Il Sildenafil (Viagra) può essere anche un cardioprotettore
Il Sildenafil (Viagra), primo farmaco efficace nel trattare alcuni problemi erettivi e scoperto un po’ per caso durante ricerche mirate invece a studiarne la sua efficacia in alcune patologie cardiache, sembra ritornare alla sua indicazione originaria e risultare utile proprio nella cura di una particolare patologia cardiaca, la cardiomiopatia che interessa in modo particolare i diabetici e sembra prevenirne il grave scompenso cardiaco.
L’ha dimostrato un gruppo di ricercatori italiani della Sezione di Fisiopatologia Medica ed Endocrinologia dell’Università La Sapienza di Roma.
La ricerca, ora pubblicata sulla rivista Circulation, sostiene che il Sildenafil, meglio noto col nome di Viagra, può curare la cardiopatia che porta al progressivo indebolimento e all'aumento di volume di un cuore “affaticato”, come spesso si può riscontrare in presenza di una iperglicemia non ben compensata.
L'effetto terapeutico positivo è stato proprio evidenziato da questo studio in maschi, età media 60 anni, con cardiopatia, causata dal diabete, ma ancora senza sintomi, cioè senza disturbi clinici significativi.
Lo studio mostra come i soggetti, trattati con il 100mg di Sildenafil al giorno, hanno ottenuto un ritorno ad un buon funzionamento del loro cuore, con un miglioramento della regolare contrazione cardiaca.
Questo nuovo lavoro clinico apre altri orizzonti terapeutici, soprattutto per alcuni particolari problemi cardiaci e sfata la presunta pericolosità, che un’informazione non corretta aveva diffuso, secondo cui questi farmaci, usati generalmente contro l’impotenza erettile, fossero a prescindere dei farmaci controindicati in tutti i pazienti cardiopatici.
L’unico dato certo ancora oggi invece è che questi farmaci non vanno mai indicati e prescritti in associazione con i nitroderivati, farmaci spesso usati invece nel trattamento di pazienti affetti da una cardiopatia ischemica.
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