che per me va bene, quindi rientro e vedo come va. Eventualmente non ce la faccio o più in là non riesce a mantenere un turno diverso da quello di mio marito e ho troppe difficoltà valuterò cosa fare. Però intanto riprendo e stacco un po' dalla routine e poi si vedrà strada facendo!
Hai ragione!! io dopo 5 anni ho avuto una gravidanza e mia figlia ha 3 anni adesso...mai mai perdere la speranza!! AUGURI per tutto cara
Non sono d'accordo. Ci sono competenze specifiche indispensabili e competenze umane che lo sono ancora di più. Le condizioni attuali del continente africano solo il frutto della rapina di uomini e ricchezze che il nostro mondo occidentale ha perpetrato per secoli in quei luoghi.
Non voglio dilungarmi su queste responsabilità che nessuno si è mai assunto, ma posso dire che io sarei orgogliosa di una figlia che a vent'anni, invece di fare l'influencer decidesse di partire come volontaria per aiutare il prossimo, sarei felice che tornasse viva, vestita in qualsiasi modo.
Ma questo in cui viviamo è un Paese dalla memoria corta, che si indigna facilmente e si entusiasma con altrettanta pericolosa facilità.
È un Paese rappresentato da persone capaci di denigrare, offendere, minacciare, perché Silvia ha due colpe fondamentali, e non riguardano la sindrome di Stoccolma o la rivelazione divina, ma sono legate al fatto che è una donna ed è una donna giovane.
Se fosse tornata col capo chino, affranta non l'avrebbero attaccata, se avesse cominciato a girare per note trasmissioni televisive a raccontare particolari pruriginosi della sua vita l'avrebbero corteggiata. Ma una giovane donna libera di essere ciò che vuole, capace di resistere in situazioni disumane non è, nella nostra società misogina e sessista, accettabile.
Forse siamo, prima di tutto noi donne che dovremmo finalmente ribellarci a questa condizione di inferiorità in cui continuiamo, ultimamente in modo sempre più drammatico e preoccupante, ad essere relegate
Ah... nn sono ne' gli omosessuali ne' gli extracomunitari... ne' gli anziani... nn c'entra la religione.
...qui sul blog ne avevamo uno x poco tempo ...indovina indovinello
Troppo rinco io
Tu sai far bene il tuo lavoro mica li devi sposare!
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Che botta sentire certi discorsi quando va tutto bene
Felice per la Tua Mamma!
Va tutto bene!
Non guastarmi la festa! Cosa ti viene in tasca? Per alcuni medici è irresistibile far capire che leggono il futuro
Felicitazioni Giovanna!
Io sono una mamma non mamma e leggere la tua storia mi ha commossa molto. Grazie cara per aver condiviso con noi la tua gioia e ti auguro di cuore ogni bene.
Mi raccomando, facci sapere.
sono, come te, una tra le tante donne che ogni anno in Italia si ammalano di cancro.
La differenza tra noi consiste nel fatto che tu vivi questa esperienza ora e io l'ho vissuta nel 1970, all'età di 36 anni. Ti scrivo con l'intento di portarti a conoscenza di un aspetto significativo della circostanza che ci accomuna.
Non conosco il tuo nome, né la tua diagnosi e non mi servono elementi clinici per svolgere il mio compito.
Certo, se non fossi stata privata di una mammella, avrei sicuramente sofferto meno.
Invece ho dovuto imparare, non senza fatica, ad accettarmi.
Poi, da sola, mi sono incamminata verso la vita, inseguita dalla paura. Paura della malattia e della vita, che sentivo diversa. Voglio semplicemente dirti che ho provato le tue stesse paure, lo stesso senso di sgomento, d'impotenza, di ribellione; fino a quando, dopo lacrime versate e contenute, ho compreso che sì, potevo morire, ma anche vivere! Ho provato "sulla mia pelle", infatti, che si può anche vivere con una prognosi grave.
Durante il cammino ho dovuto raccogliere il bello e il brutto della mia esistenza. Da questa fatica è emerso il coraggio di guardare in faccia la paura e di controllare questa nemica che mi perseguitava come un fantasma.
Ci sono riuscita riprogettando la vita e assaporandone gli attimi: ogni giorno, ricordo, guardavo l'alba e il tramonto come se li vedessi per l'ultima volta. E per la prima.
Mi dava forza scoprire la ricchezza della natura e provare sensazioni che per me erano nuove e bellissime.
Questo mi ha aiutato ad accettare l'idea della malattia e anche l'idea della morte. Mi rendevo conto che quell'accettazione non era rassegnazione, ma gioia di vivere che allontanava da me lo sgomento per l'incognita del domani.
Avevo trovato nuova forza e serenità anche nel mio sentirmi e porgermi come donna e la mia mente lasciava sempre meno spazio ai pensieri negativi.
Da allora ho vissuto come sentivo e, anche rischiando di non essere compresa, ho vissuto autenticamente. Oggi so che l'impegno dell'individuo è un importante contributo alle terapie: me lo hanno detto e dimostrato migliaia di donne che, come me o meglio di me, hanno voluto e saputo migliorare la propria esistenza dopo questa prova di vita.
Ti ho descritto l'essenza di questa mia esperienza per incoraggiarti a camminare nella vita più distaccata dall'idea della malattia, in compagnia della tua migliore amica: te stessa e a scoprire che la mente è un serbatoio inesauribile di energia vitale.
Ti abbraccio, Ada Burrone
Ho trovato nel blog questa preziosa lettera indirizzata a tutte Noi
Bacio Ada
Ho letto ora i tuoi tre-quattro post su Silvia Romano... lo sai che mi hai spiazzata è commossa al tempo stesso per la lucidità e la responsabilità con cui hai espresso la tua opinione?
Condivido tutto quanto hai scritto, ma proprio tutto
Un abbraccio affettuoso
Ben tornata e felicitazioni tante tante!!!
È un po' lo stesso motivo per cui il dottor Catania nn è andato ad aiutare in terapia intensiva i malati di covid. Perché lui è un chirurgo, e come tale ha altre competenze. Se ci fosse stato un terremoto ( mi viene in mente quando è successo il guaio in piazza San Carlo durante la partita della juve... x suturare i 1200 feriti hanno chiamato chirurghi da tutte le province perché quelli di Torino nn bastavano) sarebbe stato sicuramente in prima linea.
Nn so se ho reso l'idea... a volte è più coraggiosa la scelta di sapersi fermare o aiutare diversamente ( sempre x esempio il nostro mitico doc che aiutava di casa in casa i malati di covid... ancora più pericoloso che nelle terapie intensive!) che buttarsi nella mischia nn essendo completamente competenti e intralciando il lavoro degli altri.
Juve condivido pienamente!
Non ho parole per quanto ha detto il"dottorino" a tua mamma... deficiente o sadico o frustrato??
O tutte e tre le cose!!!
Ma va....
Io ci sono