Tutto sul respiro

Revisione Scientifica:

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Respirare, sorridere, baciare, camminare... sono azioni molto complesse ma che ripeti ogni giorno con semplicità, senza neanche accorgertene. Perché quando qualcosa funziona bene, ti viene naturale...» Così recita una nota campagna pubblicitaria. Eppure, non sempre è sempre così e non è facile la vita per chi sa cosa vuol dire fare fatica a respirare.

«SEMPLICE COME RESPIRARE.
Respirare, sorridere, baciare, camminare... sono azioni molto complesse ma che ripeti ogni giorno con semplicità, senza neanche accorgertene. Perché quando qualcosa funziona bene, ti viene naturale...»

Così recita una nota campagna pubblicitaria. Eppure, non sempre è sempre così e non è facile la vita per chi sa cosa vuol dire fare fatica a respirare.

Respirare

In realtà la respirazione è un processo molto complesso. Nella sua essenza è il processo di assunzione dell’ossigeno
(O2) dall’ambiente e il suo trasporto ai tessuti. E’ la più importante funzione fisiologica degli organismi aerobi (cioè di tutti gli organismi, come l’uomo, che basano il proprio metabolismo sull'utilizzo di ossigeno molecolare) e che hanno sviluppato i mitocondri. I mitocondri sono organelli contenuti all’interno delle cellule, costituiti da sacchette contenenti enzimi respiratori dove l’O2 molecolare viene utilizzato come accettore di elettroni organici. In tal modo siamo in grado di generare e accumulare grandi quantità di energia sotto forma di adenosintrifosfato (ATP) che poi utilizziamo nella stragrande maggioranza delle attività cellulari che necessitano di energia.

Il fabbisogno di un uomo a riposo è di circa 250 ml di ossigeno al minuto. Il compito di assicurare una adeguata quantità di O2 al nostro organismo è svolto dalla azione integrata dell’Apparato respiratorio, dell’Apparato cardiovascolare e del Sangue. Dunque la Respirazione non è solo il movimento di aria dentro e fuori dei polmoni: quello che, nel linguaggio comune, viene appunto chiamato respirazione (e che in linguaggio tecnico costituisce la “ventilazione”).

RESPIRAZIONE

Le altre fasi sono:

  • lo scambio di gas tra l’aria nei polmoni e i capillari alveolari,
  • la trasformazione e trasporto dei gas nel sangue (emoglobina, bicarbonati…),
  • lo scambio dei gas tra il sangue e i tessuti,
  • la respirazione cellulare all’interno dei mitocondri e
  • la regolazione della ventilazione tramite il controllo degli atti respiratori da parte centri del respiro situati nel sistema nervoso centrale.

 I sintomi respiratori

I sintomi respiratori, quali dispnea, tosse, respiro sibilante e dolore toracico sono i motivi più comuni per i quali i
pazienti ricorrono al Medico. In genere sono facilmente riconoscibili ma spesso vengono trascurati, soprattutto se sono di lieve entità, se sono insorti gradualmente, e se sono dovuti al fumo di sigaretta.

Non sono specifici per alcuna malattia respiratoria e possono essere causati anche da malattie cardiovascolari, gastro-esofagee, neuromuscolari, ematologiche o da condizioni parafisiologiche come il decondizionamento fisico, l’obesità e la gravidanza.

La Dispnea

La dispnea è l’insolita consapevolezza di respiro fastidioso o insufficiente, riferita come angosciante, soprattutto se percepita a riposo; è una esperienza soggettiva, vicina al dolore, dovuta a sensazioni di qualità e intensità differente che deriva da fattori fisiologici, psicologici, sociali e ambientali, e ha conseguenze comportamentali. Oltre che essere causata da malattie pneumologiche, può essere dovuta a malattie cardiovascolari, neuromuscolari, ematologiche o, quando insorge durante uno sforzo fisico, semplicemente alla mancanza di allenamento.

 

Tosse cronica

Una tosse cronica può essere la conseguenza del fumo di sigaretta e spesso precede e si associa alla broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) ma potrebbe anche avere un’origine al di fuori delle vie respiratorie profonde: infatti, in una considerevole percentuale di casi, è dovuta a rinosinusite o a reflusso gastro-esofageo.

Dolore toracico

Il dolore toracico è certamente motivo di preoccupazione: può essere causato da patologie acute e gravi come infarto miocardico, aneurisma dissecante, embolia polmonare, pneumotorace ma anche da disturbi di poca importanza clinica come una contrattura dei muscoli intercostali. Essendo una sensazione soggettiva, la sua qualità, intensità, durata, sede e frequenza possono essere descritte in modo diverso da soggetto a soggetto.

 

 

Il respiro sibilante

Il respiro sibilante è un sintomo spesso associato all’asma bronchiale. Tuttavia questo come altri sintomi dell’asma sono presenti nel 14% dei giovani adulti (20-44 anni) della popolazione generale Italiana mentre l’asma è diagnosticata solo nel 5%, lasciando intendere che vi possa essere una sottostima dei casi di asma.

Spesso l’eccessiva sonnolenza diurna non viene associata a malattie respiratorie ed è poco considerata. Si tratta invece di un sintomo cardine, assieme al russamento, della sindrome delle apnee ostruttive nel sonno che possono essere causa di incidenti stradali e un eccesso di problemi per chi soffre di ipertensione, cardiopatia ischemica, malattie cardiovascolari, BPCO e obesità.

 I PILASTRI DELLA CONOSCENZA

L’estrema varietà dei sintomi e delle cause delle malattie respiratorie deve essere affronta dal Medico e, in particolare, dallo Pneumologo e Allergologo avvalendosi di numerosi strumenti diagnostici e della collaborazione con altri specialisti. I principali pilastri su cui si basa la Pneumologia sono la fisiopatologia respiratoria, le tecniche radiologiche e di imaging, la batteriologia e la microbiologia, la broncologia e l’endoscopia, l’allergologia e l’immunologia, la biologia cellulare, la genetica, l’oncologia.

Applicando queste conoscenze è possibile affrontare sia le malattie respiratorie rare, che colpiscono meno di una persona ogni 2.000 (per esempio: deficit di alfa1-antitripsina, proteinosi alveolare, fibrosi polmonare idiopatica, linfangioleiomiomatosi, sindrome di Churg-Strauss, ipertensione arteriosa polmonare primitiva, ecc), che quelle molto frequenti come la rinite, l’asma bronchiale e la BPCO. In particolare tutti gli indicatori relativi a quest’ultima evidenziano un sostanziale aumento nell’impatto globale della malattia che riflette, in gran parte, l’effetto dell’uso di tabacco negli ultimi decenni in tutto il mondo, che è tuttora in ulteriore aumento nei Paesi in via di sviluppo.

Conclusioni

Oggi, almeno per le malattie più frequenti come l’asma e la BPCO, abbiamo a disposizione strumenti diagnostici efficienti e farmaci estremamente efficaci. Ciononostante, i risultati che si sono ottenuti nella gestione di queste malattie nella vita reale non sono ancora ottimali.

Probabilmente sono meno necessari nuovi farmaci di quanto non sia indispensabile promuovere l’uso corretto di quelli esistenti ed operare per la riduzione dei fattori di rischio, in primo luogo dell’esposizione al fumo di tabacco.

L’attenzione alla gestione della malattia da parte del paziente stesso e decisioni condivise tra Medico e paziente sono il fattore più importante da attuare.

 

BIBLIOGRAFIA

  • Contours of Breathing. Autori: G. Tammeling, Ph.H. Quanjer. Editore Boehringer, Ingelheim am Rhein. Edizione: 1985
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Data pubblicazione: 05 febbraio 2015

Questo articolo fa parte dello Speciale Salute Respiro 

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