Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
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Grazie Dadina un bacio Ninni cara
Ieri brutta giornata ma oggi va meglio
Grazie Dadina. Ora l'emoglobina avrà tutto il tempo di risalire e la nostra Ninni sarà pronta per la sbirulina. Ciao Ninni
Patty
Ieri brutta giornata ma oggi va meglio
Sbirulina 2 il 21 febbraio!
Forza tesorina
È riuscita a farla!!! Meno male
Angel1983
Forse te l'hanno già chiesto, ma abbi pazienza, come ti senti oggi? Il mal di testa/mandibola?
Mi chiamo Greta, ho 60 anni , vivo a Milano e già da un po' di tempo che il dr. Catania mi invita a scrivere qui la mia esperienza che lui ritiene interessante e che potrebbe aiutare molte ragazze che sono all'inizio di questo percorso dopo il tumore al seno.
Non ho ben compreso in cosa potrebbe la mia esperienza essere di aiuto, ma per così poco non potevo esimermi dal farlo pur se sinteticamente.
Sono stata operata dal dr. Catania indirizzata a lui dal Prof. Lovo Primario di Chirurgia Plastica dell'Istituto dei Tumori di Milano.
All'età di 35 anni nel 1995, due bambini piccoli di 3 e 5 anni, fulmine a ciel sereno curato con una quadrantectomia e svuotamento del cavo ascellare (allora non si faceva l'analisi sistematica del Linfonodo Sentinella) anche perché poi tre linfonodi risultarono massivamente metastatici. Triplo Negativo !!
Chemioterapia non certo agevole perché allora si sfruttava il massimo delle dosi e quindi la tossicità era molto elevata ed i farmaci per contrastare gli effetti collaterali quasi inesistenti.
Tutto superato comunque anche psicologicamente perché i miei bambini non mi davano certo il tempo per auto commiserarmi.
Quando ormai avevo ripreso una vita normale altro fulmine a ciel sereno : alla vigilia di Natale del 2000 mentre mi preparavo a festeggiare la Festa nel corso di un controllo di routine riscontro di metastasi al fegato di 3,5 cm .
Nuova chemioterapia e quando il nodo epatico si era ormai ridotto a pochi millimetri exeresi chirurgica .
Questa volta sul piano psicologico è stata una vera catastrofe.
Paradossalmente mentre facevo la chemioterapia e gli esami sentenziavano che il bastardo si stava rimpicciolendo avevo la percezione di tenere sotto controllo la malattia.
Quando però il tessuto del fegato che conteneva il bastardo è stato portato via dalla chirurgia ho avuto la sensazione di non poter più tenere più il bastardo sotto controllo e quello che prima vedevo evidenziato dagli esami come "nodo" e quindi il pericolo riuscivo a vederlo materializzato, dopo la chirurgia quel nodo era tornato ad essere il fantasma delle mie notti !
Credo di avere trascorso almeno 2 anni aspettando il fantasma che desse segni di sé da qualche altra parte. Un mal di testa, un dolore addominale, un colpo di tosse per me erano già un segnale del "ci risiamo ancora una volta !"
Sino a che decisi di seguire i corsi del dr. Catania dove c'erano pazienti che venivano da tutte le regioni italiane e dove ho conosciuto anche Ada Burrone.
Lui mi diceva , ed inizialmente non ci sentivo, che stavo vivendo da stupida
" Stupida perché non si rende conto dei fatti reali. Lei può far qualcosa per sapere se il bastardo è ancora presente ? NO !!!
Noi possiamo fare qualcosa per essere certi che non ci sia più ? NI
(disse proprio NI !) . Come vive nel frattempo lei in attesa di queste risposte ? Intanto non vive e quindi come se fosse morta. Ma questo possiamo anche accettarlo perché l'ha deciso lei di morire. Ma lei è anche, oltre che moglie di un marito affranto, anche di due bambini. Hai il diritto di suicidarsi per sé stessa se lo crede, ma ha il diritto di assassinare la mamma di due bambini ?
Ci rifletta bene !"
Per alcuni mesi ero quasi risentita per quelle parole. Come se neanche il dr. Catania mi avesse compreso.
Poi piano piano ho cominciato a ripetermi che dovevo vivere per i miei bambini e dopo alcuni anni a ripetermi di dover vivere anche per me stessa.
E così sono trascorsi 25 anni dalla scoperta del tumore e 20 dalla scoperta delle metastasi e ho smesso di chiedermi dove sia finito quel bastardo.
Nessuno mi potrebbe dare risposte.
E allora a che serve chiederselo ?
Cara Greta
Mi hai commossa!
Questa testimonianza è molto forte!
Dio ti benedica
E benedica anche il Dottore che è riuscito a ridarti la Tua Vita.
Grazie dal cuore
Ciao carissima. Ti posso assicurare che il dott ha ragione. La tua storia può incoraggiare tutte noi... io adesso ho due bambini piccoli come te quando lo hai scoperto.. io sono all'inizio del percorso..
Ti ringrazio per averla raccontata.
Un abbraccio
Grazie Greta per la tua testimonianza a marzo di quest'anno sono 2 anni che sono stata operata al fegato per una metastasi e non nascondo che in questi 2 anni ho avuto tanta ansia e anche degli attacchi di panico.... Avevo tanta paura perché la metastasi l ho scoperta dopo l intervento al seno appena cominciato la chemio quindi mi ero convinta che sarebbe tornato in fretta..... E invece proprio stamattina mi hanno chiamato dall'ospedale e mi hanno comunicato che la tac che ho fatto il 4 febbraio è pulita!!!!!
È da poco che sto riprendendo a vivere in maniera più normale anche se a volte tornano i fantasmi ma non posso vivere solo perché respiro devo vivere perché ci sono e lo devo a me, a mio marito e soprattutto alla mia meravigliosa bambina che ora ha 9 anni. Il dialogo del dottor Catania che hai citato mi ha ricordato quello che mi fece la mia oncologa e al momento mi sentivo arrabbiata con lei ma con il tempo ho capito che quel discorso mi ha aiutata e continua a farlo.
Sei fantasticaaa..
Grazieee devo far leggere il tup post a mamma
Grazie cara.
Quel pensiero dei bambini è veramente insopportabile al punto che non riuscivo neanche a piangere !
Mi dispiaceva anche per mio marito naturalmente, ma quello dei bambini senza la mamma era una vera ossessione !
Ora dopo tanti anni comprendo il significato degli incoraggiamenti del dr. Catania " per sopportare tanto dolore qualche rotellina fuori posto la devi avere, se no impazzisci !"
Ho perso il tuo post! Cosa hanno detto alla Mamma??
La tua storia rassomiglia molto alla mia !
Il problema è che esistono oncologi come il dr. Catania e la tua oncologa, ma la maggioranza degli oncologi, per non parlare dei medici curanti, non appena gli dici che hai una metastasi al fegato non ti guardano più e sudano freddo perché pensano (ho letto ieri i vostri commenti) come Gianni Morandi quando canta "UNO SU MILLE CE LA FA !
Greta
Niente panico tesoro sono solo numeri odiosi