Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo

Certamente può citare Medicitalia e >>ps dopo la chemio scrivero' alla rivista>> ci comunichi qui allegando il link quando l’avrà fatto. Sull’alimentazione in corso della chemioterapia le riallego http://www.senosalvo.com/alimentazione_chemioterapia.htm Beva tranquillamente acqua, e non tema che si “diluisca il farmaco” perdendo di efficacia.

Utente 232XXX
Utente 232XXX

Ciao carissima Francesca, sono Chiara la signora di Padova. Sai, dopo essere stata operata ho pensato molto se dire o non dire la verità a mia figlia.....Il Dott.Catania mi aveva suggerito di parlare con la mia bimba e di dirle la verità,ci ho pensato tanto, veramente tanto insieme a mio marito, e un giorno che eravamo solo io e lei e mi sono decisa.Laura mi ha ascoltata e quando ho smesso di parlare mi ha detto queste testuali parole " lo sapevo mamma, perchè non me l'hai mai detto?"Io sono rimasta letteralmente SPIAZZATA......, la mia bambina sapeva tutto,si stava tenendo tutto dentro e stava aspettando ME. Pazzesco, una bambina di solo 9 anni..... La piccola mi ha chiesto se la malattia può tornare, io le ho risposto che in quel momento stavo bene, che i medici che mi seguono sono molto bravi e che molte donne sono guarite da questa malattia, ma nessuno può sapere se la malattia tornerà,esite la possibilità,ma non è detto, il futuro nessuno lo può prevedere.Laura dopo queste mie parole è stata zitta, ma il giorno dopo alla nonna (mia mamma) ha chiesto " Sai nonna, la mamma mi ha detto che ha avuto un tumore e che adesso sta bene, voglio solo sapere se queta è la verità o è una bugia per non farmi stare male" Mia mamma ha confermato che quello che le avevo detto era la verità e da quel momento lei non ha più chiesto niente a nessuno. Mi dispiace veramente tanto di non avere avuto il coraggio di parlare con lei prima, ma avevo paura di farle del male,temevo di costringerla a guardare una realtà che non voleva vedere,e invece involontariamente le stavo facendo io del male con il mio silenzio..... Cara Francesca, nessuno a priori può sapere se sta facendo la cosa giusta con i figli, io penso che l'importante è metterci il cuore,agire per amore e con amore e se sbagliamo, ma l'abbiamo fatto con amore, loro da grandi capiranno e sapranno perdonarci. Cerca di essere forte Francesca,ti penso sempre, io e la mia famiglia facciamo il tifo per te. Un grande grande abbraccio, con tutto l'affetto del mondo. Chiara.

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo

Francesca, quanto descrive Chiara è accaduto “virtualmente “ su, e lo riporto, https://www.medicitalia.it/consulti/senologia/255545-lettera-per-il-dott-catania.html Consiglio sempre alle mie pazienti di parlare francamente (ovviamente con le dovute cautele) con i propri figli anche se piccolissimi per la semplice ragione che loro SANNO GIA’ . Non conoscono i dettagli ma gia’ hanno colto perfettamente che QUALCOSA DI MOLTO GRAVE SIA’ ACCADUTA. Tenerli all’oscuro peggiora il loro livello di ansia e di autostima. Va detta la verità, identificando quale sia il loro grado di poterla sopportare. In modo semplice e naturale. Mi preoccuperei di più del periodo grigio, o peggio se nero, che loro devono affrontare quando sono all’oscuro di tutto : esempio i giorni dell’intervento o comunque dell'assenza per il ricovero della mamma o del papà. Sul papà si possono trovare pretesti più credibili per loro, per la mamma è praticamente impossibile, anche perché “la mamma che torna a casa con la bua” è una mamma sconosciuta se non ne conoscono le ragioni di questo radicale cambiamento. Un discorso a parte va fatto , e qui occorre un supporto più complesso (genitori, fratelli, nonni e psicologo), invece quando occorre spiegare che…… LORO HANNO UNA BUA IMPORTANTE. http://www.fondazioneveronesi.it/la-tua-salute/pediatria/come-dire-al-bambino-che-ha-una-bua-grave-/744

Francesca fiduciaria
Francesca fiduciaria

E' vero Chiara anche io ci sono passata avevo dieci anni e sapevo tutto anzi capivo che qualcosa di brutto era successo ma non sapevo null. poi mia madre ha avuto il coraggio di dirmi tutto come hai fatto tu e ancora oggi la ringrazio di averlo fatto e di aver voluto poi fare il test per brca , so che molte madri non lo vogliono fare per paura che la propria figlia cada in depressione. comunque tu hai fatto la cosa giusta a parlarle e lei ti ringraziera' pet tutta la vita della tua sincerita'.

Francesca fiduciaria
Francesca fiduciaria

E intanto sono qui ho dato il latte al mio bambino e sbircio sul mio sito preferito.non e' poco visto che ieri ho fatto la chemio. Nessun effetto collaterale solo un po' di debolezzasono stata a letto tutto il giorno e eccomi qui a fare la mamma almeno per un po'.

Francesca fiduciaria
Francesca fiduciaria

E intanto sono qui ho dato il latte al mio bambino e sbircio sul mio sito preferito.non e' poco visto che ieri ho fatto la chemio. Nessun effetto collaterale solo un po' di debolezzasono stata a letto tutto il giorno e eccomi qui a fare la mamma almeno per un po'.

Utente 198XXX
Utente 198XXX

Ciao Francesca,sono Catia, scrivo anch'io il mio nome..sono felice nel sentire che la chemio non ti ha dato effetti collaterali. Io quando è successo avevo il bimbo di 1 anno e mezzo, e non sapevo cosa dirgli perchè non sapevo se avrebbe capito,era così piccolo.. ma comunque in qualche modo dovevo giustificare la mia assenza per i giorni di ricovero per l'intervento..così con parole molto semplici gli ho detto che la mamma aveva male ad un seno e che i dottori potevano aiutarla a far passare il male ma per alcuni giorni dovevo restare fuori casa.Sono stata ricoverata al mattino presto e l'ospedale non è proprio comodissimo al mio paese sicchè sono dovuta partire all'alba e, siccome in quei giorni il bambino era ammalato e debole, ho preferito non svegliarlo..forse ho sbagliato perchè è stato come se fossi scappata, lui al mattino si è svegliato e non mi ha trovata più! Quando, dopo 6 giorni, sono tornata a casa la sua reazione mi ha fatto piangere..non mi è subito corso in contro e non mi ha sorriso, mi ha guardata da lontano come per dire..ma allora ci sei ancora..e poi quando l'ho chiamato è corso ad abbracciarmi. Poi per un periodo non mi potevo più muovere perchè aveva l'ossessione che andassi via di nuovo..così quando ho fatto l'intervento di ricostruzione l'ho preparato per tempo alla mia assenza di qualche giorno ed è andata molto meglio. Forza Francesca siamo tutte con te, ti penso e prego per la tua famiglia.Un abbraccio.

Ex utente
Ex utente

Francesca sono Laura. Ci puoi scrivere di dove sei ? Almeno la regione?

Utente 198XXX
Utente 198XXX

Sono Catia, se non sbaglio tu Laura sei di Padova, io abito in provincia di Vicenza, siamo della stessa regione. Proprio oggi ho ricevuto la chiamata per sottopormi al prelievo per il test genetico.Qualche mese fa avevo avuto il colloquio con la dottoressa che si occupa di queste cose ed ero in attesa di approvazione per eseguire questo prelievo, anche se penso che per il risultato poi ci vorrà un pò.

Francesca fiduciaria
Francesca fiduciaria

Ciao sono Francesca ed abito a Parma sarebbe bello incontrarsi. quando staro' meglio organizzeremo! per il test genetico io l' ho fatto nel 2007 e mi pare di ricordarmi che ci sono voluti circa sei mesi. non so pero' se dipende da ospedale a ospedale. baci

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo

Bene ! Mi impegno sin d'ora, quando Francesca avrà completato la chemioterapia, ad organizzare un incontro pubblico nazionale (perché no nella sede di Attivecomeprima alla presenza di Ada Burrone ?!) cui potranno aderire le pazienti che presentano i seguenti requisiti : almeno 1 , meglio se almeno 2 (^________^). [PROPOSTA] 1) Età

Fiduciaria Laura
Fiduciaria Laura

care amiche,caro Dott.Catania, mi chiamo Laura e vivo a Milano(e lavoro a due passi dal suo studio!). Io ho almeno quattro dei punti da Lei elencati, allora sono invitata???:)) mi farebbe molto piacere conoscere Lei, le "amiche di sventura" e Ada Burrone, con cui condivido sia l'età in cui abbiamo scoperto il tumore sia la provenienza geografica (prov. Alessandria). Ho ricevuto l'esito del test genetico, non sono portatrice di BRCA1 e 2, con grande sollievo per il futuro delle mie bimbe (di 2 e 4 anni). Martedì prossimo opererano mia sorella (di 39anni), mastectomia per tumore multifocale.Mille sono le domande che mi assillano, prima fra tutte capire come può formarsi in brevissimo tempo un tumore multifocale con 3 noduli di 1.3 cm, 6mm e 2.5 cm. visto che all'eco di settembre era tutto a posto. Potrebbe trattarsi di un tumore in situ? Ha eseguito ecografia e risonanza , le dimensioni che le ho descritto sono della risonanza,all'ecografia di 2 giorni prima erano tutti sotto il cm...Forse non è questo il luogo per farle le mie domande, ma come sa, non si riesce a smettere di pensarci... Siamo seguite in IEO e confido molto nella struttura. Allora aspetto l'invito e saluto cordialmente.

Utente 283XXX
Utente 283XXX

salve! Io vorrei rassicurare tutte/i che si avvicinano alla chemio con diffidenza, terrore, scetticismo, che la chemio, sembrerà strano, ma è una nostra alleata. C'è chi vede quasi scomparire il macro-nodulo, chr aveva dopo la chemio terapia. Alcuni di noi vedono i marcatori tumorali, arrivare ai minimi storici. Chi ha metastasi le vede rimpicciolirsi o cronicizzarsi. Ecco! io ero una persona che prima di fare la chemio mi ero fatta mille film. Invece ora posso dire che quando la vado a fare, spero che prima o poi, l'inquilino sparisca del tutto. lo scrivo per Francesca e per tutte coloro che possono avere mille dubbi. Un cordiale saluti Stella

Utente 198XXX
Utente 198XXX

Mi farebbe molto piacere conoscere tutte voi :-)!!!!come pure il dott. Catania e Ada Burrone..gentile dott. Catania aspetto di avere notizie sull'incontro perchè anch'io penso di poter partecipare, ho 3 dei punti da lei descritti ,in più sono in attesa del test genetico,ma non mi è chiaro cosa si intende per "particolarmente aggressivo"..Francesca se puoi facci sapere se la tua testimonianza uscirà sulla rivista di cui hai parlato. Cordiali saluti

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo

Vi lascerò discutere tra di voi. La solidarietà tra donne che hanno in comune la stessa esperienza vale molto di più di quella di qualsiasi oncologo che comunque non farò mancare. Mi è venuta questa idea di un incontro tra circa 6 mesi a Milano anche perché ci tengo a fare un esperimento, il primo al mondo di Open source applicato alla salute . Al di là di questa altisonante presentazione, lo ritengo molto importante ed utile per dimostrare quanto sia efficace lo strumento virtuale nella relazione ad integrazione della relazione virtuale. Il fenomeno Open source (termine inglese che significa codice sorgente aperto) è balzato alla ribalta in Italia dopo l’esperienza di Salvatore Iaconesi , che ha messo in rete la sua cartella clinica di “condannato dal tumore” http://www.nic.it/documenti/sala-stampa/NEWSLETTER%20N.%2022.pdf (vedi pag. 33. Tra l’altro a pagina 36 c’è una mia intervista) Originariamente il termine veniva riferito a programmatori geograficamente distanti di coordinarsi e lavorare allo stesso progetto, mostrando nello stesso tempo grandi potenzialità in tutti i campi, della salute compresa. Attualmente l'open source tende ad assumere rilievo filosofico, consistendo di una nuova concezione della vita, aperta e refrattaria ad ogni oscurantismo, che l'open source si propone di superare mediante la condivisione della conoscenza. Ecco il mio progetto : CONDIVISIONE DELLE CONOSCENZE tra i pazienti. Nella relazione reale “non c’è tempo” perché i pazienti possano esprimersi. Qui sì. Stella ha appena disinnescato per Francesca, ma anche per tutti gli utenti che leggono , l’incubo della chemioterapia, portando la preziosissima testimonianza che “ non è detto che questa famigerata terapia debba dare solo effetti collaterali negativi”. I pazienti VOGLIONO ESPRIMERSI, ma poiché il tempo è tiranno nessuno lo permette. Virtualmente dando la possibilità di esprimersi (e l’anonimato è un bel vantaggio) si rende concreto il cancro , che seppur temibile perde i connotati del fantasma che tormenta e rincorre. Il mio progetto, al di là della curiosità umana, ha valenza professionale. Dopo il mio studio su https://www.medicitalia.it/salute/senologia/6-consulti-online-in-senologia.html mi sono sempre più convinto che lo strumento virtuale sia persino SUPERIORE nella relazione a quello reale per diverse ragioni che riguardano 1) Il paziente : essendo almeno nella fase iniziale anonimo è più spontaneo e non ha alcuna remora . ad esprimere tutto quel che prova e lo esprime nel momento in cui si sente di farlo. 2) Ciò vale a maggior ragione per il medico. Lo stesso medico che incontra il paziente nella vita reale in un momento in cui, per problemi suoi, è poco disponibile all’ascolto, è empaticamente più disponibile quando utilizza lo strumento virtuale perchè “quel momento dell’ascolto” si traduce in una libera scelta, non condizionata soprattutto dal tempo. Se non ha tempo non risponde. Pertanto gli possiamo dare già un titolo a questo incontro e oggi trasmetto tutto ad Ada Burrone EMPATIA VIRTUTALE versus EMPATIA REALE . P.S. # Laura, c’è una altra Laura (277153), credo lombarda anche lei, ma si farà viva senz’altro. Perbacco è invitatissima con sua sorella. Possiede tutti i requisiti. Continui ad affidarsi all’IEO, ma quando scrive “ abito a due passi dal suo studio” mi ha fatto sorgere una domanda : CHISSA’ QUANTO PAGA DI IMU il suo datore di lavoro , se le pareti del suo ufficio sono collocate “a due passi dal mio studio “ ( perché a Milano lavoro in 4 studi diversi , ma anche se situati tutti nella zona centrale, mi sposto con la metropolitana) (^____^) # 198166 Certamente ! Quando interviene potrebbe per favore presentarsi con il nome (anche falso se non se la sente di scrivere quello vero) e la regione di provenienza ? Se ci presentiamo con il numero di account di utente già creiamo problemi di comunicazione. Anche se il suo tumore non fosse particolarmente aggressivo (fattori prognostici) l'accettiamo lo stesso (^__^).

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