Tutto sulla addominoplastica
L’addominoplastica è la chirurgia elettiva per il trattamento di eccessi cutanei associati a flaccidità muscolo-aponeurotica, diastasi o ernie della regione addominale. L’intervento chirurgico prevede l’asportazione della cute e del tessuto adiposo in eccesso di un lembo cutaneo adiposo più o meno ampio, compreso generalmente tra la regione ombelicale e quella sovra-pubica, il riposizionamento della cicatrice ombelicale
L’addominoplastica è la chirurgia elettiva per il trattamento di eccessi cutanei associati a flaccidità muscolo-aponeurotica, diastasi o ernie della regione addominale.
L’intervento chirurgico prevede l’asportazione della cute e del tessuto adiposo in eccesso di un lembo cutaneo adiposo più o meno ampio, compreso generalmente tra la regione ombelicale e quella sovra-pubica, il riposizionamento della cicatrice ombelicale all’altezza adeguata e, quando necessario, la ricostituzione di una corretta tensione della parete addominale, grazie plicature e rinforzi di fasce ed aponeurosi muscolari.
La cute che si trova sopra l'ombelico verrà successivamente ad occupare il posto di quella asportata.
Negli ultimi decenni sono state descritte varie tecniche di addominoplastica secondo il tipo di alterazione morfologica da correggere. Sono altresì riportate in letteratura diverse vie di accesso chirurgico con una grande varietà di incisioni cutanee. (v. foto)
ARGOMENTI TRATTATI
- Correzione dei difetti
- L'intervento chirurgico
- Rischi e complicanze
- Postoperatorio
- Risultati
- Dettagli tecnici
- Conclusioni
CORREZIONE DEI DIFETTI
Indicazione Chirurgica
Indicazione Chirurgica – La principale indicazione chirurgica dell’addominoplastica è la necessità di correggere difetti della parete muscolo-aponeurotica che possono andare da una semplice perdita di tonicità, spesso associata a diastasi dei muscoli retti addominali, fino a deficit più o meno gravi, quali ernie o laparoceli. Questo tipo di problemi sono piuttosto frequenti nelle donne pluripare, negli obesi, in pazienti già sottoposti a chirurgia addominale e in soggetti particolarmente predisposti ad un cedimento della parete addominale.
La correzione di queste patologie comporta un risultato funzionale immediato che è rappresentato da una rapida condizione di riequilibrio fisico del paziente, con miglioramento posturale significativo.
Associati spesso alla patologia funzionale della parete esistono poi altri difetti di carattere più squisitamente estetico quali accumuli adiposi, flaccidità cutanee , strie cutanee (“smagliature”) che possono essere corretti con l’addominoplastica.
INTERVENTO CHIRURGICO
Il paziente che si sottopone a addominoplastica
Il paziente che si sottopone a addominoplastica deve godere di buona salute e presentare un quadro emato-chimico normale. Patologie associate quali cardiopatie, diabete o altre aumentano i rischi operatori in maniera significativa e per questi soggetti devono essere presi in considerazioni tutti i fattori di rischio e la loro incidenza , prima di procedere all’operazione chirurgica.
L’addominoplastica viene generalmente effettuata in anestesia generale ed in regime di ricovero ordinario di uno o più giorni. Generalmente si eseguono due incisioni: una nella porzione più bassa dell'addome, al di sopra del pube, che si prolunga lateralmente in rapporto alla quantità di tessuto da dover asportare. l’altra è circolare intorno all'ombelico, per il suo rimodellamento. In casi di grandi flaccidità tessutali come spesso si riscontrano tra gli ex-obesi, viene eseguita una terza incisione verticale mediana con conseguente cicatrice.
Una tappa importante dell’addominoplastica è data proprio dalla correzione dei difetti della parete muscolo aponeurotica che viene eseguita spesso con suture di diverso tipo, atte e duplicare su se stessa la porzione di parete con scarsa tonicità, rinforzandola. Questo tipo di rinforzo, chiamato plicatura, viene più spesso praticato nella linea mediana ma, se necessario, anche in altre regioni della parete o con direzioni differenti. In casi di lassità molto marcate , di laparoceli importanti o recidivi, si possono utilizzare anche delle reti sintetiche di supporto.
Associato all’addominoplastica possono essere effettuati anche altri interventi di pertinenza di chirurgia generale o ginecologica o altro.
RISCHI E COMPLICANZE
In qualsiasi intervento chirurgico esiste il rischio
In qualsiasi intervento chirurgico vi è un certo grado di rischio, ma questo si riduce in maniera drastica se vengono osservate tutte le precauzioni necessarie. Anche la somministrazione di farmaci di qualsiasi genere può produrre reazioni avverse gravi e imprevedibili ma se ciò avviene in una sala operatoria attrezzata e con la presenza del medico anestesista-rianimatore,
possiamo prevenire tali situazioni e trattarle opportunamente in modo da evitare prontamente qualsiasi conseguenza grave.
Le complicanze sono generalmente rare e rispondono bene ad un trattamento appropriato, generalmente senza compromettere il risultato finale dell'operazione. Il sanguinamento è raro, ma può verificarsi solitamente entro le prime 24 ore; in tal caso sarà necessario un ritorno in sala operatoria per fermare il sanguinamento. Anche le infezioni sono estremamente rare ma, se presenti, rispondono bene ad un trattamento antibiotico mirato. Eventuali raccolte di siero saranno trattate in ambulatorio mediante puntura evacuativa.
Le cicatrici dell’addominoplastica pur essendo permanenti, si rendono sempre di meno evidenti con il tempo. Se necessario, dopo la loro stabilizzazione si può provvedere ad una revisione in alcuni punti, generalmente in anestesia locale, per ottenere un miglior risultato estetico. La causa di una cattiva cicatrizzazione è da ricercare nell’assestamento imprevedibile dei tessuti operati, in quanto il processo cicatriziale non dipende solo dalla tecnica chirurgica impiegata, ma anche dalla risposta del paziente in base a diversi fattori individuali tra cui età, razza, ed altri. Soprattutto in Chirurgia Estetica, l’eventualità di sottoporsi ad interventi di “ritocco”, costituisce un normale momento di rifinitura del risultato e non già un’errata condotta dell’intervento.
Postoperatorio
Il regime di ricovero ordinario è generalmente di uno o due giorni e successivamente il paziente dovrà osservare un periodo di convalescenza di circa una settimana. In particolare dovrà rimanere con il busto lievemente flesso ed evitare sforzi della regione addominale (in modo assoluto nei primi giorni, per poi riprenderli gradualmente). Dopo una settimana di riposo a casa, è consentito riprendere le normali attività (passeggio, guida, vita sociale). Per un mese è necessario indossare una guaina e non è possibile praticare sport. Il dolore, generalmente provocato da tosse (frequente nei fumatori) viene controllato con adeguata terapia antidolorifica ed in genere si risolve nel giro di pochi giorni. Alla fine del mese e dopo aver effettuato il controllo medico. Il paziente riprenderà tutte le attività compresa quella ginnico-sportiva.
Risultati
– Il principale risultato funzionale è rappresentato da una rapida condizione di riequilibrio fisico del paziente, con miglioramento posturale significativo dovuto al retro-posizionamento del baricentro corporeo conseguente alla tonificazione della parete muscolo-aponeurotica addominale:
l’assetto del corpo migliora e si creano le condizioni posturali per prevenire l’istaurarsi o il peggioramento delle curve patologiche a carico della colonna vertebrale.
L’addominoplastica, infine, può rientrare in un programma chirurgico riabilitativo del paziente obeso portatore del cosiddetto “addome pendulo” che rappresenta un elemento di grave limitazione nella loro vita di relazione o nell’ex-obeso, cioè in pazienti gravi obesi che hanno avuto un considerevole calo ponderale e che presentano un eccessivo pannicolo cutaneo-adiposo.
ADDOMINOPLASTICA ESTETICA
Dettagli tecnici
Associato al risultato funzionale, l’addominoplastica comporta anche diversi miglioramenti estetici quali la riduzione degli eccessi tessutali o la semplice tonificazione cutanea, la scomparsa delle strie cutanee (smagliature”) sotto-ombelicali, il ripristino del punto vita. Questi risultati sono ricercati in particolare nella realizzazione dell’ addominoplastica Estetica, dove vengono messi in atto alcuni “refinements” ovvero dettagli tecnici, indispensabili per migliorare i nostri risultati.
Ad esempio, l’incisione cutanea dovrebbe essere più corta possibile e ben posizionata in basso per essere poco visibile e facilmente nascondibile indossando uno slip ed una sutura a strati potrà contrastare meglio la tensione cutanea di questa regione, migliorando la qualità della cicatrice. Un ombelico piccolo e profondo, ben ancorato sulla parete addominale, è preferibile ad uno largo e piatto.
Una buona plicatura mediana è sufficiente a dare un buon tono alla parete muscolo-aponeurotica, ma potrebbe essere non sufficiente a definire i fianchi ed allora si rende opportuno effettuare ulteriori plicature come quelle laterali sui muscoli obliqui dell’addome, col fine ultimo di ricreare il punto vita.
Infine, sempre più spesso cerchiamo di allargare il miglioramento estetico dell’addominoplastica in zone corporee limitrofe all’addome ma che non ne beneficiano direttamente e che sono sede di difetti estetici quali accumuli adiposi. A questo riguardo utilizziamo la liposuzione per migliorare il contorno della regione dei fianchi oppure associamo altre procedure chirurgiche sia nello stesso tempo, sia in tempi successivi all’addominoplastica.
CONCLUSIONE
In definitiva, dunque, l’addominoplastica estetica rappresenta un valore aggiunto per il paziente perché, pur comprendendo tutte le fasi tecniche volte a correggere i difetti della parete addominale, aggiunge ulteriori dettagli tecnici portano ad un miglioramento completo, funzionale ed estetico.
Revisione scientifica
Dr. Claudio Bernardi, Chirurgia plastica ricostruttiva
Articolo pubblicato il 13/12/2013
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- Addominoplastica e servizio sanitario nazionale
Pubblicazioni dell’Autore
Bernardi C. ; L’apporto della Chirurgia Plastica al trattamento del paziente obeso. Concilium Sanitatis rev. vol. Giugno 1986.
- Saccomanno F., Bernardi C., - La Chirurgia Plastica nella riabilitazione del grande obeso. Atti del III Convegno del Club Meridionale di Chirurgia Plastica. Benevento 9/10 Dicembre 1988.
- Bernardi C. “La Chirurgia Plastica nel trattamento del paziente obeso“. Salute Europa, Gen. 1993.
- Bernardi C. “La chirurgia plastica nel trattamento degli esiti di by-pass intestinale per obesità: presentazione di un caso clinico”, Il Giornale di Chirurgia anno XVII N° 11\12 1996.
- Bernardi C. , Piovano L.Accorgimenti di tecnica nell’addominoplastica estetica”. Atti del 15th World Congress of Aesthetic Medicine e XXVI Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina Estetica. Roma, 5-8 Maggio 2005.
- Bernardi C., S. Dura, L. Piovano. ”Abdominoplasty and mastoplasty as complementary procedures in the surgical managment of trunk contour“. Rivista Italiana di Chirurgia Plastica, vol. 37, 9-16, 2005.
- Bernardi C., Piovano L. “The umbilicus in the abdominoplasty. Aesthetic consideration for a natural look”. Abstract book p.4 XX° Congress of SOFCEP, Bordeaux- France. 19-21 September
- Bernardi C“Abdominoplasty: Technical details to achieve a Natural Look” .ISAPS Postgraduate 1-Day Symposium (faculty). Abstract book of VI Congress of BAPRAS Balkan Association of Plastic, Reconstructive and Reconstructive Surgery, Ohrid, Macedonia, June 4-7, 2009.
- Bernardi C.“Addominoplastica estetica: dettagli tecnici per un risultato naturale”. Atti 61° Congresso SICPRE Palermo 24/27 Settembre 2012.