Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Poiche' mi hanno richiesto fuori dal sito " come hanno commentato le sue Ragazze Fuori di Seno le esternazioni di Nadia Toffa, e altre giornaliste famose " ? e io volevo allegare il link con I vostri commenti, potrebbe per favore con il copia-incolla (o come crede lei) ricopiare le sue osservazioni nei commenti (in fondo all'articolo) di
https://www.medicitalia.it/blog/senologia/7508-il-cancro-si-chiama-cancro-senza-giri-di-parole-o-sinonimi.html
Grazie
Verissimo non ci avevo pensato ! Quello della Bonino forse e' uno degli esempi di uscite dal guscio al momento giusto (2015) e con I toni giusti.
http://www.repubblica.it/politica/2015/01/12/news/bonino_a_radio_radicale_ho_un_tumore_ai_polmoni-104794236/
e possiamo parlare di scelta intelligente perche' in questi tre anni (quindi Viva e Vegeta) come avrebbe potuto nascondere ?
Se non altro si e' risparmiata le battutacce ironiche sui social che hanno massacrato Sabrina Scampini per "I capelli corti, bandane e cappellini ..." da parte dei
webeti (*) anaffettivi di turno.
(*)
Lo stereotipo del webete nel nostro blog non esiste perche' si riferisce a quelli dei social che "sanno tutto" e giudicano tutti soprattutto con aggressivita' verbale e che affollano i social per scaricare le proprie frustrazioni.
Ahaha Lauren appena inizia la primavera prepara riso, patate e cozze e vi vediamo tutti a bari alla spiaggia pane e pomodoro. Dottò l'aspettiamo
Benvenuta Lauren !!!
Forza Sara ti sono vicina e ti abbraccio
Cristina
riso con le cozze ok
Spiaggia di Bari ? Sono un po' perplesso
Ma se ci portiamo il riso con le cozze lungo la costa (Polignano, Monopoli...)
....rischiate di brutto che vi possa prendere sul serio !
Dottor Catania, mi costringe a tirare fuori l'asso! Sono vicinissimo al gargano, mix tra mare e montagna, sapori e tradizioni...
Cosa possiamo fare per Lei a distanza ?
Nella maggior parte delle persone sane le lesioni provocate dal fuoco di Sant'Antonio guariscono nel giro di poche settimane, il prurito e il dolore diminuiscono e le pustole non lasciano cicatrici.
Attenzione alla cura delle pustole (se ci sono) e al grattamento se c'e' prurito.
In qualche caso sono stato costretto a dare una copertura antibiotica in caso di segni di sovrainfezione nel lato operato.
Comprendo il suo stato d'animo che fa dire a tutti in queste situazioni (e' la frase piu' gettonata)......
Ricordo che Onde l'unica volta che si e' mostrata in crisi (chemio in gravidanza, parto e bambino ricoverato in rianimazione)
scrisse un laconico ma significativo
Ho visto esperienze che hanno messo in discussione persino la fede
In questi frangenti nella mia esperienza emerge quasi sempre raschiando dal fondo una forza insospettata che e' nella natura degli adattamenti finalizzati alla conservazione della specie.
Forza (Forza della fragilita') che nessuno di noi pensa di avere.
Se oltre alla forza della fragilita' ...lasciamo scorrere anche quel pizzico di follia perche' razionalizzare troppo aiuta poco....
allora
Faccia come Max che ha obbligato la moglie a .... ...come fece Gesu' con Lazzaro
Benvenuta Lauren
Non posso aiutarti sul tuo specifico istologico perché sono una tripletta, ma ho visto che già ti hanno risposto.
Un abbraccio
Sara SoleMare ti abbraccio forte
Hai ragione ad essere arrabbiata. È tosta dover affrontare anche questa. Purtroppo anche il decorso è lungo. Credimi vorrei poterti dire o fare qualcosa per lenire un po' del tuo dolore, ma mi sento cosi impotente
Se e' cosi' ...allora sono costretto a puntare sulla sopravvivenza della moglie una quota spropositata sino a sfiorare un conflitto di interesse, perche' ho promesso alla mia compagna, ma non ci riusciamo mai per mille ragioni, una visita lampo a
MATERA e da quanto scrive voi vi trovate in una posizione strategica tra Massi e Trulli....se poi ci mettiamo anche il mare + le cozze.........,
Nel frattempo anche il bastardo di Lauren....sono certo comincera' a rispondere come accade nella maggioranza dei casi...alle randellate !
Sara devi stringere i denti, ancora di più...passerà anche questo, noi siamo qui!!!
Sara Pd
Ringrazio anche Sara per il commento su
https://www.medicitalia.it/blog/senologia/7508-il-cancro-si-chiama-cancro-senza-giri-di-parole-o-sinonimi.html
anche questo molto interessante perche' da' fiducia e speranza a tutti nonostante abbia perso il marito per un cancro. Appartiene quindi a quella categoria di persone che non solo hanno avuto il cancro, ma "hanno gia' dato" in dolorose esperienze familiari.
Non posso non ripensare anche alla storia della nostra Rosa
https://www.medicitalia.it/spazioutenti/forum-rfs-100/come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno-44-976.html
" Con serenità cerco di attraversare gli anni di cure insieme al mio amore, Enrico, che un anno prima ha perso la sua mamma per un tumore. Anche per lui, con lui sono sorridente. Insieme abbiamo il desiderio appena potrà tornarmi il ciclo, di allargare la nostra famiglia diventando tre e chissà magari 4, 5 intorno alla nostra tavola. Nel 2005 Enrico viene operato d'urgenza dopo un malore che sembra un blocco intestinale: gli asportano una parte dell'intestino. E' un tumore con secondarismi al fegato. I ruoli si ribaltano, la nostra vita cambia improvvisamente: le prospettive di vita del mio Enri già dall'inizio appaiono limtate, gli oncologi dicono che in una situazione come la sua le cure aiutano a regalare circa due anni. E io sento che la clessidra del tempo dell'Enri è partita, riducendo, granello dopo granello, la possibilità di vivere la nostra vita e i nostri progetti. Da malata divento care giver, ora sono io quella che sta meglio tra i due. Viviamo i due anni (che poi saranno un anno e mezzo) con intensità e gioia: non ci vogliamo perdere la bellezza del nostro stare insieme e della vita e, fino a quando possiamo, cerchiamo di vivere con semplicità e consapevolezza le nostre giornate. Ricordo che per i mondiali del 2006 Enrico si presentò a casa con una TV più grande: "anche i mondiali dobbiamo goderceli e vederli al meglio" disse. Poi arrivò il momento in cui cominciò la "traversata" dall'altra parte della vita: mi misi in aspettativa dal lavoro e in quei due mesi attraversammo sempre insieme quel tratto di cammino fatto di silenzi, di sofferenze, di speranze, di consapevolezze, soprattutto di tanto bene.
Dopo la mancanza di Enrico la mia vita per due anni è stata come protetta da una pellicola tra me e il mondo. Conducevo le mie giornate con dignità e serenità, cercando di amare la vita anche per lui, perché io c'ero ancora! E ogni cosa bella la vivevo anche per lui. In quel periodo si fece in me strada il pensiero e il desiderio dell'affid...."
Ecco il commento di Sara
Sara Padova Sara Padova il 17.02.2018
È giusto che ognuno reagisca come crede, importante è che si riesca ad uscire dal guscio. Il cancro è una malattia molto seria ma non è 'la malattia', ovvero non è l'unica. Non potrei più vivere se pensassi che il cancro è incurabile, avendo perso già mio marito perché ammalatosi di cancro. Non potrei guardare avanti se mi attenessi a quello che scrivono sui giornali o su internet. Ripongo la mia fiducia nei medici, nel mio gruppo di aiuto reciproco (forum rfs). Parlo della mia malattia con chi so che non mi guarda con pietà perché ho bisogno di forza dalle persone che mi stanno vicino e non di depressione. Non mi vergogno della mia malattia e, non importa il modo e non importa il tempo, l'importante è che se ne possa parlare senza inutili mezzi termini!!!
Mi piace questo effetto domino, questa reazione a catena che incoraggia ad uscire allo scoperto, a mettere il naso fuori dalla porta; che ci fa sentire meno sole, perché è un dolore vissuto, condiviso e pertanto compreso; che non ci fa sentire ghettizzate, perché non c'è nulla di cui vergognarsi. Certo ce n'è di strada da fare, perché ancora quando si parla di cancro, in realtà non si 'parla', le parole si sussurrano, ci si avvicina all'orecchio e si bisbiglia l'inanerrabile; ci si finge indifferenti, ma poi si guarda sottecchi.
Detto questo, è sicuramente l'inizio di una svolta e allora apro le finestre e respiro, felice, questa ventata di positività e coraggio.