Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Buongiorno a tutti,
anch'io volevo dedicare un pensiero speciale a Pat, a Cindy, a Speranza, a Juventina per la giornata di oggi... Avanti tutta con determinazione!!!!
Ciao Daniela, mi dispiace tantissimo, ci mancava il mal di gola!!! Non so dirti riguardo all'antibiotico.... ma sarei un po' diffidente....
Anch'io mi sono presa una brutta tosse e la febbre... che - - - - -!!!
Un abbraccio
Eccomi ! Test genetico fatto. È davvero solo un prelievo e un colloquio di 5 minuti su quante persone della mia famiglia hanno avuto tumori. Il risultato tra un mese. Unica scocciatura venire fin qui.... Busto Arsizio nn è proprio dietro l'angolo .Ora accantoniamo in uno scomparto del cervello questo discorso e andiamo avanti.
Buongiorno RFS,
Vi ho seguito solo con la lettura per alcuni minuti volontariamente.
Mi sono ripromessa di passare un paio di giorni cercando di tenere la mente a riposo e quindi libera dal problema seno.
Anche alle palme ho provato a fare questo ma in realtà non sono stata capace anzi mi sono angosciata un po'.
Questa volta ho migliorato!
È iniziato un mese impegnativo per me che dovrebbe portarmi ad alcune conclusioni....spero piacevoli!
Faccio un grosso in bocca al lupo a tutte e in particolare a chi sta per affrontare l' intervento.
Un abbraccio forte forte.
Per evitare che altre si chiedano " ma a me perche' non hanno richiesto il test "?
potrebbe spiegare a noi perche' l'abbiano richiesto per Lei ?
Invece allo psicologo l'attenzione viene catturata da questa frase...
Come mai usa le parole "davvero" e "solo"?
Che aspettative aveva rispetto a quest'esame...
Delle volte il problema non è la realtà, ma le aspettative rispetto alla realtà... e la realtà che *quindi* delude... ma è deludente per le aspettative... ;)
Mi è stato "consigliato" dalla chirurga per l'eta' e perché ho una cugina che a 46 anni si è ammalata.
Dottore ma è ereditaria la predisposizione all'ammalarsi in diverse percentuali... ed è eriditaria anche l'aggressivita' del tumore?
Mia nonna ha avuto un melanoma a 65 anni e di quello è deceduta, mio padre un carcinoma alla prostata 10 anni fa e fortunatamente è ancora vivo... io al seno ...oggi ho capito che sono tutti collegati...
Pensa che sia possibile staccare del tutto ?
Pensa che questo possa ridurre il livello di ansia ?
Nella mia esperienza e' piu' utile anche se doloroso allenare almeno 10 minuti al giorno la resilienza piuttosto che cercare di RIMUOVERE
Rimuovere non porta al CORAGGIO e abbiamo visto a cosa serve il coraggio
https://www.medicitalia.it/spazioutenti/forum-rfs-100/come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno-44-576.html
https://www.medicitalia.it/spazioutenti/forum-rfs-100/come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno-44-577.html
Magari valesse lo stesso discorso di aspettative e realtà per la chemioterapia!
La mia bambina in fatto di resilienza mi aiuta molto, non c'é giornata in cui non mi ricordi il mio cancro come appunto fosse una malattia qualunque ( così in effetti é ) e ne parliamo senza tabù. Lei non ha ancora un costrutto di paure derivate da pregiudizi antichi e moderni. Per questo la devo solo ringraziare. Oggi voleva accompagnarmi a fare la puntura per la soppressione ovarica, ho preferito lasciarla dormire, e poi mi ha chiesto se mi avesse fatto male o mi fossi comportata come lei quando ha fatto la vaccinazione, ridendo!!!
Cassazione, il medico deve esprimersi col paziente in maniera chiara
Importante la corretta comunicazione: «Il referto scritto non esaurisce il dovere del medico, in quanto rientra negli obblighi di ciascun medico il fornire al paziente tutte le dovute spiegazioni sul suo stato di salute»
Il medico deve esprimersi con il paziente in maniera chiara e comprensibile. Lo dispone la Corte di cassazione, nella sentenza 6688/2018
Il fatto
.Una donna, che presentava dei noduli al seno sinistro, fu consigliata da un medico di effettuare un «completamento diagnostico con mammografia e successiva consulenza senologica», poi in una seconda visita di una «valutazione chirurgica ed eventuale prosecuzione diagnostica». Quindi la paziente si recò da un radiologo che però «non ha dato il giusto valore al riscontro di adenopatie ascellari che rappresentano un elemento fortemente suggestivo di neoplasia maligna nella mammella omolaterale», spiegano i giudici, «e che quindi imponeva la prescrizione di un immediato proponimento diagnostico».
Il radiologo inoltre «aveva tranquillizzato» la paziente consigliandole un controllo dopo sei mesi, per di più non potendosi qualificare il caso come «un caso clinico di particolare difficoltà». Invero, la donna morì di cancro al seno nel giro di quei sei mesi.
Il ricorso
Da qui il ricorso dei famigliari. E in sede di giudizio le Ctu disposte evidenziarono la superficialità del medico e «l'erroneità del suo "suggerimento attendista" di un controllo ecografico e mammografico a sei mesi di distanza». Questo perché «una mammografia effettuata quando la malattia mammaria era verosimilmente in una fase iniziale, avrebbe con elevata probabilità logica e scientifica permesso una diagnosi precoce e avrebbe offerto reali possibilità di guarigione o di lungo-sopravvivenza». Ma i porporati del Palazzaccio aggiungono e richiamano un elemento fondamentale: la corretta comunicazione nei confronti del paziente. «Il referto scritto non esaurisce il dovere del medico, in quanto rientra negli obblighi di ciascun medico, come statuito nel codice deontologico, il fornire al paziente tutte le dovute spiegazioni sul suo stato di salute», chiosano i porporati, «tenendo peraltro conto anche delle capacità di comprensione dell'interlocutore», per cui sia per il radiologo che per qualsiasi medico, «il suo lavoro di comunicazione non può e non deve esaurirsi solo tramite quel referto, strumento comunicativo in linguaggio tecnico».
Brava , Speranza !
Ha fatto la stessa scelta (io non lo chiedo mai espressamente) di Onde e di altre nostre RFS
Ha voluto metterci la faccia
Questo e' un passo cruciale perche' il coraggio serve a farsi amica la paura !
Dott. Catania
In questo week end mi sono ripromessa di non pensare al seno e di vivere, senza l'intento di rimuovere la patologia.
Mi sono imposta un atteggiamento stoico.
A posteriori non so dirle se ho fatto bene o male....l'ho semplicemente fatto perché da Natale in casa, a lavoro, in paese non si fa altro che parlare del mio CANCRO.
Sono al centro dell'attenzione.
Tutti mi danno consigli, tutti mi raccontano storie a lieto fine, tutti terminano le loro conversazioni con la parola CORAGGIO, SII GUERRIERA etc.etc.etc.
Tutto questo a me crea disagio e sarebbe stato lo stesso anche se fossi stata al centro dell'attenzione per ben altri motivi, per esempio se avessi vinto le olimpiadi.
Non vi è stata almeno consciamente la volontà di rimuovere, ma ho semplicemente cercato di non creare il precedente per poi passare l'intera giornata a parlare di SENO.
Secondo me la scoperta della patologia cambia necessariamente la vita e noi malati oncologici non possiamo gridare " non mi avete fatto niente" e riprendere il tutto come se nulla fosse accaduto, ma semplicemente riordinare il tutto e viverlo attivamente.
Cmq una sbirciatina di pochi secondi al forum l'ho data ed ho anche mangiato il cioccolato fondente 70% con più serenità dopo aver letto l'approfondimento!
Ci siamo intesi su tutti i fronti.
