Secrezioni del seno
Una modesta secrezione è spesso fisiologica. Se invece la secrezione è continua o sieroematica può essere dovuta alla presenza di un papilloma o, raramente, di una neoplasia.
La secrezione di liquido dal seno è un sintomo frequente soprattutto in donne di età compresa fra i 30 e i 50 anni e quasi sempre legato ad una condizione benigna. A volte è l'unico sintomo clinicamente rilevabile in mammelle per il resto asintomatiche. Una modesta secrezione è spesso fisiologica o legata a fenomeni infiammatori temporanei.
Liquido dal seno: quando preoccuparsi?
Se invece la secrezione è continua o sieroematica può essere dovuta alla presenza di un papilloma (lesione benigna) o, raramente, di una neoplasia. In questo caso è bene ricorrere ad una visita specialistica. Anche la mammella maschile può presentare una secrezione.
Per essere significativa una secrezione deve essere:
- reale,
- spontanea,
- monolaterale e monorifiziale,
- persistente e non legata all'allattamento.
Se la secrezione è abbondante può essere spontanea ed evidenziarsi già alle prime fasi della ispezione e la donna la rileva con il riscontro di macchie variamente colorate sul reggiseno.
Le secrezioni bilaterali e pluriorifiziali sono in genere di origine extramammaria o espressioni di flogosi mammarie acute e croniche e non hanno alcuna importanza oncologica.
Quelle monorifiziali e monolaterali sono da tenere in maggiore considerazione anche se non è tanto la modalità di presentazione quanto l'aspetto della secrezione stessa.
Tipologie di secrezioni
Classicamente si distinguono vari tipi di secrezione-base: lattiginosa, multicolorata, purulenta, chiara (watery), sierosa, siero-ematica ed ematica. Solo le ultime quattro sono chirurgicamente significative.
Secrezione lattiginosa
Generalmente abbondante, bilaterale, pluriorifiziale, spontanea, la secrezione lattiginosa è secondaria a cause extramammarie che provocano un aumento della attività prolattinica o legata all'assunzione di farmaci antidepressivi o ansiolitici o ormoni. Valori poco elevati di prolattinemia determinano una galattorrea (secrezioni lattescenti) appena latente mentre con alti livelli la galattorrea è molto più evidente e spontanea e generalmente associata ad una amenorrea.
Le galattorree vere devono comunque esere distinte dalle secrezioni siero-lattiginose modeste che sono generalmente normo-, o lievemente iper-, prolattiniche. Non importante dal punto di vista oncologico. Soldi sprecati se viene richiesto un esame citologico.
Secrezione siero-lattiginosa
Si verifica soprattutto dopo una gravidanza, ma anche in corso di terapie ormonali o con neurolettici, specie se sono evidenti i fenomeni involutivi della ghiandola, può persistere una secrezione biancastra o anche incolore, a seconda del tenore di proteine (sieroalbumina, lattalbumina, e globuline), ma soprattutto di lipidi.
Si tratta di secrezioni non spontanee, bilaterali e pluriorifiziali; generalmente sono normoprolattinemiche. Non importanti dal punto di vista oncologico. Soldi sprecati se viene richiesto un esame citologico.
Secrezione multicolorata
La secrezione dovuta a fenomeni involutivi e al tempo stesso secretivi, è inizialmente di colorito chiaro e di tinta opalescente, divenendo con il tempo più colorata fino a toni di marrone, grigio o grigio verde, o francamente verde. Si manifesta per una ectasia (dilatazione) dei dotti galattofori che può essere più o meno spiccata. Nella secrezione si ritrova la stessa componente liquida delle cisti ed anche la galattografia talora può evidenziare una comunicazione tra cisti e dotti dilatati.
Nelle secrezioni molto scure basta raccogliere le secrezioni su una garza bianca o cotone: la secrezione assume un colore verde o brunastro che permette di escludere la presenza di sangue.Non importante dal punto di vista oncologico e soldi sprecati se viene richiesto un esame citologico.
Secrezione distrofica
Per quanto le secrezioni della ectasia (dilatazione) duttale siano principalmente fluide, leggermente viscose ed opalescenti, sierose e/o colorate, occorre tener presente che si possono osservare anche secrezioni con aspetti estremamente vari e la secrezione apparire più o meno densa e cremosa, giallastra e quasi grassosa per un abnorme accumulo di detriti cellulari e lipidici. Non importante dal punto di vista oncologico. Soldi sprecati se viene richiesto un esame citologico.
Secrezione acquosa
Forma infrequente di secrezione molto particolare e va distinta da quelle sierose perchè il liquido è molto chiaro (definito anche "cristallino" o " a acqua di roccia").
Monorifiziale e monolaterale, in passato era considerata indicativa di carcinoma, mentre attualmente viene descritta anche in presenza di papillomi multipli e papillomatosi.
Importante in senso oncologico necessita di ulteriori approfondimenti a partire dall'esame citologico della secrezione.
Secrezione sierosa
Questo tipo di secrezione "giallo-limone", monolaterale e monorifiziale, spontanea o provocata, corrisponde il più delle volte ad una fase iniziale della ectasia duttale (benigna), ma talora alla presenza di un papilloma intraduttale (benigno) o anche raramente soprattutto in età adulta anche alla presenza di un carcinoma (maligno). Necessita sempre di un approfondimento.
Secrezione siero-ematica ed ematica
Monorifiziale, monolaterale spontanea o provocata. Si associa ad una patologia benigna nel 90% dei casi e ad una lesione maligna nel restante 10% dei casi. Ovviamente merita sempre un approfondimento diagnostico.
Secrezione ematica
Questo tipo di secrezione "a cioccolata" può essere pluriorifiziale, bilaterale, spontanea o provocata.La perdita di sangue dal seno può rappresentare un episodio isolato secondario ad un abnorme stimolo ormonale capace di determinare una eccessiva stimolazione sui dotti con sfaldamento delle cellule e microemorragie endoluminali.
Spontaneamente o con una leggera spremitura la secrezione fuoriesce, talora profusa, con alleviamento immediato dei sintomi di infiammazione, tensione e ingorgo retroareolare. Episodi isolati si osservano nell'età puberale per un improviso stimolo estrogenico soprattutto dopo carichi ormonali (es. pillola del giorno dopo) e nella fase iperestrogenica pre-menopausale, specie durante un significativo ritardo mestruale. Non importante dal punto di vista oncologico ma richiede un approfondimento precauzionale se persistono dubbi diagnostici soprattutto in età adulta.
Secrezione da galattoforite
Secondaria a fenomeni di galattoforite (infiammazione dei dotti galattofori) acuta con sporadici episodi di secrezione ematica o galattoforite cronica che si manifestano con una secrezione purulenta che consente un completo drenaggio della raccolta.
Utile un approfondimento in caso di dubbi diagnostici.
Secrezione ematica post-traumatica
Gli esiti di un trauma, ma anche in seguito ad esecuzione della mammografia, di un agoaspirato e persino di una palpazione troppo energica del medico o del partner, possono determinare, oltre che vistose ecchimosi superficiali sulla mammella, anche temporanee secrezioni ematiche. Non importante in senso oncologico e l'approfondimento è generalmente precauzionale e per rassicurare la donna... (e a volte anche il medico!).
Fonte
- Iconografia e metodologia clinica delle lesioni mammarie (testo-atlante) - A.Pluchinotta, S.Catania, S.Zurrida - Edizioni Sorbona - Milano, 1994