Ho un fibroadenoma. Mi devo operare?
Il fibroadenoma è un nodulo benigno frequente al seno, più comune tra i 25 e i 30 anni. Di solito asintomatico, può essere scoperto tramite autopalpazione o esami ecografici. La chirurgia è indicata in casi di diagnosi incerta, crescita progressiva, dimensioni significative, o insorgenza dopo i 40 anni. La probabilità di degenerazione maligna è molto bassa. I fibroadenomi complessi e i tumori filloidi, che possono comportare un rischio maggiore, richiedono valutazioni più attente.
Indice
Cos'è il fibroadenoma mammario?
Il fibroadenoma è la formazione nodulare solida benigna più frequente della mammella.
Può insorgere in qualsiasi età, ma è caratteristico dell’età giovanile, tra i 25 e i 30 anni.
Più frequentemente si presenta con un nodulo unico e nel 20% dei casi si presenta con noduli multipli nella stessa mammella o bilateralmente. Poco tempo dopo la sua insorgenza, nel 5% dei casi, può presentare una regressione spontanea così come dopo la menopausa.
Talvolta dolente, ma in genere è asintomatico, viene scoperto accidentalmente con l’autopalpazione o nel corso della visita come un nodulo mobile che risulta solido al controllo ecografico.
È sensibile alle influenze ormonali, pertanto può aumentare di volume in corso di terapie ormonali ed in gravidanza e può involvere in menopausa.
Quando si presenta in donne al di sopra dei 40 anni, età atipica per insorgenza di fibroadenomi, si pone la diagnosi differenziale con tumori del seno maligni a margini netti.
Nonostante la sua denominazione (oma) il fibroadenoma è da considerare una forma di iperplasia nodulare del tessuto stromale e della componente ghiandolare (cioè tumore misto), pertanto recentemente viene più collocato come una variante della malattia fibrocistica piuttosto che tra le neoplasie benigne.
Il fibroadenoma può diventare maligno?
I fibroadenomi sono benigni e non tendono ad evolvere verso la malignità.
Le probabilità che un fibroadenoma possa degenerare sono trascurabili, nell’ordine dello 0,1-0,3%, e pertanto l’atteggiamento tenuto in passato dalla maggior parte degli autori di sottoporre i fibroadenomi ad una exeresi sistematica, si è spostato verso un atteggiamento più conservativo riservando l’indicazione chirurgica a casi selezionati.
I casi eccezionali in cui si riscontra un carcinoma all’interno del fibroadenoma o sui suoi margini è dovuta ad una evoluzione della iperplasia lobulare verso quella atipica e quindi verso il carcinoma in situ o di una diffusione neoplastica sviluppatasi al di fuori del fibroadenoma.
Quando esportare chirurgicamente i fibroadenomi?
Indicazioni assolute:
- diagnosi di benignità non certa
- crescita progressiva
- volume spiccato (diagnosi differenziale con tumore fillode)
- sospetto tumore fillode
- insorto in età > 40 anni
Indicazioni relative:
- volume tale da creare problemi estetici
- importanti problemi psicologici
- dimensioni superiori a 4 cm in relazione alle dimensioni della mammella.
L’intervento va possibilmente eseguito in anestesia locale e con sedazione in caso di mammelle dense dove è necessario effettuare una resezione ghiandolare.
I risultati estetici sono generalmente buoni, se è possibile sfruttare le incisioni periareolari, sulla plica sottomammaria e ascellare.
Fibroadenomi “complessi”
I cosiddetti fibroadenomi complessi, contenenti cisti, adenosi sclerosante, calcificazioni epiteliali o alterazioni di tipo apocrifo e papillare, presentano un rischio superiore (RR=3) rispetto ai comuni fibroadenomi.
Per approfondire:Fattori e indicatori di rischio per il carcinoma mammario
Fibroadenoma filloide
Non è frequente, rappresentando il 2-3% dei tumori fibroepiteliali della mammella.
Talvolta rappresenta una sorpresa istologica di un nodulo ritenuto fibroadenoma dopo l’enucleazione.
Ha un comportamento biologico variabile, suddiviso in 3 gradi: “benigno”, “bordeline”, “maligno”.
I fillodi sono meno circoscritti dei fibroadenomi e hanno un significativo rischio di recidività che impone l’exeresi di tessuto sano intorno al nodo.
Diagnosi differenziale tra tumore filloide e fibroadenoma
- L’esame clinico e la mammografia non rilevano segni patognomonici.
- L’ecografia può porre il sospetto se rileva la presenza di lacune liquide.
- Nel sospetto di filloide, in genere a seguito di una rapida crescita, è indicata una agobiosia.
- La citologia non è in grado di fare una diagnosi specifica.