Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Lori Avanti Adagio adesso, allora.
Se lo ricorda quel discorso su destino, libertà, predestinazione e futuro?
pronta per il racconto paranormale che stona un poco?
Dottor Bellizzi,
A proposito di bambini, da un paio di mesi abbiamo iniziato a fissare degli incontri con una psicopedagogista per Francesco (2 anni tra qualche gg) perché da diversi mesi era veramente ingestibile. Devo dire che è stata ed è molto utile anche a noi, d altronde non si nasce genitori e a volte qualche suggerimento è sempre apprezzato.
Da quando abbiamo avuto la notizia della malattia, gli equilibri famigliari sono cambiati così come le priorità ma l avevo sempre considerato troppo piccolo per poter capire quel che ci era successo. Evidentemente no, in più aggiungici il fratellino e vi lascio immaginare in che bimbo si è trasformato. Fortunatamente ora va meglio, non abbiamo però ancora affrontato con lui l argomento ma é una cosa che vorrei fare a breve. Sia la pedagogista sia la mia Psiconcologa mi hanno spronato a farlo, con termini che lui possa capire.
Dopo l ultimo follow up, ci siamo rasserenati molto e sono sicura che lui percepisca il ns cambiamento, in positivo.
Difficile dare consigli a distanza/
Da quanto descrive non e' una sintomatologia preoccupante. Ovviamente concordo con Fernando che in caso di dubbi meglio farsi vedere per nulla.
Auguri
Abbiamo affrontato tante volte il problema dei bambini e "cosa dire ai bambini"
MAI SOTTOVALUTARE LE LORO CAPACITA' COGNITIVE A QUALSIASI ETA'
Loro a qualsiasi eta' hanno la percezione che qualcosa di grave sia accaduto in famiglia. Tacere del tutto o non dare alcun tipo di spiegazione vuol dire rinunciare a RASSICURARLI..
E nella mia esperienza , in tutti i casi, dopo l'adolescenza non mancano mai di rinfacciare ai genitori di averli tenuti all'oscuro di tutto e quindi..."di non avere avuto fiducia".
Ora sono al lavoro ma in serata se occorre sarebbe il caso di riapprofondire il tema che merita piu' riflessioni di quanto si possa immaginare, perche' occorre prepararsi a spiegare loro persino la morte in occasione di eventi luttuosi (es. nonni), piuttosto che far finta che "nulla sia accaduto".
Se avete bambini piu' grandi di quelli di Onde consiglio di andare a vedere con loro il cartone animato, film di animazione della Disney (lo spiego meglio appena ho tempo)
COCO
Sono tornata a casa dopo il primo incontro con lo psichiatra e devo dire che sono in lacrime, non ha compreso le mie paure minimizzando tutto quello che ho detto. Delle due operazioni di 12 e 10 anni fa, la morte in contemporanea della mia amica d'infanzia di cancro al seno che creandomi un grosso scompenso emotivo mi hanno portato ad avere degli attacchi di panico.che si prottraggono tuttora. Non riesco ancora ad andare sui mezzi pubblici, ai supermercati e tanto meno a prendere mia figlia a scuola senza avere vertigini, sensazioni di svenimento, tachicardia e annebbiamento della vista,.percezione di morire. Ha detto che in fondo c'é di peggio, che il cancro non é una malattia seria e che non devo essere così in ansia. Come se fosse facile!! Dipendesse da me e dalla mia razionalità non avrei neppure bisogno di un supporto, non posso sentirmi in colpa o essere.colpevolizzata se non ce la faccio da sola. Empatia zero. Nel centro oncologico che mi ha preso in carico gli incontri di psiconcologia sono a pagamento ed io non posso permettermelo. Ma che aiuto potrò mai avere a queste condizioni!
Il cancro non è una malattia seria?!?! Quasi come il mio medico della mutua che quando gli chiesi di scrivere la lettera per la richiesta di invalidità mi guardò esterrefatto e disse, testuali parole: "io però solo di questa malattia posso scrivere"... Azz!!!
Fede ti consiglio comunque uno psicoterapeuta, non uno psichiatra, non ho avuto tantissime esperienze, ma con gli psichiatri non mi sono mai trovata bene e per di più sono abituati a risolvere tutto con le medicine, non va bene...
Ti capisco perchè anche io ho sofferto di attacchi di panico e ansia pesante e non ho mai voluto prendere le medicine, con lo psicoterapeuta è lunga, ma a poco a poco sono riuscita a limitarli e proprio mentre pensavo di esserne uscita quasi del tutto, zacchete il tumore... che devo dire la verità, però, me li ha fatti passare del tutto e mi ha aperto una visione di vita davvero diversa.
Sara SoleMare
"non posso sentirmi in colpa o essere.colpevolizzata se non ce la faccio da sola. Empatia zero. Nel centro oncologico che mi ha preso in carico gli incontri di psiconcologia sono a pagamento ed io non posso permettermelo. Ma che aiuto potrò mai avere a queste condizioni! "
Non ho parole !
Fede, addirittura ti fanno sentire in colpa ?
Sull'empatia zero siamo tutti d'accordo. Anche io dopo la mia esperienza avevo attacchi di panico e un muro istituzionale in fatto di comunicazione. Poi ho scoperto questo forum. Scrivo di rado, ma leggo sempre tutto direi ogni giorno, dedicando anche solo 10 minuti al giorno alla lettura come raccomanda il dr. Catania. Devo dire che in certi momenti non è facile condividere ma piano piano la scoperta di tanti sentimenti comuni a tutti noi mi ha fatto così bene da non avere avuto più attacchi di panico. Leggere ad esempio come Onde ha affrontato la sua avventura niente affatto paragonabile alla mia, mi dà una carica che nessun supporto professionale psicologico potrebbe mai.
Anche io ho cercato supporti psicologici, ma qui li trovo in tempo reale e quando servono. E leggere le esperienze delle compagne per me è un gran supporto anche se talvolta risvegliano paure sopite. Ma forse proprio questo mi ha aiutato ad elaborare le mie al punto da non essere più paralizzata nella vita con i miei capricciosi attacchi di panico
Un abbraccio
Clara
L'iter dalla mia asl prevede un primo incontro con lo psichiatra e poi lui prende la decisione, in base al caso, se farti fare un percorso psicologico con uno degli operatori che ha a disposizioe, cosa che ha previsto per i prossimi mesi. Ciò non toglie che mi sono sentita messa sotto accusa per tutto ciò che ho detto. Di solito non vado a "piagnucolare" dai dottori e purtroppo non l'ho fatto negli anni precedenti.credendo di potercela fare da sola. Degli attacchi di panico ne ho preso consapevolezza ultimamente. Credevo dipendesse da problemi organici che però sono stati continuamente esclusi da esami ed accertamenti, ed ho continuato ad attuare tutte quelle pratiche di evitamento della situazione che ti fanno entrare in in circolo vizioso. Sentire minimizzare tutto quello che provo e che ho mi ha destabilizzato di più.Sono a pezzi.
Grazie, mi rendo però conto che il forum per me non é ancora sufficiente a placare la paura, le sue origini sono lontane nel tempo e hanno bisogno di un lavoro su tutta la mia persona. Ci sono addirittura dei momenti in cui ho paura di non aver paura! Assurdo!!
Con lo psiconcolongo nei due incontri gratuiti previsti mi sono trovata benissimo e ha colto nel mio racconto tutta l'essenza del problema. Mi ha ascoltato senza giudizio e mi ha invitato ad un percorso di approfondimento. Aspetto di vedere l'operatore della Sal che si prenderá cura del mio percorso psicologico,se é sulla falsa riga dello psichiatra decido cosa fare. Nel frattempo leggo e scrivo qui.
Grazie a tutte, siete splendide, e grazie Dott. Bellizzi che ha ragione riguardo alla supervalutazione del mio senso di onnipotenza, a mia discolpa le devo dire che sono seriamente in difficoltà e che non ho aiuto da nessuno nè in questo momento nè prima (esclusa la mia super mamma, anch'essa però malata). Certamente mi farò seguire durante questo percorso con mia figlia.
Dott. Catania, grazie del suggerimento...week end al cinema!!!
Vi abbraccio
Sara Pd
Ciao Fede
Ho sofferto di attacchi di panico anche io e so benissimo cosa significa i miei sono partiti subito dopo la morte di un amico quando avevo solo 23 anni e sono riuscita a superarli o meglio a tenerli a bada dopo anni di psicoterapia di gruppo in cui ho capito che le motivazioni erano molteplici e per la maggior parte riferite a problemi non affrontati prima (rapporto troppo stretto con mia mamma e altro).
Mi sono iscritta a questo gruppo proprio perché mi sembrava molto simile alla terapia fatta in precedenza.
Gli attacchi di panico sono invalidanti e la prima cosa che mi è stata insegnata è quella di smettere di evitare certe situazioni.
Anche io non guidavo più in superstrada per esempio ma poi piano piano mi sono sforzata a farlo anche solo per piccoli tragitti fino a che ho superato la paura del panico e così per i ristoranti.
Non è facile uscirne da soli ma ti assicuro si può.
Ancora mi capita a volte di svegliarmi nel bel mezzo della notte con tachicardia ma ora riesco a calmarmi consapevole che non si tratta di infarto ma di attacco d'ansia e nel giro di pochi minuti mi passa....
Io ti consiglio di cercare una psicoterapia perché quello che serve è un nuovo modo di affrontare questi momenti e un ritornare a vivere senza evitare tutto ciò che ci può mettere in "pericolo".
Al gruppo eravamo in tanti ognuno con necessità diverse e il confrontarci ha fatto bene a molti di noi, certo sempre in presenza del terapeuta. Fatti forza io ti capisco e non è una vergogna sfogarsi e piagnucolare ogni tanto. Ti ho letto qui spesso e mi sembri una donna forte!!! ❤️
E' indicato il film x Giovanni che ha 5 anni?
Francesca
Grazie Giulia
Ciao a tutti. Didi come ti senti? Sei andata al pronto soccorso?
Luciana come va? Appena stai meglio in via di ripresa dall intervento di ieri aggiornaci su come stai.
Fede anche io sono praticamente senza parole per quanto ti ha detto questo psichiatra. E mi pare pure strano che il percorso da fare sia prima lo psichiatra che poi deciderà se continuare con lui o avviare la persona ad un percorso psicologico. Posso dirti la mia esperienza se può tornarti utile. Posto che ho invalidità per la asl come credo anche tu col codice mi pare e048 tutte le ricette dove esce questo codice pago 5 euro. Ora per usufruire della psicologa della struttura pubblica la mia dottoressa di base mi scrive sulla ricetta colloquio clinico psicologico per 8 sedute e io con questa prescrizione posso andare dalla psicologa per 8 volte. Nel mio caso sono seguita dal servizio di psicologia dell' ospedale Pascale. Semmai informati presso il tuo medico di base se ti può fare una prescrizione come ti ho detto prima e nel frattempo vedi ďa quale struttura pubblica che ha lo psicologo puoi andare.
Patty
Sara Pd
Sara scrivo poco ma dopo quel che hai scritto non potevo esimermi dallo scrivere anche io che ti vogliamo bene anche se non ci siamo mai incontrate
Veronica