O calvi o fertili: effetti della finasteride sulla fertilità

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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Questo sembra essere il dato sostanziale che emerge da uno studio retrospettivo pubblicato in questi giorni su Fertility and Sterility da alcuni ricercatori del Mount Sinai Hospital e dell’Università di Toronto.

La Finasteride appartiene alla classe di farmaci che inibiscono un enzima, la 5-alfa-reduttasi, che è invece capace di trasformare il testosterone nel suo metabolita attivo e cioè il diidrotestosterone (DHT).

Il farmaco, inizialmente approvato per il trattamento dell’iperplasia prostatica benigna (IPB), ha avuto una successiva indicazione, a dosaggi ridotti, anche per contrastare soprattutto le calvizie maschili che dipendono dalla maggior presenza di androgeni e dei loro metaboliti attivi, testosterone e DHT compresi. 


Problema "caduta capelli"

Questa terapia potrebbe essere potenzialmente pericolosa per la fertilità di un uomo, e lo studio, prima menzionato, sembra confermare che chi ha usato la Finasteride per contrastare la caduta dei capelli ha avuto una apparente riduzione del numero di spermatozoi nell'eiaculato e poi un importante aumento dello stesso dopo la sospensione del farmaco.

In media, l’aumento del numero di spermatozoi, alla sospensione della terapia, è stato di quattro volte ed è arrivato fino a dodici volte nei casi di grave oligozoospermia, cioè quando il numero di spermatozoi era inferiore, durante la terapia, ai cinque milioni per millilitro; nessuno degli uomini trattati ha mostrato un calo della conta di gameti dopo aver interrotto la terapia con Finasteride. 

L’interruzione dell’inibitore della 5-alfa-reduttasi non portava invece ad alcun miglioramento degli altri parametri, come la motilità e la morfologia degli spermatozoi.

Lo studio indica, in estrema sintesi, che la Finasteride può essere associata ad alcuni disturbi della produzione di spermatozoi e quindi della potenziale fertilità di un uomo.   

In questa prospettiva è bene sospendere il farmaco nei maschi che presentano grave oligozoospermia o azoospermia, anche al dosaggio ridotto indicato per contrastare la calvizie androgenica, e, altro consiglio, è bene usarlo con molta prudenza nei maschi che desiderano avere un figlio e che hanno la loro fertilità al primo posto rispetto ad altri aspetti esistenziali di tipo puramente estetico.

La mia esperienza personale mi suggerisce di dire che il numero degli spermatozoi generalmente migliora entro tre mesi dalla sospensione del farmaco ma devo pure dire che è sempre difficile prevedere, per ogni singolo caso clinico, i reali tempi in cui si verifica tale miglioramento. 

 

Fontehttp://www.fertstert.org/article/S0015-0282(13)02786-6/abstract

Altre informazioni sul tema:

https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/630-disturbi-dell-erezione-e-del-desiderio-sessuale-finasteride-dutasteride.htmlDisturbi-dell-erezione-e-del-desiderio-sessuale-Finasteride-Dutasteride 

Data pubblicazione: 02 ottobre 2013

8 commenti

#1
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Dr. Andrea Militello

Da tenere in considerazione quindi specialmente nelle giovani coppie in cui talvolta l'uomo fa uso di tale molecola per motivi estetici

#2
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Dr. Giovanni Beretta

Sì questa è una considerazione giusta e poi bisogna stare attenti a quei maschi che già in partenza presentano un quadro seminale problematico (oligozoospermie soprattutto).
Il consiglio, a prescindere, è sempre quello eventualmente di avere a disposizione, prima di iniziare la cura dermatologica, un esame del liquido seminale.

#3
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Dr. Luigi Laino

Sono assolutamente d'accordo con l'ultima affermazione di Giovanni:

Da dermatologo, prescrivo con successo da più di 10 anni questo farmaco per la terapia della calvizie.
Stiamo parlando di una terapia adottatata da circa 15 anni in tutto il mondo per la cura dell'alopecia androgenetica; il profilo di tollerabilità e sicurezza di questo farmaco e' assai nota e lo stesso e' costantemente controllato in Italia dall'agenzia del farmaco e dal ministero della Salute.

L'efficacia sulla Calvizie e' nota e riconosciuta, così come gli effetti sulla spermatogenesi e - sottolineo - sulla reversibilità degli stessi (fino alla quadruplicazione della conta spermatica dopo sospensione).

Molto utile - e concordo con Giovanni - conoscere lo stato iniziale del paziente: aggiungo, prima dell'inizio terapia, durante e al termine della stessa.

#4
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Dr. Giovanni Beretta

Aggiungo e sottolineo, da andrologo, che se si hanno quadri di grave dispermia e il "potenziale" calvo desidera comunque avere un figlio, è bene astenersi dall'assumere questo tipo di farmaco, anche al dosaggio ridotto consigliato in sede dermatologica.

#5
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Utente 301XXX

Salve, una domanda, ci possono essere cambiamenti significativi in un ragazzo di 25 anni con un varicocele di 3° grado ma con dei valori di sperma "accettabili/normali" che si opera di varicocele per eliminare un fastido/dolore che viene quando si fa intenza attività fisica? (intervento tramite sclero-embolizzazione)

intendo cambiamenti che favoriscano/anticipino la perdita di capelli

#6
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Dr. Giovanni Beretta

Gentile lettore,

non sono segnalati simili cambiamenti dopo un intervento radiologico di scleroembolizzazione per risolvere un varicocele clinico e sintomatico.

Cordiali saluti.

#7
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Dr. Giovanni Beretta

Ultime conferme di quanto riportato in questa news sono presenti in un lavoro, presentato in questi giorni (14 ottobre 2013) a Boston all'annuale Meeting dell'American Society for Reproductive Medicine da alcuni ricercatori del Department of Surgery, Mount Sinai Hospital, University of Toronto dal titolo: "Finasteride use in the male infertility population: effects on semen and hormonal parameters".

#8
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Utente 251XXX

Davvero non capisco come i dermatologi possano prescrivere questa medicina come una caramella senza avvisare dei possibili effetti collaterali, alla luce delle più recenti scoperte che attestano un legame tra finasteride e deficit erettile.

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