Odontoiatria e sport
Questo evento è stato pubblicizzata anche dalla Gazzetta dello Sport in data 29 agosto 2019 con l’articolo di Gian Luca Pasini “Sport senza barriere a Luino e Montegrino Valtravaglia” e da molti altri giornali. Il video che ne parla sta girando sul canale 903 di Sky (Sabato 14 settembre 21.55 Domenica 15 settembre 14.14-19.31 Lunedì 16 settembre 13.33)
Marco Massarenti, il nuovo presidente della Federazione Unimpresa Sport e Tempo libero ha fatto davvero le cose in grande nell’organizzare l’evento che che si sta tenendo a Luino. Gare sportive il 6-7-8 settembre, per l’inclusione e l’accessibilità allo sport per tutti. Convegno medico nazionale su ‘Sport, disabilità, inclusione’, a Palazzo Verbania il 21 settembre e chiuderà con una gara di Biathlon nel Verbano.
Come si legge dal programma del “Congresso sport, disabilità e inclusione” avrò il (difficile) compito, di introdurre con una relazione su “Odontoiatria e sport” per fare chiarezza su una domanda che molti si fanno: “Se durante la gara uso un bite (DI QUALE TIPO) miglioro le mie performances?”.
Certo è che negli sport da contatto (es. pugilato) l’uso di un paradenti è indispensabile, ma negli altri lo è davvero? La ricerca scientifica al riguardo pubblica studi che non indicano vantaggi prestazionali. Dai resoconti che leggo dai convegni di odontoiatria dello sport (e dagli articoli scientifici che leggo) sembrerebbe che l’uso del bite o del paradenti non migliori le prestazioni. Albert Einstein diceva che “è follia fare sempre la stessa cosa ed aspettarsi risultati diversi” e quindi è necessario cambiare punto di vista. I discorsi sulle catene muscolari e il miglioramento della mobilità articolare non hanno possibilità di essere misurati ma…. NELLO SPORT MISURARE È FACILE. Il primo lavoro di misura l’ha fatto Fabio Ravera tecnico di posturometria che ha misurato i miglioramenti delle prestazioni in ciclisti che salivano sul passo del Turchino versante ligure. Il gruppo che faceva stretching mandibolare per venti minuti al giorno dopo l’esercizio ha avuto riduzione del tempo di salita variabile da un minuto e dieci a uno e quaranta.
Caposaldo di questa metodica è la tesi di Mario D’Angelo fatta a Perugia con la Prof. Giovanna Traina a cui io e il Prof Marcello Brunelli abbiamo collaborato dal Dipartimento di Neuroscienze Giuseppe Moruzzi di Pisa.
Questo lavoro è stato presentato al Convegno Mondiale della Medicina del Calcio anno scorso in Spagna.
Due gruppi di atleti di crossFit eseguivano gli stessi esercizi. Uno, rappresentato nel grafico della parte inferiore della figura a sinistra, ha confrontato il tempo di svolgimento degli esercizi dopo una settimana di allenamento e nella colonna si vede una riduzione del tempo di esecuzione degli stessi di circa il 17%. A destra il gruppo che non faceva stretching non aveva nessun miglioramento prestazionale.
L’argomento ha suscitato parecchio interesse e siamo stati invitati a presentare un Case Report al Convegno Mondiale della Medicina del Calcio (Isokinetic) quest’anno a Wembley.
Abbiamo presentato il caso di un ciclista di 25 anni senza disordine temporomandibolari, che ha misurato la frequenza cardiaca della passata stagione, mentre indossava un particolare tipo di bite DOPO L’ALLENAMENTO per due ore, paragonato all'anno precedente che si allenava senza.
Data la difficoltà a confrontare i dati giorno per giorno, per le differenze climatiche e la diversificazione dell’allenamento (salita pianura e discesa) e le intensità, abbiamo misurato la frequenza cardiaca a riposo alla mattina appena alzato in casa sua. In verde ci sono i valori del 2017 (senza l’uso di un bite da rilassamento) e in blu l’inizio della preparazione di questo anno con l’uso di un particolare tipo di bite da rilassamento. I valori della frequenza cardiaca a riposo sono sensibilmente più bassi e questo nello sportivo fa migiorare le performances, abbiamo visto infatti una capacità di recupero assente negli altri ciclisti della squadra.
Nel 14° giorno c’è stata una riduzione marcata della frequenza del battito cardiaco (bradicardia), dovuta alla non osservanza delle indicazioni date sull’uso del dispositivo. Solo due ore dopo la performance (l’indicazione) ma il soggetto ci ha dormito tutta la notte. Nulla di grave al controllo cardiologico, solo accentuazione di un fenomeno fisiologico che stimola la bradicardia. Questo dato indica che, forse, l'uso controllato da fisiologi e cardiologi che lavorano a stretto contatto con dentisti che conoscono l’argomento, potrebbero dare risultati sorprendenti modulando solamente il tempo di utilizzo di questo bite. Si ricorda che i miglioramenti prestazionali, in questo momento, sono dell’ordine del 17-18% ma credo che potrebbero essere sensibilmente migliorabili…… una nuova frontiera nelle marginal gains (incremento delle prestazioni sportive) è cominciata.
L’evoluzione dello studio è al nuovo appuntamento è in ottobre a Lione 2020
Anticipazioni a Luino dove introdurrò il convegno https://www.unimpresa.it/wp-content/uploads/2019/09/programma.pdf e al mio corso.
Si ringrazia il Prof Marcello Brunelli (già Direttore del Dipartimento di Neuroscienze Giuseppe Moruzzi e Presidente dei Dottorati di Neuroscienze dell’Università di Pisa), la Prof Giovanna Traina dell’Università di Siena, Fabio Ravera tecnico di posturometria che ha iniziato gli studi, il dott. Mario D’Angelo (Clinical Trial Coordinator presso Ospedale Pediatrico Bambino Gesù gruppo prof. Locatelli) il dott. Massimo Conti insostituibile collaboratore, il Prof. Giuseppe Righini, Milco Musetti preparatore di ciclismo, Massimiliano Costa odontotecnico, le persone nuove con cui sto collaborando e tutti coloro di cui mi sono dimenticato. Non mi dimentico di certo di Marco Massarenti Presidente della Federazione Unimpresa Sport e Tempo libero, senza il suo impegno, passione e tempo questo importante evento non sarebbe stato possibile.
Approfondimenti al corso di "Gnatologia e sport" informazioni su drtonlorenzi@gmail.com
Chi volesse vedere cos’è lo sport fatto da uomini eccezionali guardi tutto il video
https://www.youtube.com/watch?v=3thAm19ELRk ed anche questo curato da Unimpresa https://www.youtube.com/watch?v=RDgmTHW6Ik4&feature=youtu.be
Per approfondimenti:
- Brunelli M., Coppi E, Tonlorenzi D, Del Seppia C, Lapi D, Colantuoni A, Scuri R, Ghione S. Arch Ital Biol. 2012 Dec; Prolonged hypotensive and bradycardic effects of passive mandibular extension: evidence in normal volunteers. Arch Ital Biol. 2012
- Lapi D, Colantuoni A, Del Seppia C, Ghione S, Tonlorenzi D, Brunelli M, Scuri R “Persistent effects after trigeminal nerve proprioceptive stimulation by mandibular extension on rat blood pressure, heart rate and pial microcirculation”. Arch Ital Biol. 2013 Mar
- D’Angelo M., Zanfrini S., Tonlorenzi D., G. Traina. (2014) The influence of mandibular stretching in athletes subjected to high intensity workout and in cyclists. JOURNAL OF BIOTHECNOLOGY, suppl. 185, S100.