Trapianto di feci per via orale e colite

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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale

La colite da Clostridium è una malattia poco nota ma responsabile di circa 14000 morti ogni anno negli Stati Uniti e la cui incidenza è in aumento per varie ragioni, anche in Italia.

Il trapianto di feci nella terapia delle coliti da Clostridium Difficile recidive o resistenti è una realtà consolidata e numerose sono oramai le pubblicazioni scientifiche ed i casi trattati con esito positivo in più del 90% dei casi trattati.

In tutti questi casi tuttavia il trapianto di feci da donatore è sempre stato realizzato per via transanale mediante clistere oppure utilizzando un sondino naso gastrico.

 

Alla IDWeek 2013 appena conclusasi a San Francisco, il gruppo di Thomas Louie, Professore di malattie infettive e microbiologia all’ Università di Calgary, Canada, ha proposto una nuova via di somministrazione.

I ricercatori di Calgary hanno centrifugato e trattato le feci da trapiantare rivestendole di gelatina e producendo delle capsule da somministrare per via orale. Il rivestimento ha permesso di ottenere il rilascio dei principi attivi, ovvero dei batteri direttamente nell’intestino.

Ai pazienti è stata sospesa la terapia antibiotica in corso a base di vancomicina il giorno prima della assunzione ed in seguito è stato somministrato un lassativo. Dopo l’ ingestione delle capsule la flora batterica intestinale dei pazienti è risultata essere costituita da una flora polimicrobica ma in nessun caso è stato trovato Clostridium Difficile.

Nei 32 pazienti trattati, il numero di capsule assunto è stato variabile, da un minimo di 24 ad un massimo di 34, le feci sono state donate in genere da familiari e in tutti i 27 pazienti tranne un caso dubbio, si è ottenuta la guarigione senza alcuna recidiva.

Il trattamento è stato giudicato dai pazienti ben tollerato. Attualmente la terapia è approvata negli Stati Uniti dalla FDA solo per le colite recidive ma questi dati potrebbero far estendere le indicazioni a tutte le coliti da Clostridium.

Una terapia ‘naturale’ sembra quindi essere più efficace delle tradizionali terapie a base di antibiotici purtroppo spesso inefficaci in questi pazienti in genere anziani e portatori di patologie complesse.

 

Fonti:

 

Data pubblicazione: 10 ottobre 2013

7 commenti

#1
Foto profilo Dr. Flavio Borgomastro
Dr. Flavio Borgomastro

Caro Andrea ,
ho letto con interesse il tuo articolo .Ritengo che solo unendo le forze ,da un lato dello specialista che viene in supporto e continua la sua ricerca e dall'altro il medico di medicina generale che tenta di arginare il fenomeno dell'abuso di antibiotici nel proprio ambulatorio , si possa arrivare ad una riduzione dell'incidenza di infezioni ricorrenti da parte di Clostridium difficile .

Flavio

#2
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Dr. Andrea Favara

https://jama.jamanetwork.com/article.aspx?articleid=2481003

Frozen vs Fresh Fecal Microbiota Transplantation and Clinical Resolution of Diarrhea in Patients With Recurrent Clostridium difficile InfectionA Randomized Clinical Trial


Christine H. Lee, MD1,2,3; Theodore Steiner, MD4; Elaine O. Petrof, MD5; Marek Smieja, MD, PhD1,2,3; Diane Roscoe, MD6; Anouf Nematallah, MD4; J. Scott Weese, DVM7; Stephen Collins, MBBS8; Paul Moayyedi, MB8; Mark Crowther, MD2,3; Mark J. Ropeleski, MD5; Padman Jayaratne, PhD1,3; David Higgins, MB3; Yingfu Li, PhD9; Neil V. Rau, MD11,12; Peter T. Kim, PhD1,10
[+] Author Affiliations
JAMA. 2016;315(2):142-149.

#3
Foto profilo Utente 475XXX
Utente 475XXX

Salve, io soffro di colite (ed emorroidi), come si esegue la diagnosi per Clostridium? Dove posso prenotare una visita per vedere se rientro nel caso di questa cura? Grazie, Laura

#4
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Dr. Andrea Favara

E' necessario un esame delle feci. Puo'parlarne poi con il suo medico.Prego.

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