Sinus pilonidalis o cisti sacro-coccigea: perché scegliere il trattamento mini-invasivo
Il sinus pilonidalis (cisti pilonidale, cisti sacro-coccigea o fistola sacro-coccigea) è una patologia molto frequente nei giovani adulti e di sesso maschile. Il trattamento è esclusivamente chirurgico e in letteratura vengono riportate diverse tecniche chirurgiche, che sono però gravate da elevata morbilità ed elevata incidenza di recidive, anche a breve distanza dall’intervento.
Recentemente è stata introdotta la tecnica mini-invasiva (tecnica sec. Gibs) che prevede, mediante l’utilizzo di lamine circolari in trefine e di piccoli dimensioni (2 - 6 mm), di asportare esclusivamente i tramiti fistolosi e di eseguire un’accurata pulizia (debridement) della cavità sottostante, senza posizionare drenaggi e punti di sutura favorendo così una precoce guarigione e un migliore risultato estetico. Inoltre, tale tecnica garantisce un precoce ritorno alle normali attività quotidiane e riduce significativamente l’incidenza delle recidive.
Di seguito vengono riportate le principali differenze tra il trattamento chirurgico standard e il trattamento mini-invasivo per l’asportazione del sinus pilonidalis o cisti sacro-coccigea (i dati ottenuti sono frutto di un lavoro da me condotto sul trattamento del sinus pilonidalis in età pediatrica e adolescenziale e presentato all’ultimo Congresso Nazionale di Chirurgia Pediatrica - 17/18 Settembre 2015, Roma).
La tecnica mini-invasiva rappresenta attualmente una valida alternativa alle tradizionali tecniche chirurgiche per il trattamento del sinus pilonidalis o cisti sacro-coccigea negli adolescenti e negli adulti.
Fonti: trattamento mini-invasivo del sinus pilonidalis in età pediatrica: la nostra esperienza (Claudio Olivieri), lavoro presentato al 8° Congresso Nazionale Congiunto SICP, SIUP, SIVI (17-18 Settembre 2015, Roma)