Degenerazione maculare secca: approvato uno studio per la cura con le cellule staminali
La società StemCells (che in inglese sta proprio per "cellule staminali") ha ricevuto l'autorizzazione dalla seria commissione di vigilanza, la Food and Drug Administration, per iniziare un trial clinico sull'efficacia delle cellule staminali neuronali di origine umana nel trattamento della degenerazione maculare secca (oggi, terapie di chiara efficacia esistono solo per la degenerazione maculare umida).
Lo studio prevede l'arruolamento di 16 pazienti, in cui verranno analizzate la sicurezza e l'efficacia delle cellule HuCNS-SC nel trattamento della degenerazione maculare secca. Dopo una singola iniezione delle cellule staminali nello spazio sottoretinico,sarà valutata la capacità visiva dei pazienti nel corso di un anno e, se i risultati saranno incoraggianti, verrà eseguito ancora uno studio osservazionale per altri quattro anni.
Con l'approvazione di questo studio, è stato fatto qualcosa di veramente unico nel campo delle cellule staminali, che è l'estensione della sperimentazione clinica sulle cellule staminali neuronali umane a tutti e tre gli elementi del sistema nervoso centrale: il cervello, il midollo spinale e l'occhio. I dati preclinici dimostrano che questa nuova terapia è particolarmente interessante, e non vediamo l'ora di ricevere ulteriori notizie sull'evoluzione dello studio.
I dati preclinici, in effetti, hanno dimostrato che le cellule HuCNS-SC sono in grado di preservare la visione proteggendo i fotorecettori (le cellule della retina che ricevono la luce) negli animali da sperimentazione.
Sono state anche pubblicate le prove precliniche, dalle quali si evince che le cellule staminali neuronali potrebbero offrire un approccio sicuro, efficace e semplice per trattare la degenerazione maculare senile (AMD) ed altre malattie della retina.
L'approccio mira a fornire una protezione duratura per i fotorecettori, preservando così la visione, in contrapposizione ad altri sistemi che mirano a sostituire i fotorecettori e le cellule dell'epitelio pigmentato retinico. Inoltre, i dati preclinici lasciano intendere che si possa ottenere un beneficio con un singolo impianto di cellule staminali in pazienti affetti da degenerazione maculare.