Cos'è il disturbo bipolare: sintomi, diagnosi e cura
Il disturbo bipolare è una patologia la cui caratteristica principale è la presentazione con fasi differenti di stato d'animo: ecco i sintomi delle varie fasi, la diagnosi e le possibili cure.
Indice
Disturbo bipolare: caratteristiche e diffusione
Il disturbo bipolare è una patologia molto frequente nella popolazione generale che si manifesta con fasi differenti che si alternano a stati di equilibrio.
Secondo le stime sono circa 50 milioni le persone nel mondo che soffrono di disturbo bipolare [1], in Italia sarebbero circa 1 milione.
Come si manifesta il disturbo bipolare?
Il bipolarismo è caratterizzato dall'alternanza di fasi:
- le fasi depressive assumono tutte le caratteristiche di una vera e propria depressione con sintomi sovrapponibili alla stessa;
- le fasi maniacali, invece, si presentano con una sintomatologia esattamente contraria a quella della fase depressiva.
Durante le fasi maniacali l’umore è particolarmente euforico, in altri casi, invece, la fase maniacale si presenta con un umore non euforico ma disforico, in cui la prevalenza di sintomi è di tipo aggressivo.
La durata delle fasi depressive è solitamente maggiore mentre le fasi maniacali hanno una durata inferiore. Può accadere che nel passaggio tra una fase e l’altra possa evidenziarsi una condizione di eutimia, quindi, con umore normale.
👉🏻L'esperto risponde: Disturbo bipolare: perché la depressione è scomparsa subito dopo la cura?
Per approfondire:Disturbo bipolare: risposte alle domande più frequenti
Diagnosi del comportamento bipolare
Per poter fare diagnosi di disturbo bipolare deve presentarsi un distinto periodo di anormale e persistente elevazione del tono dell’umore, con caratteristiche di espansività o irritabilità. I disturbi dell’umore devono inoltre compromettere le attività di studio, di lavoro o le capacità di relazione sociale.
Fase maniacale
Durante un episodio maniacale si ritrovano i seguenti sintomi:
- Aumentata produzione verbale
- Agitazione mentale o fisica
- Aumento dell’autostima
- Volubilità (il soggetto non si rende conto che i suoi pensieri cambiano facilmente)
- Ridotto bisogno di sonno
- Facile distraibilità
- Coinvolgimento in attività che possono avere conseguenze pericolose.
Fase depressiva
Durante un episodio depressivo, diversi dei seguenti sintomi sono presenti:
- Depressione del tono dell’umore
- Grave riduzione di interessi o di piacere in maggior parte delle attività
- Variazioni del peso corporeo o dell’appetito
- Variazioni del ritmo del sonno
- Affaticamento o perdita di energia
- Agitazione o rallentamento
- Sentimenti di inadeguatezza, di colpa e/o perdita dell’autostima
- Incapacità di concentrarsi e di prendere decisioni
- Pensieri di morte
Per la diagnosi di depressione è necessaria una persistenza della sintomatologia per un periodo di almeno due settimane.
La depressione è abbastanza grave e comporta una modificazione nell’appetito, nel peso corporeo, nel sonno o nella capacità di concentrarsi così come deve essere presente un sentimento di colpa, di inadeguatezza o disperazione; possono anche essere presenti pensieri di morte o suicidio.
Talvolta un soggetto può sperimentare solo episodi di mania o solo episodi di depressione alternati a periodi di normalità del tono dell’umore.
Quando sono presenti solo sintomi di mania la malattia prende il nome di disturbo bipolare, mentre, se sono presenti solo sintomi depressivi, si parla di depressione.
Per approfondire:Disturbo bipolare di tipo 2 e disturbo ciclotimico
Come curare il disturbo bipolare?
Il trattamento del disturbo bipolare è principalmente incentrato sulla farmacoterapia, a base di farmaci stabilizzanti dell’umore, con continua supervisione medico-specialistica.
I neurolettici, possono essere usati durante la fase acuta, meno durante il mantenimento. Il possibile viraggio dalla fase depressiva alla fase maniacale, richiede molta attenzione clinica.
Non sempre la terapia efficace viene scelta immediatamente, in quanto il trattamento farmacologico deve essere personalizzato sul paziente. La tendenza dei pazienti è quella di non assumere la terapia durante i periodi di benessere, motivo per il quale questi pazienti necessitano di controllo periodici frequenti.
La consapevolezza della presenza di fasi della patologia consente al paziente di accorgersi dei cambiamenti personali che passano tra una fase e l’altra.
L’associazione alla terapia farmacologica di un trattamento psicoterapeutico, in particolare con terapia cognitivo comportamentale, consente una maggiore stabilizzazione dei sintomi.
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