Attenzione alle sostanze dimagranti vietate
Sono sette le sostanze dimagranti vietate secondo il decreto del 2015 a firma del Ministro della Salute, su indicazione dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) e dopo segnalazioni di sospetta reazione avversa della Rete Nazionale di Farmacovigilanza.
Le sostanze contenute nelle pillole dimagranti vietate
Il divieto è riferito ai seguenti principi attivi utilizzati per preparazioni magistrali a scopo dimagrante: bupropione, clorazepato, fluoxetina, furosemide, metformina, topiramato e triac.
Questi ultimi si aggiungono ad altri già recentemente vietati sempre dallo stesso Ministero: fenilpropanolamina/norefedrina e pseudoefedrina.
Queste sostanze, conosciute da tempo e utilizzate per scopi terapeutici in ambiti diversi nelle varie specialità mediche (trattamento di ansia e depressione, ipertensione, diabete, epilessia), sono prescritte singolarmente o frequentemente in associazione tra di loro da alcuni “medici” (pseudo-dietologi) con la finalità di garantire un "normale" dimagrimento in assenza di studi e sperimentazioni scientifiche regolari ma con elevati rischi per la salute dei pazienti come disturbi psichiatrici, cardiovascolari, ormonali.
Questo decreto finalmente limita tantissimo il cattivo operato di coloro che, anche attraverso prescrizioni di cocktail miracolosi, illudono tuttora ignari pazienti.
Non bisogna mai dimenticare che una dieta è equilibrata quando contiene i principi alimentari energetici (glucidi, lipidi e proteine) e non (vitamine, sali minerali e acqua) in quantità da permettere all’organismo il normale e completo espletamento di tutti i suoi processi metabolico-funzionali, senza l’ausilio di sostanze chimiche.
Pertanto, rivolgetevi sempre al Medico Dietologo di fiducia per dimagrire serenamente... mangiando!