Tutto sul primo mese di gravidanza
Revisione Scientifica:
Quali sono i primi segnali che indicano la probabilità di una gravidanza? Vediamo i sintomi del primo mese, cosa fare per avere la certezza e cosa succede nelle prime settimane di gestazione.
Un primo sospetto di gravidanza può essere colto dalla donna in base ad alcuni sintomi generali che si manifestano sul corpo. Per avere la certezza della gravidanza si effettuano poi tutti gli esami e le visite con il ginecologo. Analizziamo questa prima fase della gravidanza.
Indice
Sintomi primo mese di gravidanza
I segnali che si possono avvertire nel primo mese di gravidanza possono essere colti e capiti dalla donna senza ricorrere al medico, il quale rimane tuttavia il solo che può soddisfare tutte le esigenze legate alla diagnosi di gravidanza: possono essere di presunzione, di probabilità o di certezza.
Presunzione di gravidanza: sintomi generali
I primi sintomi o meglio i primi segni di presunzione sono di carattere generale, senza prendere il considerazione l'apparato genitale, e comprendono di solito la nausea e il vomito soprattutto nelle prime ore del mattino. Si possono anche avvertire bruciori di stomaco, abbondante salivazione, cambiamenti nel gusto, stitichezza.
Questi sintomi possono comparire molto presto vale a dire fino dalla quinta o sesta settimana. Nel tempo compariranno un aumento del volume dell'addome e caratteristiche pigmentazioni della cute sul viso, in particolare sulla fronte e alla radice del naso, sulla mediana o su tutta la lunghezza dell'addome. Le pigmentazioni della pelle appaiono di solito a partire dalla sedicesima settimana di gravidanza mentre le smagliature all'addome, alla radice delle gambe, del seno e ai glutei si mostrano nella seconda metà della gravidanza.
Amenorrea e probabilità di gravidanza
I segnali di probabilità sono legati alla amenorrea o meglio alla scomparsa del ciclo mestruale. Verso la decima settimana, a volte anche prima, può apparire una certa tensione al seno che aumenta anche di volume. Nello stesso tempo si verifica un aumento di intensità del colore delle areole e la pelle intorno si fa ancora più scura. Inoltre nella zona dell'areola compaiono anche dei tubercoli che rappresentano in realtà delle ghiandole sebacee aumentate di volume.
A livello vaginale la donna avverte, fin dalle prime settimane di gravidanza e in modo quasi contemporaneo, un aumento di leucorrea. L'aumento di volume dell'utero viene avvertito verso la decima-dodicesima settimana.
Come avere la certezza della gravidanza?
La certezza della gravidanza avviene con la determinazione della presenza dell'embrione. Tale presenza viene confermata mediante l’ecografia e, successivamente, tramite manovre ostetriche che permettono di avvertire manualmente parti del corpo del feto.
Conferma della gravidanza: test, ginecologo, analisi e affidabilità
La conferma della gravidanza avviene in modo facile e semplice e a basso costo con le reazioni immunologiche di gravidanza, attraverso il comune test di gravidanza reribile in farmacia. Queste sono in grado di dare una risposta già dai primi giorni dopo la prima mancanza del ciclo mestruale, anche se una risposta negativa non deve essere considerata definitiva e confermativa prima del quarantesimo giorno di amenorrea (o anche più tardi in chi soffre di irregolarità mestruali).
Queste reazioni immunologiche sono basate sul fatto che, nell'uovo fecondato e in sviluppo, la membrana esterna denominata corion produce un ormone, la gonadotropina coriale, che passando in circolo finisce poi nell'urina della futura mamma. Pertanto trovare della gonadotropina corionica nell'urina di una donna significa che quella donna è in stato di gravidanza.
Si tratta quindi di fare un test miscelando una piccola quantità di urina con un siero contenente una sostanza capace di legarsi con la gonodotropina corionica. Il test può essere tranquillamente fatto in modo autonomo senza l'intervento del ginecologo e tanto meno di un laboratorio di analisi. L'attendibilità del test, se eseguito in modo corretto, è elevata.
Dopo aver stabilito lo stato di gravidanza si tratta di sottoporsi ad una visita ginecologica. Nel corso della visita verrà effettuata una valutazione delle caratteristiche di collo e corpo uterino, annessi e vagina, inoltre verranno stabilite le basi per le indispensabili successive visite periodiche finalizzate a valutare l'evoluzione regolare della gravidanza. La visita ginecologica sarà necessaria anche nel caso in cui le reazioni immunologiche risultano sicuramente negative però vi è anche amenorrea e altri sintomi di presunzione o di probabilità allo scopo di stabilire, in modo veloce, le cause dei sintomi simili a quelli della gravidanza per poter decidere eventuali terapie.
Cosa succede nel primo mese di gravidanza
Prime due settimane: giorno 1-14 del ciclo mestruale
L'inizio dell'ultima mestruazione seguita da un rapporto sessuale nelle due settimane successive può determinare la fecondazione dell'ovulo che avviene con la penetrazione dello spermatozoo: gli spermatozoi dalla vagina risalgono il canale cervicale e la cavità uterina sino alla tuba.
L'ovulo è fecondabile per poche ore di solito circa 24 ore, mentre gli spermatozoi possono sopravvivere nelle cripte delle ghiandole cervicali anche per una settimana. Questo significa che conoscere la data del rapporto non equivale a sapere quando è stato il concepimento.
Terza settimana: giorno 14-21 del ciclo mestruale
Cinque giorni dopo l’avvenuta fecondazione, avviene l’impianto embrionale nell’utero materno. A seconda della sede dell’impianto la placenta potrà essere anteriore, posteriore, laterale. Un impianto troppo basso è responsabile della cosiddetta placenta previa, mentre un impianto anomalo può portare alla gravidanza extrauterina (nella maggior parte dei casi a livello dell’ampolla tubarica).
Quarta settimana: giorno 21-28 del ciclo mestruale
Vengono prodotte le gonadotropine corioniche, un ormone prodotto dal trofoblasto (la placenta). Hanno la funzione di mantenere attivo il corpo luteo che produce estrogeni e progesterone, ormoni che aiutano il rilassamento dell’utero e mantengono intatta la gravidanza. Il corpo luteo si riassorbe alla fine del terzo mese, quando la secrezione ormonale viene effettuata in misura maggiore dalla placenta. La ricerca della gonadotropina corionica (beta-HCG) consiste nel comune test di gravidanza, che si effettua sul sangue o sulle urine.
Quinta settimana
All'inizio della quinta settimana viene a mancare la mestruazione: questo fattore di probabilità di gravidanza dovrà essere valutato con eventuale test e visita medica.
Cosa fare nel primo mese di gravidanza
È consigliabile durante tutta la gravidanza tenere sotto controllo la pressione arteriosa in quanto tende a diminuire. Nel caso di valori pressori persistentemente alti, è importante contattare il medico. In questa fase, infatti, la pressione alta può essere indicativa non di un problema della gravidanza, ma di una condizione pre-esistente (ipertensione cronica). Tale situazione pone rischi per la salute di madre e nascituro, se non viene adeguatamente curata.
Sport
Durante la gravidanza, se non ci sono particolari problemi, si tratta di fare con costanza esercizio fisico dando particolare importanza ad esercizi di respirazione. Gli esercizi non dovranno essere eccessivamente pesanti per non creare problemi alla salute, ideale sarebbe fare una passeggiata, una nuotata o esercizi di yoga. Non sarà necessario abbandonare quegli sport non violenti ma semplicemente eseguirli con cautela evitando affaticamenti e condizioni stressanti.
Salute e alimentazione
La salute della futura madre e del neonato sono legate anche ad una corretta alimentazione. La gestante dovrà tenere sotto controllo in modo costante il peso, infatti un suo eccessivo aumento comporta rischi ad eventuali complicazioni come ad esempio:
- diabete gestazionale
- gestosi
- parto pretermine
- maggior rischio di mortalità perinatale
La gestante dovrà seguire una dieta variata, ricca in frutta e verdura, con un contenuto calorico che dipenderà dal peso iniziale. Per chi è sovrappeso, si consiglia una consulenza dietologica, per avere indicazioni personalizzate per il proprio caso specifico. Alcune indicazioni generali sono:
- bere abbondantemente, oltre 1,5 litri di acqua al giorno, soprattutto nei giorni caldi
- Non bere bevande gassate o ricche in zucchero
- Prima di assumere tisane o rimedi erboristici consultare il medico
- Mangiare abbondantemente frutta e verdura, naturalmente ricche in antiossidanti, vitamine e minerali
- Prestare particolari cautele nel caso di test per la toxoplasmosi negativo
- Ridurre il consumo di carne rossa
- Mangiare pesce almeno due volte la settimana, evitando i grossi pesci predatori (squalo, pesce spada) per la possibile contaminazione con mercurio
- Evitare l’uso di carboidrati semplici.
- Dolci e dolciumi sono molto dannosi per il feto
- Prediligere carboidrati complessi, alternando grano integrale, riso, farro, mais, quinoa
- Effettuare sempre lo spuntino a metà mattina e nel pomeriggio, non saltare mai il pasto
- Chiedere al medico in merito a eventuali integratori alimentari.
I segni di allarme nel primo mese di gravidanza: quando consultare il medico?
Alcuni dolori al basso ventre sono normali in gravidanza, ma se si avvertono dolori intensi o si vedono perdite ematiche è opportuno contattare il medico oppure il più vicino pronto soccorso. L’aborto spontaneo può decorrere anche senza alcun sintomo; esami specialistici, come l’ecografia e il monitoraggio delle beta-HCG possono dare indicazioni in merito all’andamento della gravidanza.
Consigli pratici, fumo e farmaci
Nel corso della gravidanza si tratta di adottare una serie di cautele e osservare norme igieniche facendo tutto il possibile per non trasformare la gestazione in un periodo pieno di ansie e limitazioni.
Nelle fumatrici sarebbe opportuno interrompere il fumo per tutta la durata della gestazione. Sono dimostrati effetti negativi sulla funzione della placenta, sulla mortalità perinatale, e sui rischi successivi relativamente a malattie allergiche e respiratorie.
Non tutti i farmaci possono essere assunti in gravidanza: è opportuno consigliarsi con il medico, o richiedere una consulenza specialistica, nel caso di terapie per malattie croniche.
Si tratterà inoltre di rispettare scrupolosamente i consigli del proprio ginecologo per mantenere in ottima salute sia la futura mamma che il nascituro.
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