Organizzazione Mondiale della Sanità..... ha sempre ragione?
Sotto il mirino dell’Oms rischiano di finirci i prodotti a più alta qualità del Made in Italy: il parmigiano reggiano (un grammo di sale di troppo), il prosciutto di Parma, la pizza, il vino e l’olio d’oliva rischiano di avere nelle confezioni le stesse immagini delle sigarette "nuoce gravemente alla salute".
Parola di Mcdonald, Coca Cola e Red Bull e magari in prima fila contro avremo gli USA, la nazione con la vita media più bassa che in Europa.
Nel 2013 il Fatto Quotidiano intitolava così un articolo (si può leggere online): "Salute, Lancet: "italiani tra i più longevi d'Europa" e gli inglesi ci invidiano.
Nel Novembre 2010, l'UNESCO ha iscritto la Dieta mediterranea nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità, su proposta di Italia, Spagna, Grecia e Marocco. Testuale definizione “un insieme di competenze, conoscenze, riti, simboli e tradizioni, che vanno dal paesaggio alla tavola.
Chissà se anche Stonehenge, la Muraglia Cinese, la barriera corallina, le Piramidi d’Egitto, o le Dolomiti saranno al sicuro.
Certo nessuno si sognerà di mettere in discussione la Statua della Libertà perché di sicuro Trump ci dichiarerebbe guerra.
Anche la nostra antica cultura contadina dove l'olio di oliva è sempre stato il re..... tutto sbagliato e tutto da rifare. Il legame tra obesità, diabete e infarto furono correlati dal nutrizionista italiano Lorenzo Piroddi (Genova 1911-1999) che nel 1939 scrisse “Cucina Mediterranea. Ingredienti, principi dietetici e ricette al sapore di sale”.
Negli USA obesità e coronaropatie erano un grave problema. Molti autorevoli studi dicevano che il rischio era correlato ai grassi assunti con la dieta, il rischio aumentava con l'aumento della quantità. Ancel Keys (1904-2004), uno scienziato che ha insegnato all’Università del Minnesota, andato in pensione nel 1975 andò a vivere a Pioppi, dove morì alla veneranda età di 101 anni.
Che strano: quegli abitanti del Cilento e di Creta assumevano la stessa quantità di grassi degli americani, ma le cardiopatie erano pochissime. Le sue considerazioni sono raccolte nel libro “Eat well and stay well, the Mediterranean way” che divenne un testo fondamentale per l'alimentazione mondiale. Nella libreria scientifica di google scholar ci sono 851 mila lavori sulla dieta mediterranea alcuni dei quali sono di una chiarezza disarmante: "esiste un'associazione inversa tra aderenza alla dieta mediterranea e rischio cardiovascolare."
Tutto mi sarei aspettato nella mia vita, magari di trovare impresso nel marchio di McDonald's, della coca cola o dei drink energetici che nuociono gravemente alla salute...... ma di trovare le immagini stampate sui pacchetti di sigarette nell'olio d'oliva italiano davvero no. Attendiamo il parere dell'Ordine Nazionale dei Medici.
Dopo avere riempito di fluoro le donne incinta, si è "scoperto" in seguito la sua pericolosità, cercare "gossip sul fluoro" (è un mio articolo). Stampare foto di pazienti morti sulle bottiglie dell'olio (tipo le foto sui pacchetti di sigarette) è un insulto alla nostra intelligenza e una perdita di credibilità dell'OMS. Attendiamo la presa di posizione dell'Ordine dei Medici.