La Telemedicina entra a pieno titolo nel SSN sulla spinta dell'epidemia COVID-19
Con le parole del dr. Sergio Pillon applaudo questo passaggio importante per il Servizio Sanitario Nazionale e per i nostri cittadini, che annuncia le prime regolamentazioni della Telemedicina come prestazione sanitaria:
"In approvazione le linee di indirizzo Telemedicina 2020: l'ossatura è quella del 2014, con la revisione fatta della Conferenza Stato-Regioni, passata al Ministero con minime correzioni. I concetti sono sostanzialmente quelli espressi anche dalla regione Lazio. Alcuni punti:
- "obbligo di "Designare un Direttore/Responsabile Sanitario che garantisce l'organizzazione tecnico-sanitaria e la sussistenza dei dovuti standard prestazionali per le attività cliniche erogate in Telemedicina, (...)"
- definisce una tariffazione nazionale analoga alle visite in presenza
- Nell'accordo le regioni decidono:
di adottare e mettere in atto le indicazioni, previste nel suddetto documento, nell'ambito dell'organizzazione dell'assistenza sanitaria di ciascuna Regione e Provincia Autonoma;
2. (...) prestazioni in telemedicina la cui tariffazione sarà equivalente alle analoghe prestazioni erogate in presenza.
Noi siamo pronti. la palla ora è ai DG ed alle regioni!".
Telemedicina: a che punto siamo in Italia?
Nella prossima Conferenza Stato-Regioni sarà all'ordine del giorno la discussione delle Linee Guida per la Telemedicina, una procedura ad oggi utilizzata saltuariamente ma che, con queste indicazioni, diventerà a tutti gli effetti una prestazione del Servizio Sanitario Nazionale, con relative tariffe e ticket, quando previsti.
Prestazioni a distanza
Al fine di definire le attività che potranno rientrare fra le prestazioni del SSN, quindi con le relative procedure amministrative, nel documento vengono precisate le varie tipologie di servizi che si possono erogare a distanza:
- Televisita: interazione a distanza tra medico (anche supportato da un altro operatore sanitario) e paziente (con eventuale caregiver) nella quale vengono prescritti famaci o cure.
- Teleconsulto medico: consulenza a distanza fra medici nella quale vengono indicate diagnosi o terapie senza la presenza fisica del paziente, pertanto parte integrante dell'attività lavorativa degli specialisti.
- Teleconsulenza medico-sanitaria: attività fra professioni sanitarie che consiste nella richiesta di supporto tra un operatore sanitario e altri, con condivisione in videochiamata di dati clinici, referti, immagini del caso in esame, in presenza o meno del paziente.
- Telerefertazione: consiste nel rilascio della relazione del medico dopo aver sottoposto un paziente a un esame clinico, come quella che viene normalmente rilasciata in presenza. Viene trasmessa tramite sistemi digitali e di telecomunicazione.
Per approfondire:Telemedicina: evitare il rischio di "deskilling"
Regolamentazione delle prestazioni in telemedicina sanitaria
Tutte le attività che rientreranno nella prestazione sanitaria a distanza saranno regolate in base alle procedure amministrative previste per gli accessi ambulatoriali, come per esempio l'applicazione del quadro normativo nazionale/regionale per quanto riguarda il sistema tariffario e la prescrizione delle prestazioni da erogare.
Dovrà essere richiesta l'adesione preventiva del paziente, anche per confermare la possibilità di utilizzare un sistema di comunicazione remota nel rispetto della normativa sulla privacy.
Il personale sanitario, anche in telemedicina, si assume la piena responsabilità professionale delle prestazioni svolte, come avviene per qualsiasi attività che si svolga in presenza. A supporto riceverà tutti gli strumenti necessari per condurre il teleconsulto o la televisita, nello specifico le Linee Guida indicano quanto segue:
- Sistemi differenziati per comunicare con il paziente (SMS, email con testi criptati, video comunicazione);
- Videochiamata verso il paziente;
- Centro di coordinamento tecnico che gestisca le attività del servizio in telemedicina
Sono previste, in via precauzionale, delle limitazioni per pazienti che presentino particolari patologie acute o croniche, ferma restando la valutazione finale da parte del medico curante degli strumenti più idonei per effettuare le visite.
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