Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Questo per dirti cara Isa che tutte , più o meno, non la nostra cara Angel e nemmmeno Creamy, ma tutte abbiamo avuto i nostri momenti down e anche down , triplo down di cui non dobbiamo MAI MAI MAI vergognarci..
Tittibau che nome insolito.. come mai ti sei chiamata così?
sai che qui abbiamo anche l'angolo dei cuccioli di uomo e pelosetti...
Piano piano... Festina lente come dice il Dottore.
Fra
Bravissima
L' approccio è proprio questo.
Chokie, io avevo la pelle molto secca sopra la protesi, dopo l'intervento, in alcuni punti si squamava, ho usato l'olio biologico di macadamia. Però mi sono trovata molto meglio con una crema, la Cera Ve, che mi hanno dato in farmacia. È molto , molto idratante e, a me, ha risolto la situazione.
La chiamerò L' Amore di un Babbo ,
Allora Mariano Savino ,detto Mariano è nato nel 1887 e con mia nonna Assunta ha affrontato mille difficoltà è stato chiamato al fronte a combattere la grande guerra nonostante avesse una bimba di cinque sei anni e il secondo figlio in arrivo ,li ha separati una guerra che ha restituito alla famiglia un uomo stanco invecchiato anzitempo hanno avuto dopo qualche anno altri cinque figli pensate tra la prima e l'ultima c'erano 26 anni di differenza ! Il nonno è tornato a casa con una narice e un pezzo di orecchio smangiucchiati da un topo mentre riposava , dopo il turno in trincea è stato svegliato da un commilitone ,pensate il livello di stanchezza lui non si era accorto di nulla , dopo è arrivato il fascismo lui e tutti i figli più grandi non hanno mai preso la tessera del partito e il mio babbo non ha fatto parte dei piccoli balilla pensate che a scuola (bimbi delle elementari)
Veniva fatto fare il saluto romano e bisognava dire Viva il duce! E mio nonno aveva insegnato al mio babbo che si doveva fare il saluto (pena bacchettate sulle mani e ritorsioni alla famiglia), a dire veloce e a gran voce "Viva la Luce !"la maestra non si è mai accorta dell'inganno!
Oltre mio babbo c'erano i miei zii che avevano l'età per andare al fronte cosa che non hanno fatto,si sono dati alla macchia al capanno a combattere un guerra parallela , la guerra dei partigiani, i nonni mandavano avanti insieme ai figli un podere nelle campagne intorno Massa Marittima ,su un poggetto isolato ,circondato dalla macchia ,allora i fascisti italiani insieme ai nazisti,quando andavano a fare razie di tutti i prodotti alimentari che trovavano nei poderi , se in famiglia c'erano ragazzine dai dodici anni in su non esitavano ad immobilizzare i genitori e a stuprare le figlie ,dunque mio nonno aveva tre maschi e quattro femmine una al tempo già sposata una piccolissima e due adolescenti e quindi ha deciso di mandarle con i fratelli alla macchia ,erano partigiane a sedici e dodici anni , non riesco ad essere breve quando ci sono di mezzo questi ricordi non ci riesco ,
Allora,i miei nonni rimasero da soli al podere con il mio babbo e mia zia che erano piccoli lui dodici tredici anni lei sei sette,una mattina hanno sentito da lontano una camionetta e delle moto arrivare ,era già successo altre volte ,erano arrivati arraffato quello che trovavano urlato strattonato i miei nonni e se ne erano andati ,ma questa volta erano in troppi mio nonno aveva paura e ha fatto nascondere mia nonna e i bimbi con la raccomandazione di non uscire per nessun motivo!
Il nonno aveva ragione! Non erano venuti per fare man bassa , volevano sapere dove erano i "Traditori della Patria" chiamavano così tutti quelli che si opponevano al regime e i partigiani .
All'inzio hanno semplicemente chiesto dove fossero i suoi figli e mio nonno diceva Non lo so a ogni domanda ,al che hanno pensato bene di portarlo nell'aia farlo salire su un troppolo ,e fargli la stessa domanda e mio nonno dava sempre la stessa risposta Non lo so e ogni volta corrispondeva o a un pugno o un colpo con il calcio del fucile in faccia ma mio nonno ha resistito, non ha detto nulla consapevole che se avesse parlato i suoi figli maschi sarebbero stati ammazzati subito e le ragazze avrebbero fatto una fine peggiore, dopo un tempo che al mio babbo è sembrato infinito se ne sono andati non lo so forse pensavano che il nonno fosse morto, per la verità anche mia nonna lo pensava quando è uscita da dove si era nascosta e invece respirava ancora , con il tempo si è rimesso in piedi , però devono avergli rotto lo zigomo perché aveva una specie di avvallamento in corrispondenza dello zigomo sinistro
Da qui l'amore di un babbo che si è fatto massacrare di botte per salvare la vita ai figli !
Che storia d amore meravigliosa
Penso che il primo passo che vorrei fare è quello di pensare che il k l'ho avuto e fermarmi a questo passato. Invece, anche le attenzioni delle persone che mi vogliono bene, tutto mi fa pensare che io sono ancora e sarò sempre una persona malata di k. È questa certezza che la spada di Damocle mi cadrà sulla testa perché è lá e non può fare diversamente che vorrei togliermi. Ancora non riesco a darmi una possibilità. Così tutto il giorno penso alla malattia, alle sue caratteristiche per tenere sotto controllo il pensiero e non farmene travolgere, per ricordarmi che devo vivere il presente e che del domani non abbiamo nessuna certezza. Però è una fatica immensa. Spero di poter allentare questa tensione. Questo sarebbe il mio traguardo
È difficile assolutamente si
Io ti posso dire che dal momento della diagnosi tutte le sere e le mattine il primo pensiero era ho un cancro questo è andato avanti finché non ho finito la chemio poi sono entrata nel blog poco prima di fare l'intervento di inserimento protesi e ho ricevuto aiuto tanto aiuto
Io avevo la necessità di conoscere altre storie e paragonarle alla mia ma non era questo che mi avrebbe aiutato
Quello che mi ha aiutato veramente è avvenuto senza che io me ne rendessi conto, non paragonavo più le storie che leggevo ma avevo capito che quelle donne come me avevano necessità di una parola di speranza e sapere che questo aiutava loro automaticamente ha aiutato me
Era un dare e un avere, senza fretta, rispettando i tempi di ciascuno, poi ci possono essere le ricadute e io ne ho avute diverse ma poi ci si rialza e si va avanti senza voler essere forti e perfetti ma umani con tutte le nostre fragilità che poi diventano un punto di forza
Ho imparato a non paragonarmi a nessuno perché siamo esseri diversi uno dall'altro sia per i tempi che per il modo di raggiungere la serenità e poter andare a letto e alzarsi la mattina senza quel pensiero come primo pensiero e alle volte dimenticarselo per un po'
Scusa il lungo pippone
Un abbraccio
Anche noi dopo vari traslochi vorremo finalmente comprare casa ma questo covid ha bloccato tutti i nostri programmi. Beh anche il cancro ha messo tutto in sospeso.
Dai paffi sei già al giro di boa. L'intervento è fatto. Manca la chemioterapia e poi ti puoi godere la tua nuova casa fatta con tanti sacrifici
Ma stai scherzando ?!?!? Tiè! sono di Torino ma in questo momento faccio il super cornazzo rosso togli sfiga! come direbbe il dottor Catania " sono balzato dalla sedia a leggere questa cosa!" Io nn ho avuto ne' recidive ne' metastasi!
E se guardi l'elenco delle long survivors che il dottore pubblica vedrai che ci sono tante donne che si sono ammalate anni fa e sono vive e vegete.
Come si fa? guarda mi piacerebbe scriverti rimani con noi e lo scoprirai giorno per giorno...
Ti fai le domande che si sono fatte tutte...come "perchè a me"...ma poi ti rendi conto che a nessuna dovrebbe capitare una cosa del genere, e quindi la domanda diventa " "perchè nn a me e a lei si? " e capisci che può capitare a tutte, che nn c'è una colpa , un segno , o una lezione da imparare.
La paura nn passerà mai, ma si impara a conviverci, riflettendo su numerosi spunti che sono presenti sul blog. Quando ero in convalescenza me lo sono letto tutto, dal primo messaggio. E ho imparato tantissimo...poi sono entrata. Se puoi, se hai tempo, leggi indietro. Scoprirai chi è Ada Burrone (guarda l'indice), scoprirai cosa vuol dire vivere nel qui e ora... e soprattutto scoprirai che nn sono solo parole ma puo' diventare una filosofia di vita che ti salva perchè di cancro si guarisce ma dalla paura del cancro è molto piu' difficile. E vivere con la paura di morire è un po' come essere gia' morti....nel senso che ci si perde un sacco di cose belle.
Condividere con estranee che diventano amiche prima nel virtuale e poi nel reale ( io le ho incontrate in un convegno a Parma) dà un grandissimo aiuto. Qui ci sarà sempre qualcuno a porgerti una mano, a camminare con te, a sostenerti. Potrai ridere e piangere, noi ci saremo comunque, perchè noi nn siamo solo le amiche del bel tempo e la vita è fatta di lacrime e sorrisi. E quando sarai abbastanza forte...potrai iniziare tu ad aiutare le nuove entrate che purtroppo sono sempre molte. E ti accorgerai del miracolo...più aiuti e più starai meglio tu, perchè il pensiero passera' dai tuoi guai al sostegno.
Ultimo, ma assolutamente al primo posto, i consigli e approfondimenti del dottor Catania, che ci guida come se fossimo tutte sue figlie.
Spero di averti un po' risposto, anche se nn è facile in poche righe spiegarti quale scrigno sia questo blog...
e ora per finire questa giornata carica di senso....
25 aprile, tutti hanno raccontato le storie legate alla resistenza, hanno ricordato i loro nonni o zii o genitori..
pensate che io ho messo nello stato del mio wa il certificato di benemeranza di mio nonno e la nonna di una mia alunna mi ha inviato or ora una foto storica dell'ingresso dei partigiani in piazza Garibaldi e la sua mamma in prima fila ad applaudire ..
comq ci siano cose che uniscano persone che non si sarebbero mai incontrate per davvero....
un pò come è accaduto anche in questo spazio...
ci penso... ma se io non avessi mai avuto il cancro... che sarebbe stato meglio... non avrei mai conosciuto il dott. Salvo, e tutti gli altri miei medici che ho amato, non avrei mai conosciuto voi.... la mia vita non sarebbe così carica di senso e significato e starei ancora a guardare il mio piccolo orticello senza aprire la finestra del mio cuore agli altri.
Per chiudere questa giornata di ricordi e RESISTENZA
https://www.youtube.com/watch?v=d5zQ_ZRZRm0
Qualcuna rfs mi Consiglia cosa fare per aiutare il seno di mia moglie? Lei è sotto chemio pastiglie e intorno ai capezzoli la pelle si secca quasi... Viene via a pezzetti. Ogni sera lavaggio leggero e olio di Argan.... Qualche consiglio?
Intanto dovrebbe bere molto.Le terapie disidratano.E poi un dermatologo.
Mmmmm a me al. Seno non è capitato. Però considera che la chemio secca moltissimo. La pelle. Puoi provare a farti dare in farmacia qualche crema all'urea (20%) che idrata moltissimo ed elimina la pelle morta.
Dada62, Didi, Lucy 46 e Fede64 e grazie per le belle parole......
Ci sono state altre persone che mi hanno definito "forte" o con aggettivi simili ma...io penso di essere stata fortunata nel trovare dei dottori moooolto posititvi!
Ogni volta che mi si è presentato un problema, l'oncologo che avevo di fronte (qui al CRO non sei visitata sempre dallo stesso) mi diceva "e che problema c'è? curiamo e si va avanti" e io uscivo dall'ospedale sempre molto rincuorata..... mettiamoci le infermiere che ti iniziano alla chemio elencandoti tutti gli effetti collaterali e poi ti guardano e con un mega sorriso ti dicono "vabbè ma non è il tuo caso!".... Ho sempre avuto tanta fiducia in loro, ci ho creduto e a livello psicologico credo sia stata la mia salvezza.
Mi sa che stasera ordino la pizza....ormai è tarduccio
ciao!
Benvenuta fra noi
Sentirsi protetti e rassicurati, non solo dai propri affetti, ma anche da dottori e infermieri è molto importante. Qui lo sarai anche da noi
Grazie. Faccio penetrare in me le vostre parole, perché agiscano nel profondo e mettano radici. Vi voglio bene
la pizza salverà l'umanità.....