Meno sale più Salute: 16 – 22 marzo 2015

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Dr. Serafino Pietro Marcolongo Dietologo, Medico estetico

Come di consueto anche quest’anno la Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU), in collaborazione con il Gruppo Intersocietario per la Riduzione del Consumo di Sodio in Italia (GIRCSI), aderisce e sostiene la Settimana Mondiale 2015 per la Riduzione del Consumo di Sale proposta dalla World Action on Salt and Health (WASH).

Il tema dedicato è sempre l’informazione al pubblico per una scelta consapevole di alimenti meno ricchi in sale e per la riduzione del sale nei pasti anche fuori casa.

La riduzione graduale di sale non solo previene numerose patologie ma migliora anche la sensibilità gustativa apprezzando cibi poco salati, senza per questo rinunciare al gusto.

 

Di seguito semplici regole da utilizzare a casa con tutta la famiglia e nei pasti fuori casa:

1. quando si fa spesa, controllare le etichette e preferire i prodotti con minor contenuto di sale per porzione o per 100 grammi;

2. per gli alimenti di produzione locale (primo fra tutti il pane, ma anche ad es. i latticini) chiedere la disponibilità di prodotti con minor contenuto di sale;

3. per riscoprire il piacere di una buona cucina ridurre il consumo di piatti industriali, di sughi già pronti e di cibi in scatola, ma anche quando dovesse servire controllare l’etichetta e scegliere per il meglio;

4. insaporire i cibi con erbe aromatiche fresche, spezie o usando limone e aceto, limitando l’uso di condimenti molto ricchi in sodio (dado da brodo, ketchup, salsa di soia, senape, ecc.);

5. aggiungere gradualmente meno sale (magari iodato) alle ricette, facendo sì che la famiglia si abitui pian piano a mangiare meno salato: scoprirete che pasta, riso, bistecche, pesce, pollo, verdure o patate sono buonissimi se consumati con meno sale e col tempo anche senza;

6. a tavola niente saliera perché qualcuno non ceda alla tentazione di tornare indietro;

7. non aggiungere sale alle pappe dei bambini, perché non ne hanno e non ne sentono la necessità. Il contrario, è una pessima abitudine;

8. preferire formaggi freschi a quelli stagionati;

9. durante gli spuntini, frutta o spremute sono un’ottima alternativa agli snack salati;

10. nell'attività sportiva leggera reintegrare con la semplice acqua i liquidi perduti attraverso la sudorazione.

 

Per ulteriori informazioni dettagliate non esitare a consultare direttamente Professionisti, Strutture e Centri che aderiscono volontariamente all'iniziativa.

 

Fonte ed approfondimenti: 

Data pubblicazione: 09 marzo 2015

5 commenti

#1
Foto profilo Dr. Sergio Di Martino
Dr. Sergio Di Martino

Serafino complimenti per questo messaggio molto importante!
L'hai gia' fatto Tu, ma consentimi di sottolineare in modo piu' forte, che quel poco di sale che dovremmo usare, dovrebbe essere iodato, importantissimo per la prevenzione del gozzo.

#2

Sergio,
grazie a Te per essere intervenuto e soprattutto per aver rimarcato, da serio e stimato specialista Endocrinologo, l'importanza di utilizzare sale iodato.

Un caro saluto.

#3
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Ex utente

Buongiorno, da un anno sto sempre sotto i 2,3 grammi di sodio al giorno.
Devo dire che è un "casino" non per il sapore perchè dopo poco si ci abitua a poco sale, ma perchè in qualunque cosa c'è abbondanza di sodio (tre fette di prosciutto crudo hanno quasi più sale di un sacchetto di patatine, alcune verdure già senza aggiungere sale hanno parecchio sodio, ecc...).
Qualche tempo fa però ho letto che non è direttamente il sodio a fare male e che il problema è il rapporto sbilanciato di sodio/potassio. Mentre una volta si mangiava roba poco salata e ricca di potassio, ora si fa il contrario e da lì sorgono i problemi.
Questo è vero o è una diceria?

#4

Salve.
Mi scuso intanto se rispondo con ritardo al Suo quesito.

Sia il Sodio che il Potassio sono minerali essenziali per la nutrizione umana!
Il primo è il principale catione extracellulare coinvolto nel mantenimento dell'omeostasi cellulare, nella regolazione del bilancio idro-elettrolitico e della pressione arteriosa, svolgendo un ruolo importante per l'eccitabilità delle cellule muscolari e nervose e per il trasporto di nutrienti attraverso le membrane plasmatiche; il secondo è il principale catione intracellulare con un ruolo fondamentale in molti processi fisiologici tra cui i tessuti eccitabili, il sistema neuroendocrino, svolgendo anche una funzione regolatori sulla pressione arteriosa.

Certamente risultano essere entrambi importanti per la corretta funzionalità dell'organismo ed è molto difficile un loro stato carenziale; mentre in condizioni di eccesso è possibile che vengano controllati da una serie di meccanismi che per diversi fattori possono ridursi nel tempo.

Questo è uno dei motivi principali che deve indurre chiunque a fare una corretta prevenzione evitando gli eccessi, presso inutili.

Cordiali saluti.

#5

Correggo i refusi:

funzione regolatori sulla pressione arteriosa = funzione regolatoria sulla pressione arteriosa

evitando gli eccessi, presso inutili = evitando gli eccessi, spesso inutili.

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