Se l'azoospermia è ostruttiva... la soluzione è più semplice
Un recente lavoro di un gruppo di andrologi brasiliani, pubblicato sul Journal of Urology, sembra confermare che una azoospermia ostruttiva, benchè sia una situazione clinica estrema, permetta un recupero non difficile, tramite tecnica percutanea, di spermatozoi dal testicolo e dall'epididimo in modo tale da permettere il loro successivo utilizzo in un tentativo di fecondazione in vitro di un ovocita.
Iniezione intracitoplasmatica di uno spermatozoo (freccina rossa)
Sono stati esaminati 146 uomini senza spermatozoi: 32 avevano una assenza congenita bilaterale dei deferenti, i condotti che portano fuori gli spermatozoi, 59 avevano subito una legatura dei deferenti e 55 avevano una ostruzione post infezione delle vie seminali.
Gli spermatozoi in tutti i casi sono stati recuperati tramite tecniche mininvasive, cioè aspirazioni percutanee con aghi ultrasottili a livello dei testicoli (TEFNA) e degli epididimi (PESA).
Il successo nel recupero è stato del 100% in presenza di una assenza congenita dei deferenti, del 96,6% nelle legature chirurgiche e del 96,3% nelle ostruzioni causate da infezioni.
Le percentuali di gravidanze ottenute, dopo tentativo di fertilizzazione assistita, utilizzando l’iniezione intracitoplasmatica di un solo spermatozoo (ICSI), sono molto simili nei tre gruppi esaminati: 34,4% nei problemi congeniti, 32,2% nelle legature chirurgiche dei deferenti (dopo vasectomia) e 36,4% nelle azoospermie dopo infezione delle vie seminali.
Questi dati ci confermano che l’assenza di spermatozoi di origine ostruttiva è una condizione clinica difficile, dove non ci sono spermatozoi, ma in cui, tramite tecniche non particolarmente invasive, è possibile recuperare spermatozoi a loro volta capaci, quando si utilizza una tecnica di fertilizzazione assistita mirata, di permettere una successiva e normale gravidanza a termine.
Fonte:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23174251
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