Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Lucia Venezia Her2 positivo Ki67 30% (primo tumore 2013)
Mi spiace. Non perdete la fiducia
Polda ormonale KI67 70% intervento marzo 2019
Buona notte
Il tuo compagno forse è più ansioso o più preoccupato di te... Non è facile nemmeno per chi ci è accanto. Il mio compagno è di poche parole ma mi ha sempre detto di non mollare. All'ultima visita che ho fatto mi è piaciuto perché ha fatto un sacco di domande all'oncologo, voleva proprio avere chiara la situazione!
Si credo anche io
I compagni gli hanno fatto delle domande e lui ha risposto con grande serenità che ha colpito molto la maestra.
Che orgoglio il tuo ometto! Complimenti anche a te super mamma Franci.
sere come ti hanno.detto.nn si puo prevedere..c e chi inizia gia metastatica ( mamma presente) e.allora li ci si sente come un.condannato a morte. E' inutile dire il contrario e' cosi..ma poi per fortuna c e chi intorno a voi vi spiega a piccole dosi che la Scienza, i ricercatori, hanno fatto e stanno facendo TANTO..e' una battaglia che si puo affrontare con tutti i mezzi possibili..VAI SERE..
Se volesse usare il mio caso come esempio di controprova non mi offendo.
2016 I k con ki67 10%
2017 II k con ki67 10%
2019 metastasi
Hai centrato in pieno. È molto ansioso.
Pensa che va in tilt anche per un banale raffreddore dei bambini. Mi mette un ansia
Grazie carissima.
Buonanotte super rfs e a lei dott.
Triplo negativo ki 67 35%
Diagnosi 3 agosto 2018
Intervento 10 settembre 2018
Chemio adiuvante
Suppongo che sia un ormonoresponsivo da come pone lei la questione della controprova.
Se e' per questo c'e' il caso di Nina che si e'accorta di avere un tumore al seno per via delle metastasi ossee.
Eppure Nina ha (perche' non ancora operata) un Ki 67 del 2% !
Al punto che io un anno fa la prendevo in giro :
'Nina ma non si vergogna ? Non lo dica in giro che io suo Ki 67 e' del 2 % !"
Adesso raccogliamo tutti questi dati e poi faremo il punto della situazione.
La sua osservazione e' utilissima perche' adesso mi rendo conto che sarebbe interessante verificare quali tumori hanno dato metastasi e quindi adesso aggiornando con i nuovi dati la lista consideriamo anche tutti i tumori che hanno dato metastasi.
Non mi stupirei che le abbiano date le metastasi almeno nel nostro blog in maggioranza i tumori poco aggressivi e questo scatenerebbe tanti criceti, ma noi con numeri cosi' esigui non possiamo trarre conclusioni e quindi aspettiamo a trarre conclusioni fuorvianti
Quindi adesso ripropongo la lista aggiornata con la preghiera di aggiungere il loro contributo quelle che hanno avuto metastasi e vediamo cosa ne viene fuori.
Buonasera dott. Catania e rfs.
Ammetto, vi leggo da un po' ma forse speravo di farcela da sola, di non aver bisogno di chiedere il vs. aiuto. Non è andata così e vi spiego il perché.
Mi chiamo Cristiana, abito a Firenze, ho quasi 52 anni.
A metà luglio, scopro un nodulo al seno. Mi viene fatto "solamente" un citologico (Io credo che l'istologico possa essere fatto solamente sul pezzo operatorio e sto zitta), lesione maligna b5, indirizzata da chirurgo e inserita il 31 luglio in lista per l'intervento (tempo di attesa un mese, "tanto il suo tumore è a crescita lenta..."). Non sono per niente tranquilla, il nodulo non è piccolo (2 cm) e da ca. un mese prima di scoprirlo ho febbricola, rush cutaneo nel petto e parestesie agli superiori (punture di spillo, bruciore, insomma sensazioni mai provate). Non mi viene fatto nessun esame di stadiazione perché i linfonodi ascellari non sono risultati ingrossati all'ecografia, e così, dicono i protocolli, si debba procedere. Il mese di attesa diventa quasi due (c'è agosto di mezzo e la breast unit dell'ospedale chiude addirittura per 10 gg). Decido quindi di farmi operare dal chirurgo che lavora anche in una clinica privata (mai avrei pensato visto che ideologicamente sono sempre stata a favore della sanità pubblica). Il 5/9/2019, mastectomia radicale. L'istologico arriva presto (Un altro motivo per cui avevo deciso di operarmi lì sapendo che a Careggi ci sarebbe voluto almeno il doppio di tempo). Carcinoma duttale infiltrante, quadrante inferiore interno, 1,9 cm, g3, angioinvasivita' intra e peritumorale, er 90%, pr 100%, ki67 40%. Su 6 linfonodi sentinella esaminati, 1 in micrometastasi. Non è una diagnosi precoce. Ho imparato, dal dott.Catania, che i tumori fortemente ormonoresponsivi come il mio, non presentano generalmente in fase iniziale certi caratteri di aggressività.
Indirizzata a chemioterapia 4 cicli taxotere ciclofosfamide e terapia ormonale.
Riesco a farmi prescrivere almeno una tac (Non ho linfonodi in metastasi e quindi, a dir loro, non dovrei fare nessun esame).
La tac è sostanzialmente negativa ma evidenzia linfonodi della catena mammaria interna dx ingrossati, reperto dubbio, utile controllo evolutivo. Il mio tumore era localizzato nel quadrante inferiore interno e mi si insinua il dubbio che il drenaggio linfatico sia avvenuto verso i linfonodi interni piuttosto che verso gli ascellari. Non viene però ritenuto di indagare ulteriormente e faccio chemio (che concludo con un mese di ritardo perché tutte le volte sono costretta a rinviarla per neutropenia, nonostante somministrazione fattori di crescita). Tutte le volte che vedo gli oncologi, faccio presente che ho forti e ormai continue parestesie alle mani e agli avambracci e ho dolore a un braccio.
Ad un mese dalla conclusione della chemio, decidono "perché io possa finalmente mettermi tranquilla" di farmi i marcatori e a loro stessa sorpresa, il ca 15.3 risulta a 33,4 (limite fino a 26).
So che i marcatori possono alzarsi per cause non tumorali, ma questa, per me, è stata una mazzata. Non avrei mai pensato (e non lo credeva nemmeno l'oncologa), dopo tutte le rassicurazioni, che il marcatore presentasse questa rialzo appena terminata la terapia. Ho paura che il mio tumore sia stato sottostadiato, non ho fatto una scintigrafia ossea, non è stato effettuato un approfondimento sui linfonodi della catena mammaria interna.
Venerdì mattina faccio la PET, privatamente, perché in ospedale, almeno un mese di attesa.
Ma io devo, a questo punto, sapere cosa ho addosso, prima possibile.
Ringrazio, tutte voi, per avermi letto e permesso di raccontare la mia storia. Ringrazio il dott.Catania, per l'attenzione che potrà dedicarmi.
Ho fatto il passo ma sento di essere entrata in una "nuova" grande famiglia e soprattutto che non mi lascerete più sola
Il mio criceto si stava già scatenando (primo tumore 30% e nessun linfonodo intaccato - secondo tumore 20% e un linfonodo intaccato)
Ma ho bloccato la ruota
Non so se le serva:
Ki67 70% Her2 +++
Scoperto il 7 giugno 2019 dalle metastasi al fegato. Non operato.
Cri 68
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1) Stia pur certa che non la lasceremo sola e non tanto perche' la sua situazione meriti particolari attenzioni in senso oncologico , ma perche' ancora deve contrastare non certo con il tumore, che non c'e' piu', ma con la seconda e piu' grave malattia che ad esso si accompagna : la PAURA DEL TUMORE
2) Non e' vero che la sua malattia sia stata trattata in stadio non precoce, perche' comunque pur tra mille vicissitudini, non ha il suo tumore provocato disastri.
3) Sicuramente quanto descrive sui linfonodi della catena mammaria interna va chiarito mentre e' assolutamente eccessiva la sua preoccupazione per quei valori dei marcatori tumorali di cui non terrei neanche conto non solo perche' quei parametri biologici sono aspecifici, ma perche' assumono un significato per valori a tre cifre.
Se continuera' a seguirci potra' verificare quanta della sua ansia sia solo anticipatoria.