Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Aaahahahahah, sono gattofila ma …… povero cagnolone timoroso! Io ho quattro gatti (tre femmine e un maschio) dei quali una è la capostipite. Dalla finestra del piano superiore di casa mi capitò di assistere a questo, quando la suddetta non era che una minuscola micetta: il gallo era scappato dal pollaio approfittando del cancello semi aperto e se ne stava beccando beato le tenere piantine di lattuga appena trapiantate nell’orto, ad un certo punto si è accorto della presenza della gattina che lo guardava curiosa dal basso verso l’alto, si è immobilizzato, poi ha fatto un salto e quindi è riparato precipitosamente nell’angolo più lontano del pollaio, e io sono scesa con calma a chiudere il cancello. Cari saluti a TUTTE/TUTTI. BUON fine settimana. Antonia
Francesca... ciao, sono Rosella ... ecchecavolo! Ti prego, pensa e ripensa alle bellissime parole che spendi per tutte noi quando esprimiamo le nostre preoccupazioni: valgono anche per te, nei momenti di difficoltà, ricordalo sempre! Non lasciarti abbattere, tira fuori la grinta che hai e che tutte noi conosciamo bene! Urla tutto ciò che ti fa stare meglio...anche la tua rabbia... noi lo faremo insieme a te! Come ha scritto Laura, non possiamo essere presenti fisicamente e tanto meno possiamo alleviare le tue preoccupazioni se non dicendoti all'infinito che SEI GRANDE e che sai bene come prendere il toro per le corna! Sorridi, Francesca, con i tuoi bimbi, con i tuoi amori... non lasciarti rapire dall'ansia prima ancora di conoscere... Pensavo tu andassi in Lunigiana e quindi gli auguri te li avevo scritti già un po' sopra... ma ce li scambieremo ancora mille e mille volte...di AUGURI non ce n'è mai abbastanza e ce li prendiamo tutti molto volentieri! Un bacio fortissimo ...e un sorriso! :-)
Antonietta, cara... sono Rosella, AFFRETTATI LENTAMENTE... il Dottor Catania riesce sempre a centrare il cuore con le sue parole... E' come dire "ogni cosa a suo tempo" oppure "tempo al tempo", senza perdere di vista l'obiettivo principale... in un cammino continuo, incessante, consapevole e fortificante... Passo dopo passo, con lo sguardo dritto davanti a se' e i piedi ben piantati nel presente... La PAURA è un nostro diritto, vorrei anche vedere il contrario, ma rimane un nostro dovere cercare di affrontarla e ridimensionarla perché sovente è più pericolosa della malattia stessa... La sensazione di rabbia la conosciamo bene, vorresti spaccare il mondo, ti poni mille domande a cui trovi mille e mille risposte... e sovente neppure una fra quelle mille e mille, ti soddisfa. Ti soffermi un po' su una frase, un po' su un'altra e poi ritorni su quella che avevi accantonato e così via in una sorta di spasmodica ricerca... In realtà la risposta la dobbiamo cercare dentro di noi: non avrà una valenza scientificamene provata, ma è la NOSTRA VERITA', quella in cui dobbiamo credere per stare meglio con noi stesse! Il dopo va da se'... nell'inevitabile passo successivo si prova una reale ammirazione per se' stesse e ci si trova a dirsi, guardandosi allo specchio: SONO FORTE...CE L'HO FATTA, SONO CONSAPEVOLE DELLA MIA FORZA ED E' STATO PIU' "FACILE" DI QUANTO POTESSI IMMAGINARE! Hai dato un'occhiata al video dei cani e dei gatti? Quel PROVOCATORE di un Dottor Catania :-) riesce a farci raggiungere delle consapevolezze anche attraverso un video come quello! La PAURA... prima ci atterrisce, ci mette all'angolo... gli occhi della nostra mente la vedono immensa, non riusciamo ad aprirci a null'altro se non ad essa. Rimaniamo impietriti, immobili, fossilizzati in un pensiero che sembra insormontabile. Poi basta un nonnulla per andare OLTRE... ...basta un po' di coraggio, con annesso il "rischio" di beccarsi una unghiata sul muso, ma quando si è OLTRE ci si gira all'indietro e si comprende che , alla fine, non era poi così difficile come sembrava... A volte si riesce a superare la soglia della paura da soli, a volte qualcuno viene in nostro aiuto... ma il risultato non cambia e constatare che "ce l'abbiamo fatta" è la medicina più efficace per regalarci le sensazioni positive di cui abbiamo tanto bisogno! Ciò che ti ho scritto non sono FRASI FATTE, bensì rappresentano il mio stesso percorso... CREDICI e vedrai che "affrettandoti lentamente" arriverai al traguardo! Un abbraccio fortissimo a te e un GRAZIE immenso a quel GRAND'UOMO del Dottor Salvo! :-)
Ciao raga sono in Lunigiana un attimo prima che il mio cell finisca di prendere. cosi` auguro a tutti serene feste. francesca
CIAO RAGA( scusate ma il saluto della FRA è meraviglioso considerando che molti di noi sono più o meno coscritti)mi sa che si è inventata un'altro "slogan" la capostipite del meraviglioso blog!!!!!!!!!! video stupendi,vivere ogni secondo,ogni istante con stupore significa semplicemente VIVERE.chi ha la fortuna di avere(o di avere avuto) figli piccoli come noi sa bene di cosa stia tentando di trasmettere.MERAVIGLIOSO!!!!!! SOLO AUGURI E UN ABBRACCIO IMMENSO. alex e silvia
Bellissimo il video dei gatti...conosco bene quelle situazioni sono animalista, gattofila e gattara! ho avuto anche un cane per 12 anni, ora ho tre gatti in casa, e innumerevoli in giardino tra i miei e gli ospiti che vengono a mangiare trovando sempre qualcosa. grazie. un bacione Antonietta
Carissime, ho un messaggio per voi da parte della mia amica Mirka: NATALE 2013 Al ritorno da Milano ho parlato di voi, del vostro coraggio,della forza e della serenità che sapete esprimere...e altro...in famiglia, con gli amici, con tanto entusiasmo da sentirmi chiedere : " ma sei stata ad una festa?" Un abbraccio grande con tutto il mio cuore a tutte voi. POSSA LA STRADA SALIRVI INCONTRO POSSA IL VENTO ESSERE SEMPRE ALLE VOSTRE SPALLE POSSA IL SOLE SPLENDERE CALDO SUL VOSTRO VISO LA PIOGGIA CADERE MORBIDA SUI VOSTRI CAMPI E FINCHE' NON CI RINCONTREREMO VI TENGA IDDIO NEL PALMO DELLA MANO (Preghiera irlandese di benedizione) MIRKA
Mirka... possano le Ragazzefuoridiseno avere sempre Amiche come te! GRAZIE per aver pensato a Noi! Lo stesso abbraccio che ci hai inviato lo avrai restituito moltiplicato per un sacco di volte!!! Rosella :-)
Argomento ad hoc ... Da ieri ho con me una cucciola Bichon Frisè bianca di tre mesi, è un regalo di mia figlia e di mio genero una cagnetta che desideravo da sempre. E' una cagnolina vispa e giocherellona, ma finchè non si abitua in casa c'è da faticare. A me piacciono tanto tutti gli animali, e questa credo che sia la mia compagnia più affettuosa. Mi è venuto in mente quando Fiorella ci raccontava le passeggiate con il suo amico a quattro zampe e l'affetto che esprimeva. Vi racconterò come saranno le mie giornate future intanto ho dovuto togliere il presepe e l'albero perché gioca continuamente e fa malanni. Mio nipote e mio marito stanno guardando la partita e non c'è verso di fermarla, devo lasciarvi e ci sentiamo domani. Lori
Lori, quando vedo i miei cani che mi corrono incontro penso sempre che se vuoi sentirti Dio devi prenderti un cane! Da cuccioli sono tremendi, ma adorabili. A tutte voi: oggi ho telefonato al mio giovane paziente (che è tornato a casa, e pare si stia riprendendo bene dalla chemio) , per sapere come sta, per fargli gli auguri di Natale e per dirgli quanti AFS gli avete mandato. Vi ringrazia tantissimo Buon Natale a tutte voi!
Buongiorno a tutti e buona domenica a tutti. Cosa dire....ho letto tutti i commenti delle persone, dei familiari e dei medici.. In questo momento ci troviamo nella stessa situazione a seguito di recidiva di carcinoma al seno di mia moglie. Penso che da un lato i figli e la famiglia (abbiamo un bimbo di 6 anni che ha compreso tutto, ed è la cosa più brutta..) possano dare forza, ma anche che nello stesso tempo, facciano aumentare l'ansia e la preoccupazione di non farcela. Il pensiero è quello, sempre quello " cosa ne sarà del mio bimbo se non ci sarò più". Comunque forza e coraggio per me, mia moglie e per tutti. Un grazie fraterno al dottor Catania che mi ha qui indirizzato e a tutti gli altri medici Buon Natale per tutti quanti voi. Francesco
Gentile Francesco, quello che ha scritto mi ha fatto ricordare [dal latino: re-indietro e cor-cuore: richiamare in cuore, che è diverso dalla semplice memoria della mente] uno dei tanti brutti pensieri che hanno fulmineamente attraversato la mia testa al momento della diagnosi e di cui naturalmente mi sono pentita nel medesimo istante in cui l'ho formulato, dandomi mille volte della stupida e facendomi capire che non era di certo quello il modo giusto di affrontare la situazione. Io, che da sempre non ho desiderato altro che avere dei figli, in quell'istante mi son detta che sarebbe stato meglio che non fossero mai nati, così non avrei dovuto lottare, così mi sarei potuta "lasciare andare", così non avrei dovuto sopportare tanta fatica... Pazza!!! Ho allora aggiunto un pezzo al pensiero. Che ne sarebbe di me ora se non avessi avuto loro al mio fianco in tutti questi anni? Chi sarei io se non fossi anche una mamma? Mi sono comunque perdonata e ho chiesto a loro, dentro di me, di perdonarmi, perché so bene che quel pensiero non era mio, ma della PAURA. Tanti auguri a Lei e alla sua famiglia.
Francesco, benvenuto sul "pullman della vita". Sono contento che abbia trovato il coraggio di leggersi velocemente 2000 commenti ! La ringrazio di avere voluto seguire il mio consiglio ["cerchi di non affrontare da solo questo doloroso momento "] https://www.medicitalia.it/consulti/senologia/388482-recidiva.html Ora abbiamo anche la Sardegna sul pullman della vita. Avevo fatto ricorso casualmente alla metafora del "pullman" ed ora mi rendo conto quanto sia pregnante di significati. a)Siamo tutti sul "pullman della vita" in viaggio per andare a trovare Antonia. Ci sono anche i bambini e ormai ce ne sono tanti. b) Non conosciamo né il percorso né la destinazione finale anche perché forse l'efficientissima Antonia è pure Lei una metafora. Forse esiste solo nella nostra immaginazione. Forse è solo "il nostro angelo custode", che vorremmo accanto nei momenti più dolorosi e bui, ma non esiste nella realtà (^______^). Troppo perfetta, efficiente e puntuale per potere essere reale. L'unico indizio che possa esistere in carne ed ossa ce l'ha lasciato in quel "palpebre calanti, e farò ricorso alla..tachi.." c) L'aspetto più doloroso è che in questo percorso probabilmente ci saranno delle fermate dove qualcuno di noi dovrà scendere. Mi creda : abbiamo tutti le stesse probabilità, medici, psicologi e pazienti di scendere alle fermate intermedie, indipendentemente dai fattori prognostici, di cui ovviamente si tiene conto. Ho raccontato più volte la storia di Ada : lei è ancora qui come Presidente di attivecomeprima pur con una prognosi infausta ed i suoi chirurghi che l'avevano operata ed avevano formulata quella terribile prognosi sono scesi da tempo alle fermate intermedie. Questi sono i FATTI SEPARATI DALLE OPINIONI....e dalle paure. d) Paola che Le ha già dato una bellissima risposta toccando il tema più delicato, quello dei bambini, è in fondo al pullman sia perché è una psicologa, ma a maggior ragione come paziente : quello è il posto che le spetta e lo scrivo da oncologo. e) Ormai che ha avuto l'umiltà di fare questo passo, e mi creda è un gran passo e strada facendo capirà meglio, perché non ci allega il nome di sua moglie (anche non vero se non se la sente) e ci spiega se è al corrente come Lei della situazione clinica e se ci sta leggendo oppure se è stata informata da Lei...di questo stravagante viaggio .....?
Inoltre Lei venerdì ha scritto >>Seguirò, ovviamente, il suo consiglio. Grazie ancora per le sue risposte e cercheremo di affrontare nuovamente "l'Imperatore del Male" come efficacemente è stato definito, a mio avviso, da un libro recente. Seguirò ovviamente la discussione, e grazie ancora per averci, con le sue semplici parole, restituito speranze. Un grande abbraccio >> Grazie di avere compreso che Salvo Catania non sia il Padre Eterno quindi non in grado di fare miracoli ma, come scrive Lei, di dare con semplici parole speranze. Se i pazienti nella condizione clinica di sua moglie fossero morti tutti pensa che io sarei convincente nel voler dare speranze ?? Ma il primo passo è quello di esorcizzare l'Imperatore del male La storia che ha letto non è a lieto fine. E'una storia che parte dall’antico Egitto e attraversa l’impero persiano, la Grecia e Roma, e poi l’Europa e l’America fino ad arrivare ai giorni nostri. È un viaggio nel tempo e nella medicina, in cui si alternano storie di malattia e di guarigione, di speranze e di delusioni, di ricerche e di scoperte, raccontate in uno stile quasi romanzesco, con un linguaggio sempre comprensibile, nonostante alcuni argomenti siano davvero impegnativi. È la storia del cancro e delle persone che hanno cercato di combatterlo. Ha fatto bene a leggerlo, ma non è la Bibbia o il Vangelo. Per oggi Le propongo per esorcizzare quel termine che martella la sua fantasia questo IMPERATORE DEL MALE http://www.youtube.com/watch?v=48pMLUPv69E
La risposta della D.ssa Paola, “bellissima” per Lei Dr. Catania e per tutte le mamme, per me è stata come una spada nel cuore. Io che ho sempre amato i bambini sin da ragazzina, che ho avuto la sfortuna di avere gravidanze finite male e che la mia malattia mi ha “condannata” a non averne per sempre e a non poterne neanche adottare (almeno per i prossimi anni), dovrei per questo lasciarmi andare? > Beh io non sono una mamma (da mamma non avrei mai pensato che sarebbe stato meglio non fossero mai nati) ma sono una “persona” che lotta tra paure e incertezze per sé stessa e per tutti gli affetti che la circondano. Un abbraccio a tutte/i Lucia