Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Lauren:
Breve commento: sono delusa dal fare cominug out a percorso concluso...così un po' tutte sembriamo guerriere...e poi ....al dire il vero.... io personalmente non mi sento una figa pazzesca a fare chemio...tanto meno sono entusiasta di vedere tanta sofferenza.....chapeau per l' effetto domino " fuori dal guscio" creato dal suo racconto ma ascoltato superficialmente fa sembrare tutto una passeggiata.....ed il CANCRO è una malattia SERIA...

Lauren:
Ti sono vicina....io sto reagendo opponendo alla distruzione la costruzione......sono ritornata in palestra dopo anni di assenza per impegni di lavoro e famiglia....dovrei rientrare a lavoro dopo mesi di infortunio non legato alla patologia.....certo sono consapevole che la mia reazione è fattibile dal momento che riesco almeno per il momento a tollerare la CHEMIO ...ecco perché non ho apprezzato molto il racconto della giornalista di striscia.....PARLARNE SI, USCIRE DAL GUSCIO BENISSIMO.....senza MAI dimenticare chi il percorso per molti è molto più drammatico e problematico del suo...Cmq è stata brava con una vena di IPEREALISMO a farci capire che il CANCRO colpisce chiunque e che va curato senza VERGOGNA....Abbraccione Lauren

Poiche' mi hanno richiesto fuori dal sito " come hanno commentato le sue Ragazze Fuori di Seno le esternazioni di Nadia Toffa, e altre giornaliste famose " ? e io volevo allegare il link con I vostri commenti, potrebbe per favore con il copia-incolla (o come crede lei) ricopiare le sue osservazioni nei commenti (in fondo all'articolo) di

https://www.medicitalia.it/blog/senologia/7508-il-cancro-si-chiama-cancro-senza-giri-di-parole-o-sinonimi.html

Grazie
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Fiduciaria elisa:
Certo meglio tardi che mai ... meglio ancora prima!!... mi sembra che Emma Bonino sia stata più precoce in questo

Verissimo non ci avevo pensato ! Quello della Bonino forse e' uno degli esempi di uscite dal guscio al momento giusto (2015) e con I toni giusti.

http://www.repubblica.it/politica/2015/01/12/news/bonino_a_radio_radicale_ho_un_tumore_ai_polmoni-104794236/

e possiamo parlare di scelta intelligente perche' in questi tre anni (quindi Viva e Vegeta) come avrebbe potuto nascondere ?



Se non altro si e' risparmiata le battutacce ironiche sui social che hanno massacrato Sabrina Scampini per "I capelli corti, bandane e cappellini ..." da parte dei
webeti (*) anaffettivi di turno.

(*)


Lo stereotipo del webete nel nostro blog non esiste perche' si riferisce a quelli dei social che "sanno tutto" e giudicano tutti soprattutto con aggressivita' verbale e che affollano i social per scaricare le proprie frustrazioni.
- Modificato da salvocatania
Heriano
Heriano

Ahaha Lauren appena inizia la primavera prepara riso, patate e cozze e vi vediamo tutti a bari alla spiaggia pane e pomodoro. Dottò l'aspettiamo

Cristina
Cristina

Benvenuta Lauren !!!
Forza Sara ti sono vicina e ti abbraccio
Cristina

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Heriano:
Ahaha Lauren appena inizia la primavera prepara riso, patate e cozze e vi vediamo tutti a bari alla spiaggia pane e pomodoro. Dottò l'aspettiamo

riso con le cozze ok

Spiaggia di Bari ? Sono un po' perplesso

Ma se ci portiamo il riso con le cozze lungo la costa (Polignano, Monopoli...)



....rischiate di brutto che vi possa prendere sul serio !
Heriano
Heriano

Dottor Catania, mi costringe a tirare fuori l'asso! Sono vicinissimo al gargano, mix tra mare e montagna, sapori e tradizioni...

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Sara SoleMare:
Sto molto male, ieri non ho potuto fare terapia per colpa del fuoco. Stanotte non sono riuscita a dormire perché ho dei dolori fortissimi al braccio e collo dove c'è lo sfogo, tra l'altro si è scatenato nel lato dove sono stata operata, dove avevo già problemi di mobilità. Mi è tutto sempre più assurdo, è un accanimento ingiusto.

Cosa possiamo fare per Lei a distanza ?
Nella maggior parte delle persone sane le lesioni provocate dal fuoco di Sant'Antonio guariscono nel giro di poche settimane, il prurito e il dolore diminuiscono e le pustole non lasciano cicatrici.
Attenzione alla cura delle pustole (se ci sono) e al grattamento se c'e' prurito.
In qualche caso sono stato costretto a dare una copertura antibiotica in caso di segni di sovrainfezione nel lato operato.

Comprendo il suo stato d'animo che fa dire a tutti in queste situazioni (e' la frase piu' gettonata)......
Ricordo che Onde l'unica volta che si e' mostrata in crisi (chemio in gravidanza, parto e bambino ricoverato in rianimazione)

scrisse un laconico ma significativo



Ho visto esperienze che hanno messo in discussione persino la fede


In questi frangenti nella mia esperienza emerge quasi sempre raschiando dal fondo una forza insospettata che e' nella natura degli adattamenti finalizzati alla conservazione della specie.
Forza (Forza della fragilita') che nessuno di noi pensa di avere.


Se oltre alla forza della fragilita' ...lasciamo scorrere anche quel pizzico di follia perche' razionalizzare troppo aiuta poco....

allora


Faccia come Max che ha obbligato la moglie a .... ...come fece Gesu' con Lazzaro
- Modificato da salvocatania
Speranza
Speranza
Sabrina
Speranza
Speranza
Lauren
Benvenuta Lauren
Non posso aiutarti sul tuo specifico istologico perché sono una tripletta, ma ho visto che già ti hanno risposto.
Un abbraccio
Sabrina
Sabrina

Sara SoleMare ti abbraccio forte

Speranza
Speranza
Sara SoleMare
Hai ragione ad essere arrabbiata. È tosta dover affrontare anche questa. Purtroppo anche il decorso è lungo. Credimi vorrei poterti dire o fare qualcosa per lenire un po' del tuo dolore, ma mi sento cosi impotente
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Heriano:
Dottor Catania, mi costringe a tirare fuori l'asso! Sono vicinissimo al gargano, mix tra mare e montagna, sapori e tradizioni...

Se e' cosi' ...allora sono costretto a puntare sulla sopravvivenza della moglie una quota spropositata sino a sfiorare un conflitto di interesse, perche' ho promesso alla mia compagna, ma non ci riusciamo mai per mille ragioni, una visita lampo a
MATERA e da quanto scrive voi vi trovate in una posizione strategica tra Massi e Trulli....se poi ci mettiamo anche il mare + le cozze.........,


Nel frattempo anche il bastardo di Lauren....sono certo comincera' a rispondere come accade nella maggioranza dei casi...alle randellate !
Sara Padova
Sara Padova

Sara devi stringere i denti, ancora di più...passerà anche questo, noi siamo qui!!!

Sara Pd

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo

Ringrazio anche Sara per il commento su

https://www.medicitalia.it/blog/senologia/7508-il-cancro-si-chiama-cancro-senza-giri-di-parole-o-sinonimi.html

anche questo molto interessante perche' da' fiducia e speranza a tutti nonostante abbia perso il marito per un cancro. Appartiene quindi a quella categoria di persone che non solo hanno avuto il cancro, ma "hanno gia' dato" in dolorose esperienze familiari.
Non posso non ripensare anche alla storia della nostra Rosa
https://www.medicitalia.it/spazioutenti/forum-rfs-100/come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno-44-976.html


" Con serenità cerco di attraversare gli anni di cure insieme al mio amore, Enrico, che un anno prima ha perso la sua mamma per un tumore. Anche per lui, con lui sono sorridente. Insieme abbiamo il desiderio appena potrà tornarmi il ciclo, di allargare la nostra famiglia diventando tre e chissà magari 4, 5 intorno alla nostra tavola. Nel 2005 Enrico viene operato d'urgenza dopo un malore che sembra un blocco intestinale: gli asportano una parte dell'intestino. E' un tumore con secondarismi al fegato. I ruoli si ribaltano, la nostra vita cambia improvvisamente: le prospettive di vita del mio Enri già dall'inizio appaiono limtate, gli oncologi dicono che in una situazione come la sua le cure aiutano a regalare circa due anni. E io sento che la clessidra del tempo dell'Enri è partita, riducendo, granello dopo granello, la possibilità di vivere la nostra vita e i nostri progetti. Da malata divento care giver, ora sono io quella che sta meglio tra i due. Viviamo i due anni (che poi saranno un anno e mezzo) con intensità e gioia: non ci vogliamo perdere la bellezza del nostro stare insieme e della vita e, fino a quando possiamo, cerchiamo di vivere con semplicità e consapevolezza le nostre giornate. Ricordo che per i mondiali del 2006 Enrico si presentò a casa con una TV più grande: "anche i mondiali dobbiamo goderceli e vederli al meglio" disse. Poi arrivò il momento in cui cominciò la "traversata" dall'altra parte della vita: mi misi in aspettativa dal lavoro e in quei due mesi attraversammo sempre insieme quel tratto di cammino fatto di silenzi, di sofferenze, di speranze, di consapevolezze, soprattutto di tanto bene.
Dopo la mancanza di Enrico la mia vita per due anni è stata come protetta da una pellicola tra me e il mondo. Conducevo le mie giornate con dignità e serenità, cercando di amare la vita anche per lui, perché io c'ero ancora! E ogni cosa bella la vivevo anche per lui. In quel periodo si fece in me strada il pensiero e il desiderio dell'affid...."


Ecco il commento di Sara
Sara Padova Sara Padova il 17.02.2018


È giusto che ognuno reagisca come crede, importante è che si riesca ad uscire dal guscio. Il cancro è una malattia molto seria ma non è 'la malattia', ovvero non è l'unica. Non potrei più vivere se pensassi che il cancro è incurabile, avendo perso già mio marito perché ammalatosi di cancro. Non potrei guardare avanti se mi attenessi a quello che scrivono sui giornali o su internet. Ripongo la mia fiducia nei medici, nel mio gruppo di aiuto reciproco (forum rfs). Parlo della mia malattia con chi so che non mi guarda con pietà perché ho bisogno di forza dalle persone che mi stanno vicino e non di depressione. Non mi vergogno della mia malattia e, non importa il modo e non importa il tempo, l'importante è che se ne possa parlare senza inutili mezzi termini!!!

Speranza
Speranza
salvocatania
Mi piace questo effetto domino, questa reazione a catena che incoraggia ad uscire allo scoperto, a mettere il naso fuori dalla porta; che ci fa sentire meno sole, perché è un dolore vissuto, condiviso e pertanto compreso; che non ci fa sentire ghettizzate, perché non c'è nulla di cui vergognarsi. Certo ce n'è di strada da fare, perché ancora quando si parla di cancro, in realtà non si 'parla', le parole si sussurrano, ci si avvicina all'orecchio e si bisbiglia l'inanerrabile; ci si finge indifferenti, ma poi si guarda sottecchi.
Detto questo, è sicuramente l'inizio di una svolta e allora apro le finestre e respiro, felice, questa ventata di positività e coraggio.

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