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Caffè: dubbi e falsi miti

Il caffè è una delle bevande più diffuse al mondo: scopriamo quali sono le sue caratteristiche, cos'è la caffeina, quanti caffè possiamo bere e quali sono i rischi di un suo elevato consumo.

Il caffè è forse dopo l'acqua una delle bevande più diffuse al mondo, sebbene in ogni paese venga preparato secondo specifiche tradizioni locali; ma la tazzina del caffè rappresenta sopratutto un rito tipicamente italiano frutto di un'abitudine radicata e molto amata, tanto da essere studiato per comprendere i rischi e i benefici per la salute.

Cos'è il caffè?

Il caffè è una droga alcaloidea ricavata da una pianta nota come coffea arabica che dà il nome alle miscele di caffè più pregiate; esistono tuttavia moltissime altre specie e varietà a differente contenuto in caffeina.

La pianta originaria dell'Etiopia e della penisola Arabica, attualmente è coltivata in Sud America e sopratutto in Brasile che è il principale produttore di caffè al mondo. Il caffè richiede una lavorazione piuttosto laboriosa che passa dalla raccolta delle bacche dalle quali vengono estratti i semi, seguita da processi di essiccazione, e infine dalla torrefazione che è un processo di cottura dei semi a temperature di 200-240° che conferiscono al caffè la classica colorazione bruno-nerastra, e le caratteristiche organolettiche e morfologiche tipiche.

Il caffè può essere decaffeinato secondo diverse modalità come la decaffeinizzazione ad acqua e quella a CO2. La prima più usata, comporta il passaggio dei chicchi di caffè crudo in vasche di acqua dove sono presenti filtri a carboni attivi; l'acqua come solvente estrae la caffeina permettendo di ottenere un caffè con una quantità bassa di caffeina (5mg. per tazzina contro i 60 mg. che contiene una tazzina di espresso).

Il contenuto in caffeina varia a seconda dei metodi di preparazione: è inferiore nel caffè solubile, intermedio nell'espresso, elevato nella moka tradizionale(85-100mg per tazzina).

Quante calorie ha il caffè?

Il caffè è una bevanda che ha soltanto 6 calorie per 100ml, quindi con una tazzina di caffè si assumono circa 2 calorie, ma aggiungendo un cucchiaino di saccarosio (il normale zucchero da cucina) si raggiungono le 20 calorie.

Tipi di caffè

Esistono diversi tipi di caffè come il caffè verde, che è costituito dai semi estratti dalle bacche al momento della raccolta, che salta il passaggio della torrefazione, per questo è definito “crudo”; è ricchissimo di antiossidanti mentre presenta una quantità bassa di caffeina; presenta elevate quantità di acido clorogenico che agisce buciando i grassi ed è utile nel dimagrimento.

Altri caffè esplosi come moda negli ultimi anni sono il caffè ginseng una bevanda che accoppia il ginseng al caffè, beneficiando delle proprietà del caffè senza gli effetti indesiderati legati al nervosismo e alle aritmie visto che il ginseng è rilassante.

Altre bevande utilizzate come surrogati del caffè sono:

  • il caffè d'orzo che è un cereale che non contiene caffeina, ma con proprietà antinfiammatorie ed ricco di fosforo;
  • il caffè di cicoria che mantiene le stesse proprietà del caffè normale sul sistema nervoso centrale, è un digestivo, ma possiede anche attività ipocolesterolemizzante.;
  • caffè guaranà che contiene un 4% di caffeina ma anche tannini e polifenoli che depurano il fegato e stimolano la circolazione.

Cos'è la caffeina?

Tra le molte componenti nutrizionali del caffè come sali minerali, composti fenolici antiossidanti e modeste quantità di vitamine, la più nota e la più studiata è senza dubbio la caffeina. Essa è dotata di importanti proprietà ed è presente in prodotti farmaceutici, dietetici e cosmetici.

Le funzioni della caffeina

Ha un effetto stimolatorio sulla secrezione gastrica e su quella biliare con effetto blandamente digestivo, aumenta la motilità intestinale per cui consumarne con moderazione ha effetti lassativi.

La caffeina stimola la funzione cerebrale, con aumento della concentrazione e della veglia, migliora l'attività psicomotoria, le prestazioni atletiche e la resistenza al sonno e alla fatica.

È un cardiotonico, cioè stimola la frequenza cardiaca; in campo farmaceutico rientra nella composizione di farmaci antiemicranici; ha effetto lipolitico, cioè stimola la mobilitazione dei grassi e riduce la ritenzione idrica favorendo la diuresi e in dosi elevate ha effetto anoressizzante.

Anche preparazioni per uso cosmetico locale come creme a base di caffeina vengono usate nel trattamento della cellulite; lozioni e shampoo con caffeina agiscono sul bulbo pilifero stimolando la ricrescita.

Quanti caffè possiamo bere?

La dose sicura di caffeina in una dieta giornaliera è di 300mg, la stessa contenuta in circa tre tazzine di caffè espresso.

Bisogna considerare tuttavia che la caffeina è presente in vari alimenti come il cioccolato, il tè e bevande come la coca cola, quindi bisogna sempre tenere in considerazione l'effetto sinergico e cumulativo dei vari alimenti e anche il contributo di alcuni farmaci, come certi analgesici, e dietetici anoressizzanti e brucia grassi.

Quali sono i rischi dell'eccesso di caffeina?

Le ripercussioni della caffeina sulla salute sono dose dipendenti: un consumo elevato di caffè al di sopra delle dosi consigliate espone l'organismo a diversi rischi.

Gli effetti più evidenti della caffeina sono quelli sul cuore dove aumenta la frequenza cardiaca, può provocare sbalzi pressori con lieve aumento della pressione sistolica e aritmie.

Sul sistema nervoso ha effetto ansiogeno, determina insonnia, eccitabilità e essendo un simpatico mimetico aumenta tremori, palpitazioni.

Può causare, se consumata a digiuno, bruciori, acidità di stomaco, fino ad esofagite e reflusso gastroesofageo.

Facilita e aggrava l'osteoporosi riducendo l'assorbimento del calcio e stimolandone la perdita attraverso la diuresi. Riduce l'assorbimento del ferro favorendo l'instaurarsi di quadri anemici.

Bere troppi caffè è deleterio non solo alla salute ma anche alla pelle: il caffè causa la formazione di rughe attraverso l'acido benzoico che inattiva una sostanza, la glicina, deputata a riparare e costruire fibre collagene essenziali per il tono e l'elasticità della pelle.

Inoltre macchie giallastre sui denti che non si eliminano con le normali pratiche igieniche e professionali hanno come cause principali il caffè e il fumo.

Infine in gravidanza e in allattamento è bene limitare il consumo del caffè ad una tazzina al giorno, poiché può interferire con la crescita del feto e creare stati di agitazione e di irrequietezza materna e del neonato con il passaggio della caffeina nel latte.

L'abuso di caffè, che si ha già al superamento di una dose di quattro tazzine al giorno, può portare all'instaurarsi di una dipendenza e al manifestarsi di una vera e propria sindrome da astinenza quando non lo si assume, con un declino della capacità di attenzione e di concentrazione, con astenia e intorpidimento che può sfociare anche in uno stato depressivo.

Nella società attuale con i suoi ritmi frenetici e stressanti sembra essersi instaurato un circolo vizioso tra consumo di caffè per aumentare concentrazione e prestazioni intellettive e nervosismo dovuto alle stesse. Inoltre, l'abitudine del caffè è spesso peggiorata dal fumo di sigaretta: entrambi potenziandosi a vicenda danneggiano l'apparato cardiovascolare aumentando il rischio d'infarto e di scompenso cardiaco.

La tazzina del caffè per molti è un rito, per tanti un'abitudine, per quasi tutti è sopratutto un piacere!

Ma come sempre la virtù è nella moderazione: il caffè in piccole dosi ha effetti benefici, ma se si esagera con il consumo le conseguenze sulla salute possono essere severe.

Bibliografia

  1. E.Giovannucci Meta -analysis of coffee consumption and risk of colorectal cancer,in Am.J.
  2. Epidemiol.n147 1998
  3. Fernando E Vega, I segreti del caffè in Le Scienze, agosto 2008
  4. Drinking coffee,even with sugar, linked to lower mortality risk su medicalnewstoday.com, 7 giugno 2022.
Data pubblicazione: 29 gennaio 2025

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