La pelle in gravidanza: come cambiano cute, capelli e unghie
Durante la delicata fase della gravidanza la pelle è più esposta agli agenti aggressori esterni e può facilmente stressarsi e invecchiare (macchie della cute, smagliature). Vediamo quali sono le principali trasformazioni che possono manifestarsi sulla pelle in gravidanza.
Le variazioni immunologiche, metaboliche, endocrine e circolatorie, sotto la sapiente guida degli ormoni, messe in atto per fare spazio alla nuova vita, possono causare diverse trasformazioni alla pelle in gravidanza.
Indice
Cos'è la pelle
La pelle è il rivestimento più esterno di tutte le strutture del nostro corpo:
- ci protegge dagli insulti esterni, quale barriera anatomica e immunitaria;
- è ricca di terminazioni nervose (ha origine dall’ectoderma, lo stesso foglietto embrionale del Sistema Nervoso), dunque è il più vasto organo di senso;
- è lo specchio dello stato di salute dei nostri organi interni;
- è il più grosso grande emuntore (2 m2), al pari del fegato, dei reni e del polmone, drenando all’esterno le tossine;
- è uno dei modi con il quale comunichiamo.
La cute è un vero organo, una membrana formata da uno strato superficiale, l'epidermide, dal derma e dal tessuto adiposo sottostante, l’ipoderma. Il 70% della pelle è formato da acqua, il 25% da proteine e le sue cellule subiscono un costante rinnovamento e rimodellamento, un ciclo di vita.
Quali sono le funzioni degli ormoni
Il termine “Ormone” deriva dal greco e significa “ mettere in moto”: è un messaggero chimico, prodotto dalle ghiandole endocrine, che trasmette segnali a cellule dell’organismo anche molto lontane e ha il compito di modulare il metabolismo e/o l’attività di tessuti ed organi.
Gli ormoni sono all’origine di cambiamenti che operano sia sul corpo che sullo spirito: fame, emozioni, crescita dei capelli, mestruazioni, gravidanza, aumento o perdita di peso, sonno e, ovviamente pelle.
Gli ormoni steroidei, tra i quali quelli sessuali, ossia androgeni, estrogeni e progesterone, derivano dal colesterolo e sono presenti, in quantità differenti, sia nell’uomo che nella donna variando nel corso delle varie fasi della vita: pubertà, gravidanza, menopausa. Nella donna le tre ghiandole principali sono l’ipotalamo, l’ipofisi e le ovaie. Importanti sono anche la tiroide, i surreni, la paratiroidi e il pancreas.
Come cambia la pelle in gravidanza?
Durante la delicata fase della gravidanza la pelle è più esposta agli agenti aggressori esterni, dunque può facilmente stressarsi e invecchiare (macchie della cute, smagliature).
Le variazioni immunologiche, metaboliche, endocrine e circolatorie, sotto la sapiente guida degli ormoni, messe in atto per fare spazio alla nuova vita, possono causare diverse trasformazioni.
Le smagliature
La pelle della pancia, dei fianchi e delle mammelle si assottiglia e si tende, dando luogo a smagliature (striae distensae gravidarum), che difficilmente regrediscono. Queste sono legate all’incremento dell’attività delle ghiandole surrenali, con picchi di cortisolo, e alla diminuzione della produzione di fibre collagene. Inizialmente rosso-violacee, progressivamente tendono a schiarirsi ed a diventare bianco-perlacee.
Per le smagliature importante è la funzione del massaggio che stimola la microcircolazione, con creme idratanti, elasticizzanti come l’acido boswelico, l’elastina, il collagene, la vitamina E, antiossidanti, l’acido ialuronico; oppure olii: di mandorle dolci, d’oliva, di germe di grano.
Importante ancora è l’idratratazione, l’assunzione di una idonea quantità di liquidi, di frutta e verdura, di frutta secca e l’evitamento di fritti o cibi stroppo elaborati.
Le macchie sulla pelle e i cambiamenti del corpo in gravidanza
Iperpigmentazione e cloasma gravidico
Comune è l’iperpigmentazione, ossia uno scurirsi della cute, maggiore nelle le donne con fototipo scuro. È invece reversibile e scompare, frequentemente, dopo il parto. Ne soffre il 70 % delle donne.
La formazione di macchie sulla pelle interessa spesso anche il viso. Si parla in questo caso di cloasma gravidico, ossia la formazione di una specie di mascherina sulle parti più esposte al sole: fronte, guance e labbro superiore.
Ma le macchie possono insorgere anche all’interno delle cosce, le areole, le ascelle, l’area intorno all’ombelico e tra questo e il pube (linea alba).
Questa iperpigmentazione è dovuta all’aumento degli estrogeni, del progesterone, dell’ACTH e, soprattutto, del MSH, ormone melanotropo, che stimola i melanociti a produrre melanina.
La melanina ha funzione protettiva, poiché difende il genoma dall’azione nociva dei raggi ultravioletti. A ridosso del nucleo dei cheratinociti, va a formare una sorta di schermo protettivo che funge da filtro, assorbendo e respingendo parte delle radiazioni solari. Neutralizza la produzione di radicali liberi in risposta ai raggi UV.
Come prevenire la formazione delle macchie?
Per prevenire le macchie scure è utile proteggersi dal sole, usando cappelli a falda larga e creme a schermo totale. Può essere utile, per schiarire, utilizzare:
- creme contenenti vitamina C, antiossidante, indispensabile nella formazione del collageno
- acido cogico, derivato da un micete, Aspergillus oryzae, fungo chiamato Koji in giapponese, che, disattivando la tirosina, inibisce la sintesi della melanina
- più naturali e con meno rischi di azioni avverse, l’uso di polifenoli: flavonoli, isoflavonoidi, stilbeni e cumarine
- il succo di Melograno è fonte di acido ellagico che ha la stessa attività inibente
- l'acido fitico, antissidante;
- arbutina, inibitore della tirosinasi
- uva ursina
- acido glicirretico, lenitivo, antinfiammatorio derivato dalla liquirizia.
Formazione e trasformazione dei nei
La stessa genesi trova la formazione di nuovi nei o dell’aumento di volume di quelli già presenti, fino a un raddoppio. Controversi sono invece i risultati degli studi sull’insorgenza e sull’evoluzione del melanoma. La prognosi non sembrerebbe discostarsi da quella dei controlli, tuttavia il cambio di colorazione potrebbe ritardare la diagnosi precoce.
Anche le cicatrici pregresse, le lentiggini e le efelidi aumentano di numero, volume e colorazione.
Couperose, varici ed emorroidi
L’aumento della vascolarizzazione porta a un aumento della temperatura superficiale, all’insorgere della couperose (o macchie rosse sulla pelle), alla comparsa di capillari superficiali, piccoli angiomi stellati o al peggioramento delle varici e delle emorroidi (anche peggiorato dall’azione miorilassante del progesterone e alla stipsi, comune in gravidanza).
Può esserci un edema delle caviglie, peggiorato dall’aumento del peso: è pertanto utile rialzare i piedi del letto, utilizzare un rialzo di 4-5 cm, delle scarpe, indossare calze elastiche leggere.
Acne, peli e capelli
Effetto degli androgeni è l’aumento, o la ripresa, dell’acne e l’aumento dei peli. Evitare l’uso del perossido di benzoile e dell’acido salicilico, collegati, nella sperimentazione animale, a difetti di crescita. Sicuro l’uso di acido lattico, tea tree oil e zolfo.
I capelli, sotto l’effetto degli estrogeni, sono nella fase anagen, di crescita, meno sono in fase di riposo (telogen), pertanto sembrano più belli e forti. Dopo il parto, alla ripresa del ciclo vitale, si avrà un effluvium profuso, che tanto preoccupa le pazienti. Il numero di capelli che cadono può variare dai 100 ai 600 al giorno (normalmente si perdono 10-50 capelli al giorno), tale effetto è generalmente di breve durata (3-6 mesi).
Nei primi mesi di gravidanza e durante l’allattamento sono sconsigliate tinture sintetiche, preferire quelle vegetali.
Dermatiti, herpes e orticaria
Alcune dermatiti sono specifiche della gravidanza, scompaiono completamente dopo il parto.
Rossore e prurito diffusi all'addome, torace e gambe, sono sintomi comune. Raramente possono nascondere una colestasi, malattia da affaticamento del fegato. In questo caso interessano anche i palmi delle mani e dei piedi, peggiorano di notte, alterano le analisi di funzionalità epatica e possono essere pericolosi per il feto.
Frequente è la PUPPP (papule pruriginosa orticaria e placche in gravidanza) che inizia dall’addome e si diffonde in altre zone del corpo. Non è pericolosa, ma molto fastidiosa. Colpisce 1 donna su 200, interessa le primipare e non si ripresenta nelle gravidanze successive. La gravidanza gemellare ne è più colpita. Scompare rapidamente dopo il parto.
L’Herpes gestationis è una malattia bollosa associata alla gravidanza che può persistere nel post partum, è molto rara e può colpire 1 donna su 50000.
Cosa succede alle unghie?
I cambiamenti fisici in gravidanza riguardano anche le unghie che crescono più rapidamente, ma sono più opache. Conviene evitare l’applicazione di unghie finte in quanto le sostanze utilizzate potrebbero essere nocive al feto.
Questo articolo fa parte dello Speciale Salute Farmaco Naturale