Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

Lisaf
Continua a parlarle del blog, di noi, del dott Catania che tiene la finestra con la luce accesa x noi.....speriamo che si smuova qualcosa in lei....

Grazie nina, grazie stella. Glielo dirò sicuramente.
Dopo l'ultima visita oncologica é stata così e poi però da quando mia cugina, l'altra sua nipote che fino ad ora l'ha assistita in tutto, era la sua ombra è partita per lavorare.

Ciao Ninni! Meno male che hanno sistemato internet, sono contenta di sentire che gli esami vanno bene. Un abbraccio

Ciao Laura. La visita era andata bene ma da quel momento ha iniziato a sentirsi tutte le malattie di questo mondo che non erano reali. Noi abbiamo sempre paura che sia altro ma non sappiamo.. Siamo solo tanto agitati

Buonasera a tutte e scusatemi della intrusione.
Mi chiamo Denise e per la verita' il Prof. Catania gia' l'anno scorso mi aveva invitata su questo blog, ma poi tra un rinvio e l'altro non ho mantenuto la mia promessa. Ma ero certa che l'avrei fatto.
Ora sono accadute diverse cose che mi hanno fatto riflettere e ho deciso di scrivere brevemente la mia storia .
All'eta' di 34 anni nel 1992, 28 anni fa la terribile scoperta di un tumore che cresceva a vista d'occhio.
Avevo due bambini piccoli e potete comprendere bene quale fosse la mia piu' devastante paura.
Mi sono precipitata all'Istituto dei Tumori di Milano e quindi nello studio del Prof Veronesi. l'IEO non esisteva ancora e le liste d'attesa all'Istituto erano di mesi.
Il professore mi tranquillizzo' subito e mi indirizzo' dal Prof. Catania.
Lungo ricovero perche' allora le degenze erano molto piu' lunghe di adesso e drammatica la sorpresa per me che ben 10 linfonodi /40 asportati erano diffusamente metastatici. Chemioterapia molto piu' tosta di quella che si pratica adesso. E' stata dura tornare a rifare la mamma con il pensiero della morte vicina e temere ogni giorno di non poter vedere i miei figli crescere. Ebbi modo dieci anni dopo di seguire i corsi del dr. Catania ed ho a cominciato da quel momento a comprendere che si possa anche non morire di cancro.
Avevo una mia carissima amica coetanea , la mia sorella gemella all'atto pratico con la quale avevo fatto tutti gli studi da amiche inseparabili sino all'arrivo del cancro. Qui qualcosa si e' rotto ! Avevamo condiviso delusioni, sogni e progetti sino a quella sentenza maledetta. Da allora la vedevo e sentivo di meno e non per colpa mia. Per carita' si vedeva che soffriva e che mi voleva un bene persino disperato, chiaramente superiore a quello di una sorella naturale.
Malgrado cio' non riuscivamo piu' a condividere un solo progetto per il futuro che lei cambiava subito atteggiamento. Restava gentile e affettuosa, persino troppo, ma come se in sospeso ci fosse in lei sempre la riserva del " ma cosa fai a fare progetti, ma non capisci che hai il cancro ?"
CHE HAI ! Non che "hai avuto !"
Abbiamo continuato a sentirci formalmente in occasione di festivita', ricorrenze di mariti e figli.
Formalita' piu' che desiderio reciproco di condividere, anche se non abbiamo mai lesinato un solo "ti voglio bene"
Come se un muro invalicabile ci avesse separate : il muro del cancro !

10 giorni fa la mia carissima amica di buona parte della mia vita e' morta di Coronavirus. Sola ed isolata, una delle tante bare clandestine che a Milano sono accatastate e nessuno sa cosa farne.
Io, addolorata, ma anche stupita e quasi in colpa per non essere morta prima di lei ..malgrado io avessi avuto (ma non ho piu') il Cancro !
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Vi leggo da alcuni giorni e gia' mi sento autorizzata ad abbracciarvi ad una ad una.

Denise