Diabete gestazionale: cos'è e come affrontarlo in gravidanza
Il diabete gestazionale consiste nell'aumento del livello di glucosio nel sangue e può manifestarsi anche nelle donne che non hanno mai avuto sintomi di questo tipo. Quali sono le cause del diabete in gravidanza, come si manifesta, quali esami fare, quali sono i rischi e le misure di prevenzione da adottare.
La gravidanza è un momento di importante trasformazione per il corpo di una donna, che si prepara a mettere al mondo una nuova vita. Questo incredibile fenomeno non è esente da rischi. Tra le malattie che possono influenzare la serenità del percorso c'è anche il diabete gestazionale.
Indice
Cos'è il diabete gestazionale
Secondo l'Istituto Superiore di Sanità il diabete gestazionale viene diagnosticato in presenza di "un elevato livello di glucosio circolate per la prima volta in gravidanza". Si verifica anche in donne che non hanno mai avuto sintomi della patologia.
Quello che avviene nel corpo della donna in gravidanza affetta da diabete gestazionale è un'alterazione del metabolismo del glucosio.
Se il diabete gestazionale non è controllato, questo può aumentare il rischio di complicazioni in gravidanza, durante il parto o produrre in alcuni casi malformazioni fetali. Per questo è importante diagnosticarlo tempestivamente e tenerlo sotto controllo per tutta la durata della gravidanza.
In base ai dati del Ministero della Salute il diabete gestazionale viene diagnosticato in circa il 6-7% delle gravidanze a libello europeo: solo in Italia le donne interessate sono circa 40.000.
In genere dopo il parto il diabete gestazionale scompare, ma può ripresentarsi anche dopo molto tempo sotto forma di diabete mellito di tipo 2. Questa patologia che si verifica in genere nel 90% degli adulti e che si può in parte prevenire adottando un corretto stile di vita, al contrario del diabete mellito di tipo 1, che difficilmente può essere prevenuto.
Diabete gestazionale: le cause
Questa forma di diabete si verifica quando una donna produce una quantità di insulina 3 volte superiore alla quantità prodotta da donne della stessa età ma non gravide. Ciò si verifica perché alcuni ormoni prodotti dalla placenta ostacolano l'azione dell'insulina.
Alcune volte le donne che affrontano il fenomeno hanno alle spalle un corredo genetico che favorisce l'insorgenza della patologia: il pancreas non riesce a far fronte alla richiesta di maggiore insulina e per questo i valori glicemici schizzano in alto.
Diabete gestazionale: i sintomi
Si può sospettare di soffrire di diabete in gravidanza se si verificano due o più tra questi sintomi:
- un aumento ingiustificato della sete
- il frequente bisogno di urinare.
In alcuni casi può verificarsi una diminuzione di peso nonostante l'aumento della fame. Ci possono essere casi in cui si verificano disturbi della vista o la presenza di infezioni frequenti, come cistiti e candidosi.
Tra i sintomi ci sono anche il verificarsi di episodi di nausea o vomito, ma per le donne in gravidanza si tratta di sintomi frequenti e quindi poco indicativi.
Diabete gestazionale: il test di screening
Secondo le linee guida, che hanno contribuito a semplificare i criteri diagnostici, i parametri fondamentali da tenere in considerazione sono la glicemia a digiuno e rilevata due ore dopo i pasti, insieme con l'emoglobina glicata, un test che misura il valore glicemico medio registrato nell'arco degli ultimi tre mesi.
Per poter effettuare una diagnosi precoce, il ginecologo deve prescrivere lo screening alle donne che presentano due o più fattori di rischio.
Coloro che rientrano nelle categorie a medio o alto rischio per il verificarsi del diabete gestazionale, devono sottoporsi al testi da carico effettuato con 75 grammi di glucosio. Durante questo test verranno verificati i valori glicemici misurati in tre intervalli: prima, dopo un'ora e dopo due ore.
Diabete gestazionale: chi deve fare i test di screening
Lo screening per il diabete gestazione è raccomandato nei casi in cui sussistano specifici fattori di rischio. Il ginecologo deve richiedere gli esami di controllo della glicemia tra la sedicesima e la diciottesima settimana a quelle donne che hanno già avuto il diabete gestazionale in altre gravidanze, che soffrono di obesità o che abbiano riscontrato dei valori di glicemia plasmatica a digiuno compresi fra 100 mg/dl e 125 mg/dl.
Si consiglia lo screening per il diabete gestazionale tra la ventiquattresima e la ventisettesima settimana di gravidanza a quelle donne che hanno un'età superiore ai 34 anni, familiarità con il diabete, che soffrono di obesità, che abbiano partorito bambini di peso superiore ai 4,5 kg, che abbiano già sofferto di diabete gestazionale, o che abbiano famiglie originarie di zone in cui il diabete è molto diffuso, come l'Asia meridionale, i Caraibi e il Medio Oriente.
Diabete gestazionale: le conseguenze
Il diabete gestazionale causa nelle donne incinte numerose conseguenze a cui bisogna fare molta attenzione. In primo luogo può dar luogo a scompensi metabolici che possono sfociare in complicanze cardiovascolari.
La quantità di zucchero nel sangue può passare al bambino, che così alla nascita potrà avere un peso superiore alla norma già alla nascita, con conseguenti complicazioni durante il parto. In alcuni casi si può essere costretti a procedere al cesareo proprio a causa dell'eccesso di peso del bambino.
Se non diagnosticato tempestivamente, non si può intervenire, andando incontro al rischio di sofferenza fetale e morte endouterina.
Infine, c'è una conseguenza a lungo termine: i feti cresciuti in utero con alti livelli di glicemia, da adulti saranno soggetti maggiormente a rischio di sviluppare a loro volta il diabete di tipo 2.
Diabete gestazionale: le cure
Se il ginecologo diagnostica alla madre il diabete gestazionale, il primo rimedio consiste nell'adottare una dieta ricca. In secondo luogo viene chiesto alla donna in gravidanza di svolgere attività fisica costante, anche se blanda, come una camminata di 30-40 minuti al giorno, rispettando la velocità di 3-4- km all'ora.
Può capitare che i valori di glicemia intercettati nella donna in gravidanza siano particolarmente alti: in quei casi è consigliata una terapia a base di insulina.
Durante questo periodo, in presenza di diabete gestazionale, la crescita del feto va monitorata con ecografie periodiche per accertare che il bambino non prenda troppo peso. In alcuni casi il ritmo di crescita torna alla normalità, in altri no: se si verifica la seconda condizione, il ginecologo deve prescrivere una terapia a base di insulina.