Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
mar:
Voglio ora ripetere quello che ho già scritto più volte, per incoraggiare le nuove: di cancro si vive e sono la testimonianza vivente, appunto, dopo rispettivamente 21 anni dal primo tumore e 15 anni dal secondo... entrambi abbastanza cattivelli.

Mi ricordo...mi ricordo bene di Lei sin dalla prima volta 21 anni fa....e subito mi colpi'....quanto fosse Fuori di seno !!

Guardi che per me e' un bel complimento !

E meno male che ha solo due seni !!
Pensi se ....quanto lavoro mi avrebbe dato !


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salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Sonica:
Ci pensavo ieri sera...dunque mia mamma eRa uno stadio IV giusto? Il che significa che le metastasi avevano già anche toccato altri ograni. Ora com'è possibile allora che i linfonodi intaccati fossero 2 su 5? Non avrebbero dovuto essere 5 su 5?

Sonica,
sa che non ho compreso il suo dubbio ?

"Il che significa che le metastasi avevano già anche toccato altri organi"

quali altri organi ? E' lei che me lo deve dire.

Ma perche' vi complicate la vita con gli "stadi" ?

E' piu' semplice in linea teorica per avere una idea (poi ogni caso e' a se')
regolarsi con questo schema semplificato (=APPROSSIMATIVO: ad esempio e' a piu' alto rischio un triplo negativo (*) con I linfonodi negativi rispetto ad un tumore ormonoresponsivo con 3 linfonodi positivi)
Quindi non ci ragionate troppo su questo schema che serve solo a dare una idea del valore dei fattori prognostici
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Basso rischio.... ................medio rischio .........................alto rischio
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T < 1 cm........................................1-2 cm .....................................> 2 cm
Er +................................................Er + .......................................Er-
G1..................................................G2 ................................ ......... G3
N-...................................................N+ sino a tre.............................N+ > 10
M0...................................................M0............................................M1
........................................................................amplificazione HER2
..------------------------------------------------------------------------------------------



(*)
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Sara Padova
Sara Padova

Grazie Dott. Catania,
metterò il Picc lunedì, immagino non ci sia differenza. Non posso rinunciare alle mie passioni, troverò il modo di coltivarle comunque, per il mio benessere fisico e mentale!
Ps. La mia venetta è come quella in foto, evidente sotto il seno, non evidente sulla pancia, nulla sull'ascella! Mi ha molto rassicurata, tanto che stanotte ho dormito
Grazie a lei e a tutte le RFS che mi sono state vicine in un giorno molto no!
Sara Padova

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Sara Padova:
Ps. La mia venetta è come quella in foto, evidente sotto il seno, non evidente sulla pancia, nulla sull'ascella! Mi ha molto rassicurata, tanto che stanotte ho dormito

Si faccia fare una foto : appoggiando un dito nella parte bassa del cordoncino ...tiri verso il basso il cordoncino che si evidenziera' ancora di piu' come un infossamento.

Mi mandi la foto (salvo.catania@libero.it)

La sindrome di Mondor ha precedenti illustri nell'arte ancora piu' antichi della descrizione fatta da Mondor. Altro che grasso che si sposta
ingrandire

Peter Paul Rubens (1577-1640) è stato uno dei grandi Maestri barocchi fiamminghi appartenente alla Scuola dei Realisti.

Ha dipinto ritratti, paesaggi, scene mitologiche e bibliche e sono frequenti nelle sue opere i nudi femminili.
Agli inizio del 1600 era pittore di corte dell' Arciduca d'Austria e la moglie Helene Fourment posava spesso come modella per le sue opere.

Anche nella rappresentazione della moglie quindi il realismo era evidente al punto da permettere ad un occhio esperto di indentificare dettagli molto particolari nei suoi dipinti.
Tra il 1609 ed il 1610 ad esempio realizzò 'Sansone e Dalila' , episodio del Vecchio Testamento nel quale Sansone, innamorato di Dalila, le confida che il segreto della sua forza è nei capelli ed il quadro rappresenta il momento in cui un servo taglia i capelli a Sansone addormentato tra le braccia di Dalila.

In questa opera il modello per Dalila fu appunto la moglie di Rubens che è ritratta a seno scoperto.
La stessa Helene Fourment si presta a modella per un' altra opera 'Le Tre Grazie' dove sono rappresentate le tre figlie di Zeus della mitologia greca e anche qui si tratta di tre nudi con il seno destro bene evidente nel soggetto a destra.

All' occhio esperto di un chirurgo non può sfuggire che in entrambe le opere, nel quadrante inferiore esterno della mammella destra della modella è presente una deformazione della cute obliqua lineare che raggiunge il capezzolo senza altri segni tipici del cancro .

Nelle Tre Grazie inoltre il medio, anulare e mignolo della mano destra della stessa modella appaiono flessi e deformati come tipicamente si verifica nell' artrite reumatoide!

Helen aveva 23 anni all' epoca dei dipinti e verosimilmente era affetta dalla cosiddetta malattia di Mondor ovvero una tromboflebite superficiale della parete toracica laterale che tipicamente si associa ad artrite reumatoide, descritta per la prima volta da Fagge nel 1869 e diventata poi nota nel 1939 come malattia di Mondor dall' Autore che ne descrisse quattro casi all' Accademia di Chirurgia Francese.

La malattia può essere secondaria a trauma , interventi chirurgici , raramente neoplasia o spesso insorgere in modo spontaneo ed in genere si risolve senza terapia specifica.

p.s.
Sara , il suo cordoncino sparira' lentamente. Sino a che ce l'ha si consideri una paziente-modella molto interessante : lo mostri in giro il suo cordoncino con queste spiegazioni, nel ruolo di Grazia Moderna, perche' molti medici non sanno cosa sia la Sindrome di Mondor
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Onde
Onde
salvocatania
Ecco chi mi ha fatto trovare la gomma a terra lo scorso mese, con un bel chiodo ! Comunque ieri ho ripreso in mano il mio abbonamento in piscina e mi sono fatta una bella nuotata che mi ha ritemprata.

Oggi sono in IEO per la terapia con Saverio, ovviamente .

Ho una domanda per i medici e per chi, tra le RFS, ha avuto esperienza simile.

Finalmente oggi sono stati più chiari sull intervento che sarà tra mooolto tempo. Questo perché è necessario che io faccia un annetto di mantenimento post chemio con i farmaci antiHER2, terapia ormonale e soppressione ovarica per capire come e se risponderà la malattia, dovrà esserci una stabilità e successiva cronicizzazione. Se tutto proseguirà così, e ce lo auguriamo tutti, allora si farà mastectomia. Oltre all oncologo del DH ho visto anche una chirurga della senologia che è entrata piu nel dettaglio e anche lei ha confermato che questo è il percorso.

Voi medici tutti cosa ne pensate? So che ogni caso è a sè, per esperienza sono queste le tempistiche e la strada giusta? Tra le RFS c é qualcuna che ha fatto il mio percorso, ossia diagnosi immediata di metastasi, terapie varie e poi alla fine intervento al seno? Per quel che mi riguarda, l intervento sarà la chiusura positiva di questo viaggio.

Grazie a chi potrà darmi ulteriore aiuto.

Buona giornata a tutte e tutti!
Ex utente
Ex utente

Onde

Io non ti posso aiutare perché all'esordio dopo mastectomia e svuotamento ascellare (tumore di oltre 4 cm e 4 linfonodi positivi) iniziai gli esami di stadiazione e l'Oncologa mi disse che se anche avessero trovato qualcosa le cure c'erano
Io sono seguita al S.Orsola di Bologna
Tu sei seguita in un centro di eccellenza e questo depone per una corretta terapia
Ti ho scritto per salutarti e farti un mondo di auguri per tutto
Un abbraccio
Didi

Maxi
Maxi

Buongiorno a tutti.
Dopo incontro con cardiologo, oncologo, senologo, lunedì si incomincia con le rosse e inserimento pic, test genetico per TP53, è probabilmente invece che quadrectomia farà mastectomia al seno perché non ne può più
L'incubo continua, lei è veramente stufa!!
Max

Ex utente
Ex utente

Maxi

Il fatto che possa continuare le chemio è una buona notizia
Se il cardiologo ha dato il nulla osta è un bene vuol dire che a livello cardiaco è tutto a posto
Che tua moglie sia stanca non lo metto in dubbio ma avanti con forza visto che il Taxolo lo aveva rimpicciolito di tanto con queste lo annulla

Avanti tutta

Didi

Onde
Onde
Didi Fiduciaria
Grazie Didi

Un abbraccio anche a te
Ex utente
Ex utente

Patri

Ti scrivo solo ora ma ieri sera a letto avevo letto il tuo post e avevo gioito con te per la buona notizia
Il 20 febbraio se vorrai ci saremo con te ma se in ottime mani e questo ti deve tranquillizzare
Ti abbraccio

Didi

Sonica
Sonica

@Dott. Catania, quello che ho scritto sugli altri organi l'ho letto .....su internet.Nel mio caso in effetti non c'erano organi intaccati

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Onde:
Voi medici tutti cosa ne pensate? So che ogni caso è a sè, per esperienza sono queste le tempistiche e la strada giusta?



salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Maxi:
L'incubo continua, lei è veramente stufa!!Max



Scorta di ombrelli e .....

.......Vedra' che restera' solo un brutto ricordo....
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Sonica:
@Dott. Catania, quello che ho scritto sugli altri organi l'ho letto

Ma perche' dovete complicarvi l'esistenza con il dr. Google ?? che ha tutte le informazioni salvo quelle che riguardano voi ???????
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Sara Padova:
metterò il Picc lunedì, immagino non ci sia differenza. Non posso rinunciare alle mie passioni, troverò il modo di coltivarle comunque, per il mio benessere fisico e mentale

Chiarisco sul termine PICC , perche' sin qui abbiamo rassicurato solo utenti che avevano messo
il PORT (Port a cath )





PICC




Un catetere centrale ad inserimento periferico Ecoguidato con rilevamento - posizionamento della punta con la tecnica dell'ECG intracavitario (PICC) venoso a Medio/Lungo termine può essere usato tranquillamente per terapie chemioterapiche di lungo periodo, terapia antibiotica o nutrizione parenterale totale. Questi tipi di CVC, proposti per la prima volta negli anni '70, sono un'alternativa valida e poco invasiva rispetto ai cateteri venosi centrali per via succlavia, giugulare o femorali, che hanno un più alto tasso di infezione catetere correlata.

i PICC essendo ad inserzione periferica ed Ecoguidati il rischio di ledere strutture nobili e particolarmente pericolose è quasi zero quindi non hanno questo tipo di problematica. Possono tranquillamente essere inseriti in pazienti con pochissime piastrine ed immunodepressi (pz. Ematologici)
- Modificato da salvocatania

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