Criptorchidismo nei bambini: indicazione a intervenire prima possibile

claudio.olivieri
Dr. Claudio Olivieri Chirurgo pediatrico

Per criptorchidismo si intende la mancata discesa di uno o entrambi i testicoli nello scroto. Si verifica nel 2 – 5% nei nati a termine, ma la percentuale tende ad aumentare nei prematuri o nei nati di basso peso(<2.5kg).

Durante la vita fetale il testicolo discende dalla cavità addominale fino ad arrivare nello scroto, passando attraverso il canale inguinale, ma può fermarsi in un punto qualsiasi del tragitto di discesa, per esempio in sede addominale, inguinale o al di sopra della radice scrotale. 

Dopo la nascita, il testicolo, sebbene ritenuto, può andare incontro nella maggioranza dei casi ad una fisiologica discesa entro i 6 mesi.

La mancata discesa, invece, richiede un intervento chirurgico (orchidopessi) per prevenire delle gravi alterazioni a carico del testicolo, responsabili di una riduzione della capacità fertile e di una maggiore incidenza di sviluppare un tumore testicolare.

Sebbene nel 2014 le linee guida dell’American Urogical Association suggeriscono di eseguire l’intervento entro i 2 anni, in letteratura rimane controverso stabilire quale sia l’età ideale a cui sottoporre ad orchidopessi un bambino con testicolo ritenuto.

Guarda il video: Salute dell'uomo: quali sono le malattie più diffuse?

Una recentissima revisione della letteratura medica, condotta da un gruppo australiano, ha stabilito che:

  • l’intervento di orchidopessi non deve essere eseguito prima dei 6 mesi, in considerazione della possibile discesa fisiologica del testicolo;
  • l’età ideale per l’intervento di orchidopessi è compresa tra i 6 e i 12 mesi di vita, per ottenere un migliore sviluppo testicolare, in termine di dimensioni e di spermatogenesi, e soprattutto di riduzione del rischio di malignità testicolare;
  • per evitare ritardi nel trattamento, è fondamentale una precoce diagnosi da parte del pediatra curante in maniera da inviare immediatamente il bambino al consulente chirurgo;
  • in considerazione dell’età del bambino, l’intervento di orchidopessi deve essere eseguito esclusivamente da chirurghi pediatrici o urologi pediatrici al fine di ridurre le complicanze;
  • l’ecografia rimane un esame fondamentale per la valutazione della crescita volumetrica del testicolo durante il follow-up;
  • la terapia ormonale non è consigliata, in quanto non ha nessun beneficio sulla discesa del testicolo.

Per approfondire:Salute maschile: quali controlli fare?

 Fonte: Curr Opin Pediatr 2016;28:388-394.

 Altre informazioni: Pediatr Surg Int 2014;30:87-97.

            

 

Data pubblicazione: 08 giugno 2016

7 commenti

#2
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Dr. Claudio Olivieri

Ciao Giovanni,
in effetti rispetto alle linee guida dell'American Urogical Association, come da te ben delucidate, ancora oggi, soprattutto nell'ambito della chirurgia pediatrica, si dibatte molto su quale sia il timing ideale per l'orchidopessi. In recenti studi, viene riportato che solo il 20% dei chirurghi esegue l'intervento prima dell'anno, mentre dopo l'anno di vita la percentuale oscilla tra il 67% il 95%.
Pertanto, questa recente review conferma i vari punti delle linee guida del 2014 (diagnosi precoce, ecografia, terapia ormonale e follow-up) ma pone principalmente il problema sul timing e di come sia, invece, fondamentale intervenire precocemente, ovvero prima del compimento dell'anno di vita (6-12 mesi), per favorire un migliore sviluppo del testicolo e ridurre al minimo il rischio di malignità.
A presto.

#3
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Dr. Giovanni Beretta

Si questo in effetti è il dato "chirurgico" nuovo che deve essere tenuto presente !

#4
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Utente 164XXX

Salve dottori. Colgo l'occasione dopo aver letto l'articolo per riportare la mia esperienza in quanto mio figlio è stato operato per testicolo ritenuto a 14 mesi di età, ma solo dopo aver fatto la terapia ormonale allora consigliata da più parti (anno 2010); quello che però fa pensare un genitore è la non uniformità di pareri che spesso viene data; infatti lo specialista endocrinologo ci ha consigliato la terapia ormonale (senza alcun beneficio in termini di discesa testicolare) , mentre quando siamo andati dal chirurgo pediatra per operare ci ha detto che avevamo sbagliato tutto e che il problema non poteva risolversi se non con l'operazione.
Quello che mi chiedo adesso è: ci possono essere conseguenze per il bambino per una terapia ormonale intrapresa senza alcuna necessità?

#5
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Dr. Claudio Olivieri

Salve,
potete stare tranquilli, la terapia ormonale non ha nessuna conseguenza sulla salute e sul testicolo di vostro figlio. I tempi in cui è stato eseguito l'intervento sono corretti, pertanto non c'è da preoccuparsi.
Cordiali saluti.

#6
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Utente 164XXX

Il mio dubbio e preoccupazione nasce dopo aver letto un articolo in cui si legge testualmente:
"In passato si è fatto ricorso a trattamenti a base di ormoni, ma al giorno d’oggi tale approccio è stato abbandonato in quanto l’effetto è in genere, temporaneo e solo apparente, ma soprattutto perché sono stati dimostrati danni ai tubuli seminiferi"........

#7
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Dr. Claudio Olivieri

La terapia ormonale non ha nessun beneficio sulla discesa dei testicoli e i danni ai tubuli seminiferi potrebbero essere correlati ad un ritardato intervento chirurgico dovuto alla terapia ormonale.
Pertanto, per consentire un normale sviluppo testicolare e' fondamentale intervenire nei tempi giusti.
Cordiali saluti.

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