Polmonite: sintomi, cause, diagnosi e trattamento
La polmonite è un’infezione polmonare che può avere cause batteriche, virali o fungine e che può variare da forme lievi a gravi, in base al paziente e all’agente causale. È fondamentale riconoscere tempestivamente i sintomi e rivolgersi a un medico per una diagnosi e un trattamento appropriati. I soggetti più a rischio dovrebbero adottare misure preventive specifiche, tra cui le vaccinazioni, per ridurre la probabilità di infezione. Ecco tutto quello che devi sapere.
Indice
Cos’è la polmonite?
La polmonite è un’infezione polmonare causata da virus, batteri, o in alcuni casi, funghi. Colpisce gli alveoli polmonari, piccole sacche d’aria dove avviene lo scambio di ossigeno, causando infiammazione e accumulo di liquido o pus.
I sintomi possono variare da lievi a gravi e, se non trattata adeguatamente, può diventare pericolosa per la vita, specialmente in soggetti fragili come anziani, bambini e persone con sistema immunitario compromesso.
Diffusione
La polmonite continua a essere una delle principali cause di mortalità e ospedalizzazione nel mondo, specialmente tra i bambini e le persone anziane. A livello globale, la polmonite provoca circa 2,5 milioni di decessi l’anno, con un impatto significativo nei paesi a basso reddito e nelle fasce di popolazione più vulnerabili.
In Italia, la polmonite rappresenta una minaccia costante per la salute, in particolare tra gli anziani. Ogni anno, si registrano oltre 630.000 nuovi casi di polmonite pneumococcica tra gli over 65, con più di 8.000 decessi associati a questa infezione. Inoltre, il fenomeno della resistenza agli antibiotici, che si riscontra in circa il 30% dei casi di polmonite batterica, complica ulteriormente il trattamento di questa patologia e aumenta il rischio di esiti gravi per i pazienti anziani o fragili
Sintomi della polmonite
I sintomi della polmonite possono variare a seconda del tipo di infezione, ma includono generalmente:
- Febbre alta e brividi
- Tosse persistente, con possibile presenza di muco giallastro, verde o, in casi gravi, con tracce di sangue
- Dolore toracico che peggiora durante la respirazione profonda o la tosse
- Difficoltà respiratorie e respiro affannoso
- Affaticamento e debolezza
- Confusione mentale o delirio, soprattutto negli anziani
- Mal di testa e sudorazione
La polmonite può presentarsi in forma acuta o cronica, e i sintomi possono durare da pochi giorni a diverse settimane.
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Cause della polmonite
La polmonite è causata principalmente da agenti patogeni, tra cui virus, batteri e, più raramente, funghi. Ogni agente patogeno richiede approcci diagnostici e terapeutici specifici.
Differenze tra polmonite virale e batterica
- Polmonite virale: Causata principalmente da virus come l'influenza, il virus respiratorio sinciziale (RSV) e più recentemente il SARS-CoV-2 (COVID-19).
- Polmonite batterica: Provocata principalmente dal batterio Streptococcus pneumoniae, ma può essere causata anche da altri batteri come Haemophilus influenzae e Legionella.
Per approfondire:Cos'è lo streptococco?
In genere, la polmonite virale si manifesta con una tosse secca e persistente, difficoltà respiratoria e febbre che può essere di intensità moderata. I sintomi tendono ad apparire gradualmente, con malessere generale e debolezza, spesso simili a quelli di un’influenza.
La polmonite batterica, al contrario, tende a presentarsi con sintomi più acuti e rapidi, come febbre alta, brividi intensi, dolore toracico localizzato e una tosse con espettorato denso di colore giallo, verde o, talvolta, striato di sangue.
Esami diagnostici come la radiografia del torace e l’analisi dell’espettorato sono fondamentali per confermare il tipo di polmonite, poiché l’aspetto dei sintomi può variare da persona a persona e richiede spesso conferma medica.
Per approfondire:Mycoplasma pneumoniae: 5 domande sulle polmoniti batteriche
Diagnosi della polmonite
La diagnosi di polmonite inizia con una valutazione clinica, durante la quale il medico effettuerà una auscultazione dei polmoni per individuare eventuali suoni anomali e raccoglierà una storia dettagliata dei sintomi. Gli esami più comuni per confermare la diagnosi includono:
- Radiografia del torace: permette di visualizzare eventuali aree di opacità o infiammazione nei polmoni.
- Esami del sangue: per identificare i marcatori d’infezione e differenziare tra infezione virale e batterica.
- Esame dell’espettorato: utile per identificare il tipo di batterio coinvolto e adattare la terapia antibiotica.
- Ossimetria e gasometria arteriosa: per valutare la quantità di ossigeno nel sangue, soprattutto nei casi più gravi.
Questi esami aiutano a identificare la causa dell’infezione e a monitorare la risposta del paziente alla terapia.
Diagnosi di polmonite con radiografia torace
Trattamento della polmonite
Il trattamento della polmonite varia in base alla causa e alla gravità dei sintomi.
- Polmonite batterica: Gli antibiotici sono il trattamento principale e vengono scelti in base al tipo di batterio responsabile. Nella maggior parte dei casi, si opta per una terapia orale, ma nei casi più gravi potrebbe essere necessario il ricovero ospedaliero e la somministrazione endovenosa.
- Polmonite virale: Non esiste una terapia antivirale per tutte le polmoniti virali, ma i casi causati dal virus dell’influenza o dal SARS-CoV-2 possono essere trattati con antivirali specifici. In genere, si raccomanda il riposo, l’idratazione e, se necessario, farmaci antipiretici per gestire i sintomi.
- Terapia di supporto: In entrambi i casi, è importante garantire un’adeguata idratazione, riposo e, in caso di difficoltà respiratoria, ossigenoterapia. Nei casi più gravi, può essere necessario il supporto ventilatorio.
Una volta iniziata la terapia, i sintomi dovrebbero migliorare entro pochi giorni, anche se la guarigione completa può richiedere diverse settimane.
Per approfondire:Quando prendere gli antibiotici?
Complicanze della polmonite
La polmonite può portare a diverse complicanze, soprattutto in persone con sistema immunitario debole, anziani e soggetti con patologie preesistenti. Le principali complicanze includono:
- Versamento pleurico: accumulo di liquido tra i polmoni e la parete toracica, che può rendere difficile la respirazione e causare dolore toracico. In alcuni casi, può richiedere il drenaggio del liquido con una procedura chirurgica.
- Ascesso polmonare: accumulo di pus in una cavità polmonare, dovuto alla distruzione del tessuto. È una complicanza rara, ma può richiedere un trattamento prolungato con antibiotici o, in alcuni casi, un intervento chirurgico per drenare il pus.
- Insufficienza respiratoria: nei casi gravi, la polmonite può compromettere la capacità respiratoria, richiedendo un supporto respiratorio come l'ossigenoterapia o, nei casi più critici, la ventilazione meccanica in ospedale.
- Setticemia: quando i batteri che causano la polmonite entrano nel flusso sanguigno, possono portare a una grave infezione sistemica (sepsi), che può risultare letale se non trattata tempestivamente.
- Sindromi di distress respiratorio acuto (ARDS): nei casi di polmonite grave, l’infiammazione dei polmoni può causare un rapido deterioramento della funzione respiratoria, portando alla necessità di terapia intensiva.
Riconoscere e trattare tempestivamente la polmonite è cruciale per evitare queste complicanze, soprattutto per i soggetti a rischio.
Soggetti a rischio
Alcuni gruppi di persone sono più a rischio di sviluppare forme gravi di polmonite:
- Anziani (soprattutto sopra i 65 anni).
- Bambini piccoli (soprattutto sotto i 2 anni).
- Persone con patologie croniche (come diabete, malattie cardiache o respiratorie).
- Individui con sistema immunitario indebolito (come pazienti oncologici, persone affette da HIV/AIDS o in terapia immunosoppressiva).
- Fumatori e persone esposte a inquinamento o sostanze tossiche.
Per questi soggetti, è fondamentale prestare attenzione ai sintomi iniziali della polmonite e cercare assistenza medica tempestiva.
Il miglioramento della copertura vaccinale, soprattutto tra gli anziani, è considerato essenziale per ridurre il numero di casi gravi e di decessi, anche se la campagna vaccinale anti-pneumococcica in Italia incontra ancora sfide. Migliorare la consapevolezza e l’accesso alla vaccinazione potrebbe aiutare a contenere l'impatto della polmonite e prevenire complicanze anche nei gruppi più vulnerabili
Per approfondire:Influenza nei bambini: consigli utili
Prevenzione della polmonite
La prevenzione della polmonite è possibile attraverso una serie di misure:
- Vaccinazione: Esistono vaccini efficaci contro alcuni dei principali patogeni della polmonite, come il vaccino antinfluenzale e quello contro lo pneumococco, raccomandato soprattutto per anziani e persone a rischio.
- Igiene: Lavare spesso le mani, evitare il contatto con persone infette e mantenere una buona igiene personale sono strategie fondamentali per ridurre il rischio di infezioni virali e batteriche.
- Stile di vita sano: Una dieta equilibrata, attività fisica regolare e il non fumare sono fattori che contribuiscono a rafforzare il sistema immunitario e ridurre il rischio di infezioni respiratorie.
- Evitare luoghi affollati durante la stagione influenzale: Soprattutto per le persone a rischio, evitare ambienti affollati può diminuire l’esposizione a virus e batteri.
Seguire queste pratiche riduce significativamente il rischio di contrarre la polmonite, in particolare per coloro che rientrano nei gruppi più vulnerabili.
Revisione scientifica a cura di
Dr. Vito Di Cosmo Pneumologo