Come misurare il livello di ossigeno nel sangue
La saturazione di ossigeno è un parametro che indica la percentuale di molecole di ossigeno legate all’emoglobina rispetto alla totale quantità di emoglobina presente nel sangue. Questo indice ematico viene misurato con un apposito strumento elettromedicale transcutaneo chiamato saturimetro. In poche parole, l’utilizzo di questo strumento permette di determinare, in modo semplice, pratico e veloce, se il cuore e i polmoni funzionano correttamente.
Vediamo di seguito come misurare correttamente la saturazione di ossigeno e quali sono i valori di riferimento.
Come si misura la saturazione?
Grazie ai moderni dispositivi misurare la saturazione è piuttosto facile, veloce e assolutamente indolore. Il procedimento viene eseguito, come già anticipato, attraverso un dispositivo chiamato saturimetro, dotato di una sonda e due sensori che emettono dei raggi luminosi che hanno lunghezze d’onda diverse fra loro. L’indice ematico viene stimato attraverso l’assorbimento della luce emessa dal dispositivo, che viene solitamente applicato su un dito della mano, una regione ricca di capillari.
Il dispositivo ha dimensioni piuttosto contenute e, per effettuare la misurazione, basta semplicemente alloggiare il dito al suo interno e aspettare qualche secondo. È importante ricordarsi che la misurazione deve avvenire possibilmente in posizione seduta e rilassata, tenendo ben ferma la mano per evitare di falsare i risultati. Si sconsiglia inoltre di non fumare prima di effettuare la misurazione, in quanto il saturimetro potrebbe non mostrare i valori corretti ma anzi, restituire misure migliori di quelle reali.
Esistono diversi modelli di misuratori per rilevare la saturazione di ossigeno disponibili in commercio. Il più comune è sicuramente il saturimetro da dito che, in pochi secondi, restituisce i valori di ossigenazione del sangue e della frequenza cardiaca sul pratico schermo LCD. Il livello di saturazione viene indicato come percentuale, generalmente contrassegnato dalla sigla %SpO2, mentre la frequenza cardiaca come battiti al minuto (PRbpm).
Alcuni dispositivi di ultima generazione come Wellue sono in grado di garantire anche funzioni smart. Questi, infatti, possono essere associati al proprio smartphone tramite bluetooth e memorizzare i dati di ogni misurazione in una pratica applicazione che potrà restituire una panoramica completa sull’andamento del proprio stato di salute.
Esistono però anche versioni da polso, o ad anello, progettati per monitorare i livelli di ossigeno e la frequenza cardiaca in modo continuo. Questa tipologia di dispositivo è utile soprattutto per coloro che hanno bisogno di tenere sotto controllo i livelli di O2 durante tutto l’arco della giornata oppure durante la notte. Apparecchi come questo permettono non solo di avere dei grafici sull’andamento dei propri valori, ma anche di impostare i livelli ideali di O2. Nel caso in cui i valori dovessero scendere sotto la soglia impostata, l’apparecchio provvederà a mandare un avviso tramite la vibrazione.
Dispositivi che permettono il monitoraggio della saturazione di ossigeno e del battito cardiaco si rivelano particolarmente utili non solo nei pazienti con asma o affetti da bronchite cronica, polmonite, ecc., ma anche per coloro che praticano attività sportiva e hanno bisogno di mantenere sotto costante controllo i propri valori. Il saturimetro è inoltre uno strumento particolarmente indicato per valutare l’andamento di COVID-19, la malattia causata dall’infezione da SARS-CoV-2, che viene solitamente associata a difficoltà respiratorie capaci di trasformarsi in problemi molto più seri.
Ai pazienti affetti dall’infezione viene infatti caldamente consigliato di avere in casa un saturimetro, in modo da poter tenere sotto costante controllo i livelli di ossigenazione del sangue in modo da poter rilevare in tempo eventuali anomalie a livello polmonare e contattare tempestivamente il medico. Ma come capire se i valori restituiti dal saturimetro sono normali?
Saturimetro: come interpretarne i valori?
Da polso o da dito, qualsiasi sia il saturimetro a tua disposizione è importante saperne interpretare i valori. La frequenza cardiaca deve essere compresa fra i 60 e i 100 battiti al minuto per essere considerata normale. Mentre la saturazione è considerata normale quando la sua percentuale è compresa fra i 95 ed il 100%.
Quando si è in presenza di alcune malattie, che colpiscono principalmente i polmoni, la percentuale dei globuli rossi che lega e trasporta ossigeno all’organismo risulta inferiore, facendo scendere la saturazione al di sotto del 95%. Quando i valori sono inferiori al 90% stanno ad indicare una ridotta quantità di ossigeno nel sangue, chiamata ipossiemia, mentre valori inferiori all’80% rappresentano un grave stato ipossico.
Bisogna sempre tenere presente che la valutazione della saturazione deve avvenire tenendo presente diversi fattori, come ad esempio eventuali patologie polmonari croniche. Pertanto è sempre meglio condividere le proprie misurazioni con un medico, che saprà interpretare al meglio i valori e trarne le conclusioni.
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