Testosterone: utile nell’ipogonadismo

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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

 

Nell'ipogonadismo potrebbe essere utile una terapia a base di testosterone.

Questa conferma sulla strategia terapeutica da tenere in presenza di un ipogonadismo ci arriva da una importante ed ampia review e meta-analisi su undici pubblicazioni “pesanti” che hanno considerato quattro trial clinici randomizzati e con placebo; questa ricerca è stata condotta da alcuni ricercatori della Mayo Clinic di Rochester nel Minnesota, e pubblicata dal "Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism".

 

     

 

La review in questione ha coinvolto complessivamente 1779 uomini adulti con un quadro d’ipogonadismo associato almeno ad uno dei relativi sintomi e con il dosaggio del testosterone, dosato nel sangue alla mattina, inferiore o pari a 300 ng/dL; i livelli medi di testosterone, all’inizio degli studi considerati, erano comunque sempre compresi tra i 201,2 e i 239 ng/dL.

 

     

 

La durata dei trattamenti esaminati variava da 12 a 52 settimane, i risultati della terapia sostitutiva con testosterone, confrontati con quelli ottenuti utilizzando il placebo, hanno mostrato un miglioramento leggero ma statisticamente significativo della libido, cioè del desiderio sessuale, dell’erezione e della risposta sessuale in generale mentre nessun miglioramento è stato segnalato sull’umore e sul fattore “energia” in generale.

 

      

 

Con le terapie sostitutive a base di testosterone è stata segnalata una frequenza significativamente più elevata di eritrocitosi, rispetto a chi assumeva placebo, ma non si è avuto alcun significativo aumento dei sintomi a carico del basso tratto urinario.

 

     

 

L'incidenza dell'eritrocitosi, aumentata nella nostra review, sembra essere un dato clinicamente poco importante ma questo dovrebbe sempre essere, come effetto collaterale possibile, comunicato all’uomo che inizia questo tipo di terapia sostitutiva, infatti, bisogna comunque segnalare che alcuni recenti studi avrebbero osservato un relativo aumento dell’incidenza di ictus e di patologie cardiovascolari tra gli uomini che la seguono.

Fonte:

https://academic.oup.com/jcem/article-abstract/103/5/1745/4939466?redirectedFrom=fulltext


Altre informazioni:

https://www.medicitalia.it/news/andrologia/7739-testosterone-luts-e-deficit-dell-erezione.html

https://www.medicitalia.it/news/andrologia/2580-piu-testosterone-meno-bugie.html

https://www.medicitalia.it/news/andrologia/6830-il-testosterone-migliora-la-vita-sessuale-nella-terza-eta.html

 

Data pubblicazione: 25 luglio 2018

4 commenti

#1
Foto profilo Utente 526XXX
Utente 526XXX

buongiorno dottor beretta forse ho sbagliato a scrivere qui ma non ho capito come si utilizza per il post,mi scusi se la disturbo,sono un ragazzo tipo sportivo con charcot marie tooth di 39 anni sono sotto cura di testostrone non per fare gare sportive ma per riuscire a vivere decentemente,infatti con la cura riesco ad attenuare parestesie.ero in cura in humanitas per ipogonadismo, prima con tostrex poi per praticità siamo passati con nebid (testosterone undecoato), prima ogni 12 settimane ora ogni 10 settimane. ero in cura da Pizzocaro adesso sono sotto policlinico con endocrinologia. ho fatto una visita col dott. Benaglia che mi aveva consigliato Pizzocaro. il mio quesito è che dopo un anno che faccio la cura il testosterone non si alza a livelli normali siamo sui 10mg/L. parlando con Benaglia mi ha detto possibile che mancano i recettori di testosterone. secondo lei in anni di sua onorata carriera si è trovata una situazione del genere? cioè testosterone da fuori con livelli bassi, sarebbe come se sotto insulina faccio insulina e non succede nulla. non è che la dose di nebid 1000mg è troppo poco per me?io e banaglia pensavamo un tentativo del sovradosaggio per 3 mesi magari facendo una puntura con più formulazioni di testosterone ho visto ci sono in commercio, perchè nebid ha un bel costo se non riesco a risolvere sarebbe da smettere, solo che mi han detto vita natural durante con tutti i rischi. sarei grato per un suo parere in merito. le auguro una buona giornata . turrisi gianfranco

#2
Foto profilo Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Gentile lettore,

ridiscuta con il dr. Pizzocaro e il dr. Benaglia le indicazioni suggerite e con lui rivaluti poi gli eventuali risultati che otterrà.

Un cordiale saluto.

#3
Foto profilo Utente 526XXX
Utente 526XXX

la ringrazio per avermi risposto adesso essendo in cura in policlinico staremo a vedere.ieri alla visita di controllo abbiamo deciso di abbassare la frequenza delle punture, da 10 settimane a 9 settimane e dobbiamo vedere come va. altrimenti dobbiamo cambiare formulazione. ho visto che ci sono punture con testosterone con più formulazione che si fanno ogni 3 settimane magari arriviamo a quella formulazione.
buona giornata.

#4
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Dr. Giovanni Beretta

Bene!
Segua sempre attentamente tutte le indicazioni che le daranno i suoi endocrinologi ed andrologi di fiducia.
Ancora un cordiale saluto.

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