Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Buonasera blog!!!! Passo per abbracciarvi tutte forte e per mandare un pensiero speciale a chi ha a che fare con controlli vari. Tanti fili colorati di gioia anche per chi si trova nella zona rossa ed è costretto a rispettare le misure di sicurezza. Grazie per i vostri sforzi.
Angel la tua bimba è bellissima e adesso mi hai fatto venire una gran voglia di PANNA di Messina. Non ho mai visitato la Sicilia, ma anche solo per il cibo partirei domattina!
Dottore non riesco davvero a capacitarmi di quanto sia perfetta Rossellina. In questi giorni di ansia per il Coronavirus osservare le movenze eleganti e strafottenti del mio Martino è la cosa che ci rilassa di più!
Raffa bellissimo il tuo resoconto di questo ultimo periodo, vita pura e....si sente che sei una musicista!
Lucy anche tu marchigiana! Io sono della provincia di Ancona e spero vivamente che chiudano le scuole pure da noi D:
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Mi mandi una foto di Martino !
Sono contentissima di leggerti ho visto delle bellissime foto del tuo viaggio e traspare la tua assoluta felicità
Che persona arida e infelice, pensa che vita da schifo che fa. Frustrato del cavolo.
Andiamo oltre, sei circondata dal nostro affetto e ci occuperemo di questo nodulo fantasma!
Ha ragione Stella: una persona così, a maggior ragione se medico, fa proprio una vita da schifo!!!
Sono con te e ti abbraccio
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Vediamo se riesco ad essere chiaro.
Ma intanto vi invito (Stella in particolare) a continuare a praticare l'attivita' fisica come prima
senza tener conto delle che cercano di propinarci.
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Essendo un agonista di sport estremo per quasi 40 anni conosco bene il fenomeno del cosiddetto " The open window" o "finestra aperta
necessario perche' sui giornali ed organi di informazione stanno emergendo tante BUFALE sulla attivita' fisica associata al coronavirus solo perche' Mattia uno dei primi untori della zona rossa fosse un maratoneta.
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Vediamo se riesco ad essere chiaro.
Ma intanto vi invito (Stella in particolare) a continuare a praticare l'attivita' fisica come prima
senza tener conto delle che cercano di propinarci.
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L'ho scritto due volte perche'
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Essendo un agonista di sport estremo per quasi 40 anni conosco bene il fenomeno del cosiddetto " The open window" o "finestra aperta"
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Sapevo bene per esperienza che una attivita' fisica costante incrementa le difese immunitarie, ma nel caso di imprese fuori del comune in cui l'organismo viene sottoposto a sforzi straordinari (io ho partecipato a gare anche di 48 ore no stop di corsa continua o sugli sci o in bici) si apre per alcuni giorni successivi allo stress una finestra aperta alle infezioni (the open window)
Nulla di nuovo quindi , ma da qui ad associare l'attivita' fisica costante non esagerata con una maggiore suscettibilita' a contrarre infezioni tra cui il coronavirus
....ne passa !
Mattia, il maratoneta, che lotta in ospedale per respirare. La squadra della Pianese, a Siena, che se la batteva con la giovanile della Juventus in serie C e ora ha 3 calciatori e un tecnico contagiati. Sport e coronavirus sono forse alleati di gioco? In generale no, l'ipotesi è esclusa, concordano i medici. Un livello normale di attività fa solo bene. Ma correre due mezze maratone in otto giorni, come ha fatto Mattia il 2 e il 9 febbraio, può mettere l'organismo in una situazione di stress. La settimana dopo, già con la febbre, il 38enne di Codogno ha poi giocato una partita di calcio a 11.
L'abbassamento temporaneo delle difese
"Un allenamento molto intenso può causare nell'immediato un abbassamento delle difese immunitarie" spiega Attilio Parisi, rettore dell'università dello sport di Roma Foro Italico. "Parliamo di sforzi importanti, di quelli in cui alla fine sei esaurito" spiega. "Non della pratica sportiva normale". Mattia, che al momento delle gare era forse già stato contagiato, rientrerebbe nella casistica. "Nel giro di pochissimi giorni, il sistema immunitario ritorna perfettamente normale
Aumenta il rischio di infezioni
Gli inglesi chiamano questo fenomeno "open window" o "finestra aperta". Diversi studi hanno misurato l'efficienza delle difese su vari atleti professionisti subito dopo sforzi molto intensi. Hanno notato questa temporanea depressione, alcune ore dopo l'allenamento o la gara, e l'hanno collegata a un rischio leggermente più alto di infezioni alle vie aeree superiori: naso e gola. Proprio i punti in cui esordisce la malattia da coronavirus.
La vicinanza negli spogliatoi
Alla "finestra aperta" si unisce poi il fenomeno della vicinanza da spogliatoio. "La contiguità fra gli atleti, sia alla partenza di una gara di corsa che negli spogliatoi dei calciatori, favorisce sicuramente il contagio" conferma Giovanni Di Perri, che insegna Malattie Infettive all'università di Torino. E questo fattore potrebbe aver fatto lo sgambetto alla Pianese. La squadra di Siena ha 4 giocatori e un addetto agli spogliatoi positivi al coronavirus. Il tecnico e un calciatore sono ricoverati al Policlinico Le Scotte di Siena. Poiché la squadra aveva appena giocato una partita contro l'under 23 della Juventus, anche i giovani bianconeri si sono dovuti fermare. Restano sotto osservazione, ma non hanno contagi. "Anche se l'inverno è stato molto mite – aggiunge Di Perri – sappiamo poi che la brutta stagione favorisce influenze e raffreddori. Nel nostro sistema respiratorio abbiamo delle piccole ciglia che ci aiutano ad eliminare i microbi, ma che con le temperature basse funzionano meno".
Buonasera rfs siamo tornati ora dalla visita consultocolchirurgo vertebrale Gasbarrini. Lui un gentilissimo dottore.. Che sa il suo mestiere. Ci ha prospettato l'eventuale operazione per la vertebra fratturata anche da noi a Udine dove gli capita di operare a volte. Mia moglie sperava niente operazioni ma in certi casi credo sia inevitabile
Forza Raffaella!<3<3<3! L'importante è risolvere la situazione che la fa soffrire!
Speriamo che Mattia guarisca presto! <3
Grazie dell'approfondimento.Qui nessuno fa sport estremi e quindi continuate ad allenarvi
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Sapevo bene per esperienza che una attivita' fisica costante incrementa le difese immunitarie, ma nel caso di imprese fuori del comune in cui l'organismo viene sottoposto a sforzi straordinari (io ho partecipato a gare anche di 48 ore no stop di corsa continua o sugli sci o in bici) si apre per alcuni giorni successivi allo stress una finestra aperta alle infezioni (the open window)
Nulla di nuovo quindi , ma da qui ad associare l'attivita' fisica costante non esagerata con una maggiore suscettibilita' a contrarre infezioni tra cui il coronavirus
....ne passa !
Mattia, il maratoneta, che lotta in ospedale per respirare. La squadra della Pianese, a Siena, che se la batteva con la giovanile della Juventus in serie C e ora ha 3 calciatori e un tecnico contagiati. Sport e coronavirus sono forse alleati di gioco? In generale no, l'ipotesi è esclusa, concordano i medici. Un livello normale di attività fa solo bene. Ma correre due mezze maratone in otto giorni, come ha fatto Mattia il 2 e il 9 febbraio, può mettere l'organismo in una situazione di stress. La settimana dopo, già con la febbre, il 38enne di Codogno ha poi giocato una partita di calcio a 11.
L'abbassamento temporaneo delle difese
"Un allenamento molto intenso può causare nell'immediato un abbassamento delle difese immunitarie" spiega Attilio Parisi, rettore dell'università dello sport di Roma Foro Italico. "Parliamo di sforzi importanti, di quelli in cui alla fine sei esaurito" spiega. "Non della pratica sportiva normale". Mattia, che al momento delle gare era forse già stato contagiato, rientrerebbe nella casistica. "Nel giro di pochissimi giorni, il sistema immunitario ritorna perfettamente normale
Aumenta il rischio di infezioni
Gli inglesi chiamano questo fenomeno "open window" o "finestra aperta". Diversi studi hanno misurato l'efficienza delle difese su vari atleti professionisti subito dopo sforzi molto intensi. Hanno notato questa temporanea depressione, alcune ore dopo l'allenamento o la gara, e l'hanno collegata a un rischio leggermente più alto di infezioni alle vie aeree superiori: naso e gola. Proprio i punti in cui esordisce la malattia da coronavirus.
La vicinanza negli spogliatoi
Alla "finestra aperta" si unisce poi il fenomeno della vicinanza da spogliatoio. "La contiguità fra gli atleti, sia alla partenza di una gara di corsa che negli spogliatoi dei calciatori, favorisce sicuramente il contagio" conferma Giovanni Di Perri, che insegna Malattie Infettive all'università di Torino. E questo fattore potrebbe aver fatto lo sgambetto alla Pianese. La squadra di Siena ha 4 giocatori e un addetto agli spogliatoi positivi al coronavirus. Il tecnico e un calciatore sono ricoverati al Policlinico Le Scotte di Siena. Poiché la squadra aveva appena giocato una partita contro l'under 23 della Juventus, anche i giovani bianconeri si sono dovuti fermare. Restano sotto osservazione, ma non hanno contagi. "Anche se l'inverno è stato molto mite – aggiunge Di Perri – sappiamo poi che la brutta stagione favorisce influenze e raffreddori. Nel nostro sistema respiratorio abbiamo delle piccole ciglia che ci aiutano ad eliminare i microbi, ma che con le temperature basse funzionano meno".
Cosa non di dice per riempire qualche testata giornalistica
Che poi una persona lo legge, ci crede e si spaventa. E smette di "aprire la finestra".
Grazie per averci segnalato la bufala
Forza Raffaella e Cookie!
Dai ragazzi che ce la farete!!
Buonasera donzelle anche qua a Modena scuole e palestre chiuse...quindi niente pilates ..sigh ...
Mi manca andare in palestra
Speriamo che la situazione migliori che si possa al più presto riprendere le nostre abitudini.
La sensazione e di vivere un po' come sospesi.
Poi cinema chiusi...ristoranti ora che hanno la regola del metro di distanza.
Vabbè teniamo a botta
Pero' la finestra del blog e' sempre aperta !
Almeno quella !
Se lo ricordi ! E la apra ogni tanto !
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Ho quasi completato la lista sui fattori prognostici (Ki 67 )
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Ancora qualche giorno perche' mi mancano diversi casi e poi chiudiamo e appena possibile tiriamo le somme di questa indagine che possiamo differire con calma dopo averci riflettuto bene.
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Se ho tempo entro sera ma al massimo domani poiche', e questo mi inorgoglisce per la considerazione di cui siamo oggetto, un noto virologo, un bioeticista, una psiconcologa, una antropologa e una giornalista mi hanno chiesto , e non si erano messi certo d'accordo fra di loro , quale sia stato l'impatto sul nostro blog con l'arrivo della emergenza del coronavirus .
Sono tutti curiosi di sapere quale sia l'ordine delle gerarchie delle nostre paure con l'aggiunta di una nuova preoccupazione che deriva da questa nuova emergenza.
Perche' diciamocelo chiaramente per un calcolo matematico entro 10 giorni al massimo sara' un problema di tutte le regioni.
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