Quando il pene è curvo: come si valuta e che cosa si fa
Cosa fare se il pene è curvo? Analizziamo le cause dell'incurvatura ventrale del pene (o griposi), come fare la diagnosi e quali sono le possibilità per risolvere il problema.
Il pene curvo (o griposi)
In medicina per indicare un incurvamento del pene di tipo ventrale, ossia verso il basso, si usa il termine griposi. A volte l'incurvamento può interessare solo il glande (cioè la parte terminale del pene) mentre l'asta è diritta.
Altre volte tutta l'asta del pene è ricurva in modo così grave da impedire un normale rapporto sessuale o permetterlo, ma con dolore.
Cause del pene curvo
Molti casi di incurvamento ventrale del pene sono associati ad una ipospadia, cioè un'alterazione abbastanza frequente dei genitali esterni maschili, in cui l'uretra (il canale che trasporta l'urina dalla vescica all'esterno) non termina alla punta ma prima, sulla faccia ventrale del pene.
La griposi, oltre ad essere congenita, può avere altre cause.
Ad esempio l'anomala curvatura del pene può essere secondaria al morbo di La Peyronie, detto anche Induratio Penis Plastica (cioè un indurimento e una fibrosi dell'albuginea e dei corpi cavernosi del pene), a traumi dei genitali (come una lesione al pene) o a restringimenti dell''uretra con sclerosi circostante.
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Diagnosi
È importante, di fronte a una tale patologia, avere le idee chiare e precise, senza mai drammatizzare perché questo atteggiamento può scatenare timori e paure tali da condizionare pesantemente la vita futura del paziente a livello relazionale e sessuale.
Prima di tutto occorre valutare il grado di incurvamento ed escludere una eventuale causa secondaria come la già citata malattia di Peyronie o la contemporanea presenza di una ipospadia che, in numerosi casi, devono essere trattate chirurgicamente con tecniche specifiche e particolari.
La visita andrologica o urologica risulta il primo passo per stabilire alcuni aspetti che permettono di fare una precisa diagnosi, ad esempio la presenza di un'uretra non completamente sviluppata.
Se la visita risulta insufficiente a chiarire il problema del pene storto allora può essere importante valutare il pene quando è in erezione; a questo proposito è molto utile una ecografia dinamica dopo una iniezione nei corpi cavernosi di un vasodilatatore come la Prostaglandina E1. Questo esame permette di valutare l'ecostruttura del pene e di mettere in evidenza eventuali placche tipiche della malattia di Peyronie o Induratio Penis Plastica (IPP).
Un'altra valutazione che in alcuni casi preferiamo perché assolutamente non invasiva ed incruenta è l'autofoto del pene in erezione.
Si consiglia di scattare in diverse proiezioni alcune fotografie con un apparecchio fotografico digitale oppure con macchina fotografica tipo Polaroid, quando il pene è in erezione.
In questo modo risulta relativamente semplice valutare il tipo e il grado di incurvamento presente.
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Terapia
Se l'incurvamento è grave, l'indicazione è generalmente un intervento chirurgico che ristabilirà la corretta situazione anatomica.
Chi è portatore di questa “malformazione” spesso non è informato della possibilità di una sua correzione; si chiede se è normale o no e ciò non fa che alimentare in modo vorticoso le sue paure e le sue ansie impedendo così di avere quella necessaria tranquillità e sicurezza che permettono di iniziare o continuare una normale relazione affettiva e sessuale.
Credere di possedere un pene “malformato” è una delle idee più negative e distruttive che si possa avere. Questo può portare a sentirsi inadeguati fino ad evitare qualsiasi tipo di relazione. A volte il grado di incurvamento è modesto, ad ampio raggio e tale da non impedire la possibilità di un normale rapporto sessuale. In questi casi non è mai consigliata una correzione chirurgica se non per motivi esclusivamente estetici o psicologici.
È sufficiente consultare un andrologo che, valutato attentamente il problema della curvatura del pene, sarà in grado di sdrammatizzare e rassicurare eventualmente il portatore di questo “problema anatomico”.
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