Dieta mal di testa.

Dieta e mal di testa: le correlazioni

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Dr. Giuseppe Bova Reumatologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo

La cefalea è una malattia cronica, familiare, più frequente nel sesso femminile: tra i vari fattori che contribuiscono allo scatenamento della crisi c’è anche il rapporto col cibo.

La cefalea è una malattia cronica, familiare, più frequente nel sesso femminile. Tra i vari fattori che contribuiscono allo scatenamento della crisi c’è anche il rapporto col cibo: è spesso lo stesso paziente ad accorgersi delle relazioni tra dieta e mal di testa. La ricerca medica ha individuato due markers che permettono di impostare una corretta alimentazione.

Emicrania e alimentazione

L'emicrania è una cefalea periodica che può persistere da 3 ore a 3 giorni. È un dolore unilaterale, pulsante, aggravato da stress, attività fisica, ciclo mestruale. Si accompagna a nausea, vomito, bisogno di stare in una stanza buia e tranquilla per l'ipersensibilità alla luce e ai rumori. È frequente la familiarità.

Durante un episodio di mal di testa c’è una dilatazione con successiva costrizione delle arterie della circolazione cerebrale. L'infiammazione a carico delle fibre sensitive trigeminali che circondano i tessuti vascolari cerebrali spiega l'irradiazione del dolore a mezza faccia.

Le donne sono affette tre volte di più rispetto agli uomini e questo è legato allo squilibrio ormonale della fase premestruale (emicrania mestruale). La terapia estrogenica in menopausa e la contraccezione orale sono spesso fattori aggravanti della cefalea.

Quanto conta la dieta?

È noto da alcuni anni che il cibo sia implicato come fattore scatenante l'emicrania, mentre l'ipotesi di un rapporto con l'allergia non trova più conferme.

Più recentemente degli studi hanno evidenziato come alcuni cibi stimolino i recettori dell'immunità innata, i Toll Like Receptor2 (a difesa contro agenti estranei all'organismo), a produrre le citochine ad azione infiammatoria.

Legata all'assunzione del cibo è l'aumento del Baff (fattori attivanti le cellule B) che si accompagna a disturbi intestinali funzionali tipici del colon irritabile. Il Baff rappresenta il principale indicatore di questa reazione insieme con il Paff (Platelet activating factor). Il Paff è una citochina (molecola proteica prodotta dalle cellule del sistema immunitario) che attiva una serie di effetti sistemici sull’organismo sia infiammatori sia sulla coagulazione con attivazione dei fattori della coagulazione.

Alimenti da evitare

Al fine di intervenire sul mal di testa attraverso l'alimenteazione è necessario eliminare per un certo periodo di tempo i cibi incriminati sino a che non verrà recuperata la tolleranza alimentare verso di essi. Per impostare l'eliminazione dei cibi il modo migliore è eseguire un test ematico che individui gli anticorpi IgG legati al cibo (Baff).

I cibi “grilletto” per la cefalea: gli additivi

Sono aggiunti per migliore il gusto, il colore, per mantenere il più a lungo la freschezza. Eccone alcuni:

Il glutammato monosodico, o MSG, è una causa comune di emicrania: ha una funzione aromatizzante e, generalmente, viene utilizzato nei preparati dell’industria alimentare, come i surgelati, le miscele di spezie, le zuppe liofilizzate, i condimenti per le insalate e nei prodotti a base di carne o pesce. È un amminoacido naturale presente in quasi tutti gli alimenti, in particolare in quelli ad alto contenuto proteico come:

  • i prodotti caseari
  • la carne
  • il pesce
  • i funghi, pomodori

I sintomi da MSG possono essere anche rapidi con comparsa di dolore pulsante, arrossamento del volto con calore, vertigini, bruciore epigastrico.

Nitrati e nitriti, che si trovano in carni trasformate come pancetta, salame, prosciutto cotto, possono essere fattori scatenanti, salumi e insaccati sono quindi cibi da evitare per chi soffre di emicrania.

La Tiramina è una sostanza chimica presente in molti cibi come:

  • Birra, vino rosso e bevande fermentate.
  • Cioccolato: alcuni studi non hanno evidenziato la relazione positiva nel migliorare la cefalea come comunemente si crede.
  • Dado di brodo di carne.
  • Dolcificante Aspartame.
  • Formaggi stagionati: brie, cheddar, gorgonzola,, pecorino, groviera svizzero.
  • Pesce come aringhe, tonno, caviale.
  • Salsiccia, insaccati.
  • Spinaci, lamponi, pomodori, crauti, melanzane, cavoli, cavolfiori, avocado, prugne, fichi, fave, tofu, cioccolato, frutta secca e uva.

L'alcol è sicuramente un fattore precipitante la cefalea (dr Stewart Tepper neurologo della Cleveland Clinic). Causa sono la presenza dei solfiti presenti nella maggior parte dei vini rossi pur se a concentrazioni diverse.

La caffeina a basse dosi può aiutare ad alleviare il dolore tanto che in molti prodotti da banco è associata ai farmaci anticefalgici. Spesso l'emicrania segue ad un periodo di riduzione o astensione dalla caffeina. Se fate uso continuo di Coca-Cola ricordate che la caffeina è presente quindi meglio ridurre sino a sospenderne l'abitudine.

Per approfondire:Emicrania e alcolici: quale relazione?

Alimenti consentiti

Tra i cibi che aiutano a evitare gli attacchi di emicrania rientrano frutta e verdure fresche, i legumi sia secchi che freschi, pane, pasta e riso. Anche pesce e carni fresche purché non affumicati.

Ma per combattere le possibili relazioni negative tra mal di testa e dieta, non è importante solo ciò che si mangia, ma come e quanto spesso si mangia, preferendo la cottura a vapore dei cibi, evitando di mangiare velocemente e impostando un piano alimentare che viene definito "dieta a rotazione".

È importante individuare i cibi causa del mal di testa e pianificare un programma nutrizionale che favorisca il controllo delle crisi abituandosi a un alimentazione più equilibrata. In tal caso, individuato l’alimento responsabile della cefalea, andrà sospeso per alcuni mesi e inserito gradualmente durante la settimana a cadenza programmata.

Per approfondire:Emicrania e carenza di Vitamina D

Riferimenti

  1. NCBI Pubmed Abstract: J Am Coll Nutr. 2015;34 Suppl 1:34-8. doi: 10.1080/07315724.2015.1080109.Measuring Biomarkers for an Innovative Personal Food Profile. Speciani AF, Piuri G.
  2. Arroyave Hernández et. al. (2008). L'allergia alimentare mediata da anticorpi IgG associati con l'emicrania negli adulti. Rev Alerg Mex. 2007 settembre-ottobre; 54
  3. Pubmed Lancet. Abstract 1983 Oct 15;2(8355):865-9. Is migraine food allergy? A double-blind controlled trial of oligoantigenic diet treatment. Egger J, Carter CM, Wilson J, Turner MW, Soothill JF.
  4. Pascual J, Leno C. (2005). Una donna con il mal di testa ogni giorno. J Pain Mal di testa. 2005 Aprile; 6 (2): 91-2. Epub 2005 8 aprile
  5. Hadjivassiliou M, Grünewald RA, Lawden M, Davies-Jones GA, Powell T, Smith CM. (2001). Mal di testa e CNS anomalie della sostanza bianca associati con sensibilità al glutine. Neurologia. 2001 13 febbraio
  6. Food Triggers for Migraines, http://www.webmd.com/migraines-headaches/migraine-triggers-directory?catid=1006
Data pubblicazione: 07 marzo 2016 Ultimo aggiornamento: 22 dicembre 2021

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