Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Mi piace ciò che ha scritto e colgo l'occasione per aggiungere un mio commento. Proprio nel recente Convegno RFS di Lecco ho avuto modo di scambiare un'opinione con un'Amica su come alcuni eventi li sentiamo negativi o meglio ci disturbano in un momento particolare, quando la malattia si fa più sentire. Mi riferisco alle solite parole di convenienza che ci vengono rivolte: " come stai?, ti vedo bene, devi tirarti su, devi essere positiva ecc. ecc." Non c'è di peggio di questo "interesse" fatto da persone che non sanno quello che si prova e che credono di aiutarti. Le stesse parole in un contesto diverso, dette da persone sincere che ti comprendono come qui nel blog e soprattutto dette in un momento per noi migliore quando hai ripreso il tuo equilibrio e niente e nessuno può ferirti........diventano argomenti positivi e accettabilissimi.
Difendersi ?.......beh una strategia può essere quella di evitare l'incontro con la persona negativa per noi e magari perdere anche un'amicizia che ti disturba, come ho fatto io.
Altro è il pensiero negativo che penetra come un tarlo ed è difficile trasformarlo in qualcosa di positivo finchè .......non se ne va da solo. Io che per mia natura e non per merito sono positiva (nel senso che vedo sempre il lato buono nelle persone e trovo facili soluzioni in alcuni accadimenti tristi) alle volte recepisco una negatività che mi fa star male, anzi credo che la delusione e la rabbia siano maggiori perché diverso è il mio modo di vedere le cose.
A mio avviso trovo più giusto lasciare che le cose vadano per il loro verso se non si possono cambiare, però è difficile ragionare in positivo........quanto è difficile!
Lori
@Faby, sono felice di conoscere un'altra caregivercondivido anch'io quel che scrivi. Prima dei controlli, ed anche mia mamma avrà i markers questo mese, vado in ansia anch'io.
Ma ora sto cercando di imparare a gestirli, nel limite del possibile.Nel frattempo le fracasso la vita con l'alimentazione e l'attività fisica, ed è un modo anche per mè, di sentire di poter fare qualcosa di concreto che la possa aiutare...
Un abbraccio grande e buonanotte
Faby
Grazie Sonica. Come caregiver ci tenevo molto a conoscere il suo parere
Pur nelle diversita' individuali e delle singole situazioni...e' proprio vero che i caregivers si rassomigliano moltissimo.
@Dott. Catania
Grazie a voi !!
Buongiorno a tutti. Giorni pieni di freddo e un po' sottotono ma tutto ok. Un grazie a stefy 67 per la ricetta del pane. Grazie Stefy appena lo faccio ti farò sapere come è venuto.
Didi come stai? Ho letto le bellissime parole di Rosa, di una dolcezza sconfinata, parole rassicuranti e un modo così rasserenato di infondere sostegno e incoraggiamento. Grazie Rosa perché quello che hai scritto a Didi è stato un messaggio positivo giunto anche a me e credo un po' a tutte. Ha ragione il dott. Bellizzi che dice che a volte isolarsi un po' è positivo perché funzionale a raccogliere le idee, a riflettere. Si assume anche Forse una nuova percezione di sé e del rapporto con ciò che ci circonda, come se si guardasse se stessi e il resto che sta intorno da una angolatura diversa e questo credo sia benefico perché ti da degli strumenti nuovi o comunque genera un rinnovamento nell' affrontare poi tutto, anche la malattia. È quanto succede a me. Un pensiero prr Giulia. Come stai? Spero che riesci ad affrontare questo momento di difficoltà insieme a tutto, alle terapie che stai facendo, forse è un po' tutto nell insieme che è un fardello un po' pesante e capita di crollare o sentirsi particolarmente deboli. Scrivi se te la senti. Può aiutarti, anche a fare ordine in te, nei tuoi pensieri. Un saluto a Sara che tre settimane fa circa fece la prima chemio e a tutte quelle fra noi che stanno affrontando terapie e controlli. Ciao!
Patty
Dopo aver letto i vs messaggi di conforto e positivita', stamattina il telegiornale ga aperto le notizie con il reparto di radioterapia di un ospedale di Napoli dove sono state interrotte le terapie per un forte odore causato da ... un topo morto trovato nella controffittatura (deritizzazione avvenuta solo 10 gg prima)... al di la dell'evento che non dovrebbe succedere in un ospedale io mi sono immediatamente immedesimata nei numerosi pazienti nella sala d'attesa trepidanti di essere chiamati per la terapia quotidiana e che molto probabilmente sono stati rimandati a casa ..... Sara' perche' ho appena terminato le terapie na la notizia mi ha scioccato .... Buona giornata in modo particolare a Didi
Ho letto la notizia dell' ospedale col topo per vedere se per caso era quello dove io avevo fatto radioterapia. Ed era proprio quello, l' ospedale ascalesi dove ho fatto radioterapia nell' estate 2016. Anche a me la cosa è dispiaciuta tantissimo pensando come te ai tanti pazienti trepidanti per l' attesa del loro turno. E mi ha fatto ancor di più effetto perché di quel posto a onor del vero ho un buon ricordo, dottoresse molto professionali e anche umane, anche la segretaria preposta all' accoglienza è di una simpatia infinita sempre capace di strappare un sorriso a tutti e far sembrare tutto più leggero. Per questo la faccenda di questo topo appare ancora più sconcertante perché fa da contraltare ad un reparto che in effetti funziona bene. Fermo restando che è molto triste che un paziente oncologico debba tornarsene a casa perché la radioterapia non funziona. Pare comunque che il disservizio per i pazienti sia stato di un giorno. Speriamo bene.
Patty
Prendo qui spunto dal messaggio di 67Stefy
...però il topo trovato morto dieci giorni dopo la disinfestazione è segnale positivo, perché vuol dire chela derattizzazione è stata fatta ed ha funzionato!
Rosa,
sei veramente grande. Una forza della natura che si esprime sempre con tanta dolcezza.
Non ti conosco ma ti abbraccio con forza e tanto affetto.
Veronica
Ciao a tutte,
oggi per me è una giornata strana, vivo sospesa nel limbo in attesa dei controlli di mia madre è Delle relative risposte. Sono un po' di giorni che non riesco a progettare nulla perché ho paura di ricevere brutte notizie. Provo a vedere tutto con razionalità seguendo l'esempio di mia madre che mi dice sempre "non fasciarti la testa prima di romperla se c'è qualcosa che non va la si affronta a momento debito" ma sinceramente non riesco proprio.
Un bacio grande
Faby
E prendendo spunto dal messaggio di Faby,
Quando si parla di pensiero positivo, esempi di come ci possano essere più punti di vista, ma anche momenti e fasi diverse, non si tratta di adeguarsi ad un modello o di dover per forza fare una determinata cosa, ma si tratta poi di trovare quella formula, quella ricetta o quel qualcosa da adattare alla propria individualità, al proprio essere ed alla propria vita, che è unica e irripetibile.
Ed ogni alternativa, ogni possibile reazione, ogni pensiero, sono come dei semini che vengono gettati. Non tutti i semi daranno frutti allo stesso modo. Alcuni fioriranno prima, altri non fioriranno.
Leggere altre storie o altri punti di vista, però ha anche un effetto inconscio nella nostra mente. Aver letto qualcosa comunque attiva la memoria, e quell'informazione in qualche modo passa, c'è. Ed una parte della mente l'ha memorizzata, visualizzata, archiviata. E quella idea diventa come il semino dormiente sotto terra, che al momento opportuno si attiva e cresce.
E qui sta il bello ed il difficile: adattare alla propria individualità, alla propria storia.
Ed essere individui non vuol dire essere egoisti, anche se delle volte dobbiamo essere egoisti per istinto di sopravvivenza!
Ed ecco che servite un altro esempio, naturale, spontaneo...
Stefania posta la ricetta del pane (#15.526) e Lori prende spunto (#15.531), ma la personalizza e la adatta alle proprie esigenze, ai propri mezzi, al proprio ambiente.
E questa è proprio la sintesi del condividere: non si tratta di clonare e copiare (va anche bene clonare, se la cosa ci è di aiuto!!!) ma proprio di prendere spunto e di adattare al proprio tempo, al proprio luogo ed alle proprie esigenze.
Per il dott Bellizzi
Le parole che lei ha scritto sono quelle che come battuta ho detto subito a mio marito stamattina mentre ascoltavo la tv....
Sante le sue parole sulla confivisione .... e soprattutto la comprensione, il condividere con gli altri i ns problemi, le ns paure e le ns emozioni sono la grande forza di questo blog perche' leggendo e scrivendo le paure si affievolano ed i pensieri positivi prendobo il posto di quelli negativi e le parole degli altri, di chi ha vissuto il tuo stesso percorso di malattia con tutte le diverse sfumature, ti danno forza e coraggio per affrontare ogni giorno le piccole e grandi sfide.
La differenza per me rispetto al passato è che prima c'erano solo pensieri negativi rispetto al tumore di mia madre oggi dentro, sembrerà stupido, ma sento una piccola spinta positiva che mi porta a vedere le cose con più razionalità ed una alla volta. Arriverà il momento in cui il vortice della negatività verrà rilegato in un angolo solo per permettere di valutare le cose sempre con quel pizzico di paura che male non fa.
Faby