Betadine: l'infezione si può dare alla macchia
Le risposte alle tue domande
- Cos'è Betadine® e a cosa serve?
- Qual è il suo principio attivo e come funziona?
- Perché Betadine® è di colore bruno dorato?
- Come e quanto Betadine® usare?
- Come conservare Betadine®?
- Se si usa Betadine® si può guidare?
- Si può usare Betadine® in gravidanza? E in allattamento?
- Quando non usare Betadine®?
- Quali precauzioni osservare?
- Cosa evitare?
1 Cos'è Betadine® e a cosa serve?
Betadine® (soluzione, gel, garze) contiene iodopovidone, disinfettante per uso locale, indicato per disinfettare la cute lesa (piaghe e ferite) di adulti e bambini maggiori di 6 mesi.
2 Qual è il suo principio attivo e come funziona?
Lo iodopovidone è un complesso del polimero polivinilpirrolidone con iodio (povidone-iodio) che esercita attività antisettica sui batteri Gram+ e Gram-, funghi, protozoi, lieviti e alcuni virus con il vantaggio, rispetto allo iodio elementare (I2), di essere solubile in acqua e alcool, di non irritare, di non sensibilizzare, di non danneggiare cute e mucose.
Lo iodopovidone, dopo applicazione, continua a rilasciare iodio per un periodo di tempo. Gli effetti farmacologici si devono a due componenti: lo iodio libero provoca rapidamente l’uccisione dei microbi, mentre lo iodio legato al polimero funge da serbatoio. Poiché la preparazione viene a contatto con la cute e le mucose, una quantità sempre maggiore di iodio si dissocia dal polimero. Lo iodio libero reagisce con i gruppi ossidabili –SH e –OH degli aminoacidi degli enzimi e delle proteine strutturali dei microrganismi inattivandoli e uccidendo quindi i microrganismi. In vitro, la maggior parte dei microrganismi vegetativi viene uccisa in meno di un minuto, molti di essi tra 15 e 30 secondi.
3 Perché Betadine® è di colore bruno dorato?
Betadine® è caratterizzato da un colore bruno-dorato, dovuto al suo principio attivo (complesso del polimero polivinilpirrolidone con iodio (povidone-iodio)).
Durante il processo chimico, che porta all'uccisione dei microrganismi, lo iodio si decolora, quindi, l’intensità della colorazione marrone serve ad indicare la sua efficacia. Somministrazioni ripetute possono essere necessarie subito dopo la decolorazione. Non è stata riportata resistenza.
Identifica la parte coperta dall’azione disinfettante del prodotto
Si forma una patina protettiva superficiale
Scolorisce, indicando che è il momento di applicare nuovamente Betadine® 2 volte al giorno per soluzione cutanea e gel, 1-3 volte al giorno per le garze
4 Come e quanto Betadine® usare?
QUANTO?
1-3 applicazioni al giorno nella zona colpita.
COME?
1 garza 1-3 volte al giorno sulla zona da trattare, se necessario coprire la garza con una benda. Sostituire la garza ad ogni cambio di medicazione. Usare questo medicinale solo per brevi periodi di tempo. Non superare le dosi indicate senza consiglio medico.
QUANTO?
2 applicazioni al giorno nella zona colpita.
COME?
Applicare la soluzione ricoprendo l'intera zona da trattare. La soluzione crea una pellicola protettiva che non macchia. Si può coprire la zona trattata con garze e bende adesive. Usare questo medicinale solo per brevi periodi di tempo. Non superare le dosi indicate senza consiglio medico.
QUANTO?
2 applicazioni al giorno nella zona colpita.
COME?
Applicare uno strato di gel ricoprendo l'intera zona da trattare. Betadine® crea una pellicola protettiva che non macchia. Si può coprire la zona trattata con garze e bende adesive. Utilizzare solo per brevi periodi di tempo. Non superare le dosi indicate senza consiglio medico.
5 Come conservare Betadine®?
- Conservare Betadine® 10% gel e Betadine® 10% garze impregnate a temperatura non superiore ai 30°C.
- Conservare Betadine® 10% soluzione cutanea a temperatura non superiore ai 25°C.
- Conservare Betadine® fuori dalla vista e dalla portata dei bambini.
- Non usare Betadine® dopo la data di scadenza, che si riferisce all'ultimo giorno di quel mese.
- Non gettare alcun medicinale nell'acqua di scarico e nei rifiuti domestici
- Chiedere al farmacista come eliminare i medicinali, che non si utilizzano più. Questo aiuterà a proteggere l’ambiente.
6 Se si usa Betadine® si può guidare?
Betadine® non altera le capacità di guidare veicoli o usare macchinari.
7 Si può usare Betadine® in gravidanza? E in allattamento?
Se è in corso una gravidanza, se si sospetta o si sta pianificando una gravidanza, o se si sta allattando con latte materno, iodopovidone deve essere utilizzato solo se strettamente necessario e alla minima dose possibile, a causa della capacità dello iodio di attraversare la placenta e di essere secreto nel latte materno e per l’elevata sensibilità del feto e del neonato allo iodio. Lo iodio, inoltre, si concentra maggiormente nel latte materno rispetto al siero, pertanto può causare ipotiroidismo transitorio con aumento del TSH (ormone stimolante la tiroide) nel feto o nel neonato
8 Quando non usare Betadine®?
- Allergia a iodopovidone, o ad uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale.
- Ipertiroidismo.
- Bambini minori di 6 mesi.
9 Quali precauzioni utilizzare?
- Rivolgersi al medico o al farmacista prima di usare Betadine®.
- Informare il medico o il farmacista se si sta assumendo qualunque altro medicinale.
- Cautela nell'applicazione assidua su cute lesa nei pazienti con insufficienza renale.
- L'uso prolungato può originare reazioni allergiche, in tal caso interrompere il trattamento.* (effetti indesiderati)
- In caso di uso prolungato di Betadine® su estese superfici corporee e concomitanti patologie tiroidee, rivolgersi al medico per eventuali verifiche della funzionalità tiroidea. (Interrompere il trattamento almeno 10 giorni prima di una scintigrafia o del trattamento con iodio marcato.)
- Nei bambini e negli adolescenti usare Betadine® solo in caso di effettiva necessità e sotto controllo medico.
- Non ingerire. Betadine® è solo per uso esterno.
- Evitare il contatto con gli occhi.
10 Cosa evitare?
- Evitare l'uso contemporaneo di altri disinfettanti e detergenti.
- Evitare l'uso contemporaneo, sulla parte trattata, di prodotti contenenti mercurio o composti del benzoino, carbonati, acido tannico, alcali, argento, perossido di idrogeno, taurolidina.
- Evitare l'uso contemporaneo di litio.
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