Il maschile ed il femminile a confronto nella sessualità
Quando si parla di sessualità, c'è spesso un velo di imbarazzo, vergogna ed un non detto importante, che lascia spazio a fraintendimenti, falsi miti e menzogne sulla sessualità.
Questo articolo nasce nel tentativo di lenire dubbi e preconcetti inerenti la poliedrica sfera della sessualità, mettendo soprattutto a paragone il maschile ed il femminile sotto le lenzuola.
Durante i corsi di educazione sessuale e la mia permanenza su Medicitalia, molte sono le domande sul piacere sessuale e sulla possibile differenziazione tra i generi nell’approccio alla sessualità, alle quali mi sono trovata a rispondere.
Tra le domande più frequenti abbiamo:
- Una donna raggiunge l’orgasmo prima o dopo l’uomo?
- E’ giusto che la donna abbia lo stesso desiderio sessuale dell’uomo o deve averne di meno?
- La donna può fare l’amore senza sentimento o è un comportamento maschile?
- In cosa si differenzia l’orgasmo maschile da quello femminile?
Ho preferito riportarne solo alcune, ma credo siano abbastanza rappresentative del livello di confusività che ruota attorno alla sfera della sessualità.
Cercherò di rispondere alle varie domande, partendo dalla descrizione dei vari modelli sessuologici a cui oggi si fa riferimento.
Modello quadrifasico della risposta sessuale
Master e Johnson, nel 1967, parlano di “modello quadrifasico della risposta sessuale”, detto anche modello lineare:
1 - fase dell'eccitazione
Nel maschio è caratterizzata da: erezione del pene; ingrossamento della pelle dello scroto, ingrossamento dei testicoli.
Nella femmina, invece da: lubrificazione vaginale, erezione del glande del clitoride, ingrossamento e separazione delle piccole labbra e delle grandi labbra. Innalzamento dell’utero, modificazione delle pareti vaginali, inturgidimento dei capezzoli.
2 - fase del plateau
3 - fase dell’orgasmo
Nell’uomo si ha: chiusura dello sfintere della vescica, contrazione ritmica dei condotti seminali e dell’uretra che portano all’eiaculazione.
Nella donna: aumento di tensione, contrazioni della terza parte esterna della vagina, contrazione dell’utero, possibile contrazione della muscolatura perineale.
4- fase della risoluzione
fase post-orgasmica in cui rientrano le modificazioni corporee.
Secondo tale schema, ogni essere umano, che sia maschio o femmina, a seguito di un’adeguata stimolazione passerebbe dalle quattro fasi della risposta sessuale.
Lo stato d’eccitazione diventa sempre più intenso, per poi passare al plateau, fase di culmine del piacere, per sfociare nella risposta orgasmica a cui segue sempre una fare di risoluzione, una fase cioè di assenza delle reazioni fisiologiche locali e tutto ritorna alla situazione quo ante stimolazione sessuale.
Modello trifasico della risposta sessuale
Un altro modello di riferimento è quello della Kaplan, il “modello trifasico della risposta sessuale”.
La Kaplan si accorse che la fase del desiderio sessuale, era stata abbondantemente esclusa dalla risposta sessuale e, che era impensabile parlare di sessualità senza parlare di “desiderio”, quindi suddivise la risposta sessuale in:
1 - Fase del desiderio sessuale
2 - Fase dell’eccitazione
3 - Fase dell’orgasmo
Modello a cascata
Basson (2003/2005) parla invece del “modello a cascata”, introducendo una vera innovazione nella sessualità, parla infatti di “desiderio responsivo”, argomento che presta particolare attenzione alla sessualità femminile.
Il desiderio responsivo, è caratterizzato dal desiderio “attivo” della donna, quando cioè la donna aderisce alle richieste maschili o prende l’iniziativa, perché mossa dal desiderio sessuale.
Basson evidenziò come la risposta sessuale delle donne non è però affatto stabile e costante nel tempo, perché fluttuante in funzione delle importanti modificazioni e\o ormonali pre e post ciclo mestruale, pre\durante e post partum ed in fase menopausale , sia per ragioni psichiche, relazionali, che ovviamente biologiche/ormonali/emozionali (Basson 2003).
Modello circolare
Recentemente, Basson et al. (2005) hanno elaborato un “modello circolare” correlato soltanto alla sessualità femminile.
Questo modello prende le distanze dalla visione lineare della sessualità( Master e Johnson) basata su uno schema tipicamente maschile ed introduce un importante elemento di novità, cioè l’associazione della fase fisiologica di risoluzione dell’eccitazione con un processo di valutazione dell’esperienza vissuta in termini di soddisfazione/insoddisfazione.
Se rappresentassimo su un grafico, con ascisse ed ordinate, il percorso dell’eccitazione femminile e maschile, questi due grafici, non avrebbero quasi nulla in comune.
Quello maschile avrebbe la "forma di un vulcano", con un rapido passaggio dalla fase del desiderio a quella dell’eccitazione e conseguente “periodo refrattario”; quello femminile avrebbe la "forma di una curva di Gauss", dove il tempo indispensabile per arrivare ad un buon livello di eccitazione è sicuramente maggiore di quello che necessita ad un uomo per arrivare allo stesso punto.
Spesso la scarsa sintonia e sincronia nella tempistica del piacere provoca un’anorgasmia coitale nella donna( assenza di risposta orgasmica a seguito di un’adeguata stimolazione).
L’orgasmo maschile, è quasi un “orgasmo obbligato”, dopo un certo livello e tempo di stimolazione, l’uomo sente impellente il bisogno di eiaculare, desiderio che coincide con l’emissione del liquido seminale, che viene percepito dall’uomo come una liberatoria scarica di tensione accumulata durante il rapporto sessuale
La donna invece , non essendo sollecitata da alcuna spinta fisiologica interna a scaricare la tensione, è come se potesse scegliere se provare l’orgasmo o meno, ecco che qui entra prepotentemente in gioco la psiche e la relazione in cui la sessualità abita.
L’orgasmo femminile viene definito infatti un “orgasmo di mucosa”, per la sua caratteristica di interiorità ed intimità, quello maschile “d’organo”, proprio per la stretta correlazione con la genitalità ( Abraham).
In realtà vi sono tanti tipi di percorsi verso il piacere( a prescindere dal sesso dei protagonisti) , ma strettamente correlato al vissuto, alle emozioni provate, all’immaginario erotico, alla capacità di lasciarsi andare al mondo dell’altro\a, all’amore ed al coinvolgimento sperimentato, piaceri che rimangono incisi a fuoco nei ricordi e nella psiche di chi li sperimenta.
C’è un piacere sessuale con caratteristiche di “esplosione”, come se fosse caratterizzato da una scarica orgasmica momentanea ed un piacere sessuale detto “d’espansione” , proprio per la caratteristica di andare oltre la genitalità ed il momento coitale.
La sessualità non è un fare, ma un essere!
Per approfondimenti: Sessualità femminile, disfunzioni, cause e terapie
Bibliografia
- Boncinelli, V.” Nuove acquisizioni nella risposta sessuale femminile”, Rivista di Sessuologia, 2009
- Basson R. “A Model of Women’s Sexual Arousol”,Journal of Sex & Marital Terapy, 2002
- Simonelli C., Fabrizi A., “Vaginismo e Dispareunia”.
- Simonelli C. "Diagnosi e trattamento delle disfunzioni sessuali”, FrancoAngeli, Milano, 1997
- Simonelli C., Rossi R., “Disturbo dell'orgasmo maschile”.
- Davide Dettore – Emiliano Lambiase “La fluidità sessuale” 2011
- Michela Marzano “La fine del desiderio” Mondadori 2012