Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
È importante sottolineare che avere un parente o più con tumore al seno non significa per forza che ci troviamo di fronte ad un tumore al seno ereditario, ma può semplicemente dire avere un rischio aumentato che si somma agli altri rischi personali. http://www.senosalvo.com/approfondimenti/fattori_indicatori_carcinoma_mammario.htm Prima di ogni visita faccio compilare una scheda personale che li raccoglie tutti, almeno quelli conosciuti e documentati http://www.senosalvo.com/pdf/scheda_visita.pdf Ma anche nei casi in cui c’è questo sospetto e/o è documentata una mutazione genetica non vuol dire affatto che si debba assistere impotenti che una indagine di Prevenzione Secondaria ( ecografia, mammografia , Risonanza Magnetica…..) ci porti prima o poi la “cattiva notizia” che…… “ECCO CI SIAMO” ! Purtroppo l’assistenza sanitaria istituzionale……non se ne occupa o quasi. Molti colleghi del settore non raccolgono neanche anamnesi dettagliate che potrebbero fare scattare l’allarme per identificare i casi ad alto rischio familiare. Leggo spesso nei referti eco-mammografici “paziente con familiarità” e approfondendo il caso in oggetto si scopre che si riferiscono a parenti con tumore insorto a 80 anni e pertanto assolutamente insignificanti nella valutazione del rischio. Sì, si può far molto se la vostra esperienza diventa “passaparola” per diffondere la PREVENZIONE PRIMARIA a partire dall’educazione alimentare sui figli, e di informazione diretta sulle cugine, zie, amiche. PREVENZIONE PRIMARIA (= stile di vita) (Alimentazione + attività fisica) https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/2253-fermi-tutti-la-dieta-anticancro-si-rimangia-le-regole.html http://www.senosalvo.com/terapia_metronomica.htm http://www.senosalvo.com/tutti_abbiamo_un_tumore.htm http://www.senosalvo.com/vero_falso_dieta.htm https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/90-l-attivita-fisica-riduce-il-rischio-di-morire-prematuramente-soprattutto-per-tumore-e-infarto.html
Salvo, importantissimo e condivisibile, il tuo invito alla “cautela” quando si parla di uso della pillola prolungato e aumento del rischio dei tumori del seno TRIPLI NEGATIVI. Non ci si riflette abbastanza e forse non c’è nemmeno una conoscenza approfondita dell’argomento. Bisognerebbe sempre considerare e tenere presente questa possibilità per questo tipo di tumori triplo-negativi, e valutare attentamente la paziente che ci troviamo di fronte, soprattutto se si presenta alla nostra attenzione una donna che assume la pillola già da diversi anni e non è intenzionata a smettere, e magari trovandosi in un periodo prossimo alla menopausa ci chiede se eventualmente potrà o dovrà assumere una terapia ormonale sostitutiva per la menopausa. Grazie per aver segnalato e offerto questo importante spunto di riflessione.
> Così avevo generalizzato io in un post precedente. Tu sei la dimostrazione che invece responsabilmente MOLTI ALTRI COLEGHI valutano le indicazioni alla terapia caso per caso. Pertanto grazie !
Cara amica, come puoi vedere siamo in tante ad incoragggiarti, tutte colpite da questa malattia in giovane età e tutte VIVE. Non sprecare il tuo tempo e soprattutto non sottrarre tutte le tue energie con la paura di lasciare ancora piccolo il tuo bambino. VIVI OGGI ! Sarai tu DOMANI ad incoraggiare altre compagne di avventura. Ho imparato da Ada Burrone nei suoi scritti che " la vita non è nelle nostre mani, ma il TEMPO SI' "
Io sono Sonia e come ha scritto Laura (277153) anche a me piacerebbe chiamarti per nome, anche se falso se avessi qualche remora a scrivere quello vero. Perchè già ci classificano in Ospedale come "caso clinico", negli studi clinici controllati come "arruolata", e qui come "utente". Ma anche noi abbiamo una anima e dei sentimenti. Chiamandoci per nome è più semplice esprimerli compiutamente.
Si chiamiamoci per nome. io sono Francesca e ogni volta che leggo qualche commento trovo una grande ricchezza e solidarieta'. oggi voglio dire alla ragazza che tanto mi ha incoraggiatA e che ha vissuto la stessa mia esperinza cancro in gravidanza che mi spiace molto per sua sorella. che rivivere e' molto doloroso ma dalle parole che mi ha scritto lei sara' bravissima nell' aiutarla ad essere forte e coraggiosa.io ho una cugina che ha attraversato questo vento prima di me e ora mi sta aiutando tanto.Forza e coraggio non c'e' altra alternativa.
Sonia, inconsapevolmente forse (^__^), Lei ha scritto un originale e bellissimo aforisma >> la vita non è nelle nostre mani, ma il TEMPO SI'>> che integra quello di Ada che però è un pò diverso e che recita letteralmente "TIME is not in our hands, as it is the hands of no one; unlike the way to live wich is." (tratto da : "I love myself I don't love myself" - 1997) Traduzione : tratto da "M'amo non'amo" (copertina con margherita) "Il tempo non è nelle nostre mani, nè è nelle mani di nessuno, il modo di vivere sì."
Gentile dottore sono Francesca non so cosa sia successo oggi . grazie alla bella giornata ho portato al parco mio figlio e mi sono sentita diversa, piena di voglia di lottare. senta cosa mi e' venuto in mente: io leggo una rivista seguita da donne in attesa e mamme. ho pensato di scrivere la mia esperienza per informare quante piu' donne possibili della importanza di effetuare controlli in gravidanza . se mi da il permesso vorrei citare lei il suo sito e medicitalia.
Francesca, ci tiene così tanto ad un mio parere ? E allora scriva, scriva, scriva, scriva, scriva, scriva, scriva, scriva, scriva, …………………..perchè già è in buona compagnia e ci sono molte evidenze che questo strumento non solo sia un valido supporto psicologico, ma è persino terapeutico http://www.senosalvo.com/la_voce_delle_donne.htm Scriva per sé stessa, poi verrà il giorno in cui deciderà l’uso di questo “prodotto”. Il più importante lettore sarà il suo bambino quando chiederà spiegazioni… “dalla parte del figlio”.
>>Il più importante lettore sarà il suo bambino quando chiederà spiegazioni… “dalla parte del figlio”.>> Ovviamente intendevo....."quando sarà cresciuto" ! (^__^). Nei corsi che organizzo sulla comunicazione rivolto agli oncologi invito sempre un esperto su " come comunicare una diagnosi di cancro ai propri figli sin da piccoli " Suo figlio è appena nato e quindi ha tempo per "imparare" , ma quel momento prima o poi arriverà. Provo a riassumere anche perchè in questo blog hanno scritto giovani donne con tumore al seno e con bambini piccoli ed altre mi hanno anticipato via mail che intendono intervenire. 1) Si tende ad escludere i bambini dalla propria malattia per volerli proteggere e perchè parlare di cancro è il più delle volte imbarazzante. 2)esistono prove evidenti che parlarne apertamente ai bambini li aiuta ad affrontare meglio una diagnosi di cancro che coinvolge qualcuno a cui sono molto legati, anche zii o nonni compresi. Molte di queste ragioni le abbiamo illustrate nel corso del lungo consulto con la sig.ra di Padova che ha una bambina di 9 anni. https://www.medicitalia.it/consulti/senologia/255545-lettera-per-il-dott-catania.html 3) Le ragioni per le quali occorre essere onesti con i bambini sono variabili da caso a caso ma numerose a) I genitori non dicono la verità per proteggere i figli. Sin qui nulla da eccepire. Ma così non li proteggono affatto perchè quasi sempre è impossibile mantenere questi segreti ed i bambini finiscono quasi sempre per apprenderli da soli origliando o ascoltando quanto si dice al telefono ecc ecc. b) in ogni caso ci sono evidenze che lo stato d'ansia dei bambini informati sia di gran lunga inferiore a quello dei bambini lasciati all'oscuro. c)I bambini sono moooolto osservatori e spesso sospettano qualcosa di negativo, Ciò genera una tensione che i bambini percepiscono. Se i bambini sospettano la presenza di un problema serio di cui non gli avete parlato, essi tireranno le loro conclusioni DA SOLI. . Spesso la loro fantasia è peggiore della realtà. d)Quando scopriranno cosa sia stato taciuto loro avranno una delle prime, ma più importanti delusioni della loro vita, perchè non si capaciteranno di essere stati esclusi da qualcosa di così importante per loro. e) è forse la prima e più importante occasione, coinvolgendoli, per favorire il loro sviluppo emotivo e un modo per apprendere come affrontare le situazioni impreviste della vita. f) purtroppo quel che accade frequentemente è che i bambini apprendano da soli la verità e arrivano alla conclusione che sono stati lasciati all'oscuro perchè o non "meritavano" di essere coinvolti nella discussione o perchè (più frequente) si trattava di qualcosa di terribile e non rimediabile. In questi casi le conseguenze sul piano psicologico sono devastanti perchè i bambini restano in silenzio non facendo mai sospettare anche per anni il loro vero stato d'animo. g) Tutti gli studi mostrano che i bambini ce la possono fare anche nelle situazioni più drammatiche sempre ovviamente con il supporto di un adulto o di una "squadra di adulti" della stessa famiglia. Talvolta è utile identificare l'anello forte della famiglia che rappresenti una fonte di sostegno e comunicazione costruttiva. h)parlare con loro della malattia li farà sentire LIBERI di fare domande e svilupperà positivamente quella idea "naturale" PROBABILISTICA DELLA MORTE, di cui abbiamo parlato, molto utile quando saranno chiamati ad affrontare da soli le difficoltà della vita.
Quanto dice e' verissimo come sempre. lo confermo perche' ci sono passata. avevo dieci anni quando mia mamma si e' ammalata di cancro. e' stata operata e nessuno mi diceva niente. tutti piangevano e io credevo che fosse morta. la paura della sua morte mi ha perseguitato nei ventiquattro anni della sua malattia. poi lei e' tornata a casa e mi ha spiegato tutto. mi ha promesso che non mi avrebbe lasciato sola e cosi' e' stato . mia madre era una donna eccezionale io non ho solo un figlio appena nato ma uno piu' grande di due anni e mezzo? gli hodetto che ho una malattia e che i dottori mi stanno curando. ma a tutti e' srmbrato eccessivo e
anche io mi sto chiedendo se ho fatto bene o no. in fondo lui e' davvero piccolo. intanto abbiamo fatto un gioco in famiglia. ci siamo rasati tutti i capelli compreso lui. Pronti per il mare!
Francesca che ci fa Lei alle 3,10 del mattino al computer ? (^___^) STRAORDINARIO !!!!! Da una ragazza di 30 anni che ha appena partorito e il giorno dopo è sotto con la chemioterapia e mi scrive >>intanto abbiamo fatto un gioco in famiglia : ci siamo rasati tutti i capelli compreso lui. Pronti per il mare!>> Questa sì che è EMPATIA FAMILIARE oppure....da chiamare l'ambulanza psichiatrica ! (^___^) Ho raccolto migliaia di esperienze di donne operate ( ci ho scritto anche un volume)....ma questa proprio è nuova ! E i sorrisi che mi ha strappato sono tutt'altro che virtuali. Tutta la mia solidarietà e comprensione....a suo marito rasato !
Mi sa che siamo piu' casi da ambulanza psichiatrica e gliene dico un' altra per dimostraglielo. Sto seguendo la dieta proposta nel suo sito per persone sotto chemio in piu' ho letto che digiunando due giorni prima si possono avere effetti piu' positivi nella risposta alla chemio e sto mangiando in questi due giorni pochissimo. Vorrei sapere pero' da lei se e' vero che dopo la chemio si deve bere molta acqua per eliminare la tossicita' oppure e' meglio trattenere per avere un migliore effetto. ps dopo la chemio scrivero' alla rivista.