Acufeni laser terapia.

L'utilizzo del laser nella terapia degli acufeni

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Dr. Alessandro Valieri Otorinolaringoiatra, Chirurgo plastico, Medico estetico

Il Laser ambulatoriale che combatte gli acufeni

Il laser ambulatoriale può essere utilizzato per la terapia degli acufeni, dopo aver valutato con specifici esami quali sono le cause e qual è il tipo di acufene da curare.

Come funziona la Laser terapia degli acufeni?

La Laser Terapia a basso livello energetico (Low Level Laser Therapy, LLLT) consiste nell’emissione di un quanto calibrato di energia luminosa, compressa nello spettro rosso del visibile. Tale fascio di luce possiede la capacità di stimolare selettivamente la membrana delle cellule, facilitando la produzione di energia da parte delle cellule stesse sotto forma di una particolare molecola (ATP).

L’ATP è alla base dei principali processi metabolici del nostro organismo: un aumento di ATP si traduce pertanto in una maggiore capacità di sviluppare ossigeno e dar vita a processi fisiologici di riparazione e guarigione di tutti i tessuti.

acufeni terapia laser

Danno ossidativo causa dell'acufene

Sulla scorta dell’ipotesi che la causa dell’acufene sia un danno ossidativo alle cellule cigliate dell’orecchio interno (come diffusamente evidenziato dalla letteratura scientifica), il ripristino di una corretta ossigenazione rappresenta un sicuro effetto migliorativo della malattia.

La Laser Terapia a basso livello energetico è stata infatti impiegata con successo nel trattamento di patologie di tipo infettivo, ischemico (da difetto di irrorazione sanguigna), ipossico (da difetto di ossigenazione) e infiammatorio.

Benefici della cura laser

La letteratura scientifica riferisce evidenze sperimentali e cliniche dei molti benefici ottenibili con l’utilizzo di questa particolare forma di Laser Terapia:

  • Accelerazione del processo di cicatrizzazione
  • Ripristino della funzione neuronale dopo lesione o trauma di un nervo
  • Stimolazione della liberazione di endorfine (i mediatori del ‘buon umore’)
  • Stimolazione del sistema immunitario
  • Aumento del flusso di sangue nei tessuti danneggiati
  • Riduzione della contrattura dei muscoli
  • Riduzione dell’infiammazione delle mucose

Quali sono le caratteristiche della laser terapia degli acufeni?

La biostimolazione sulle cellule bersaglio della Laser Terapia a basso livello energetico presenta le seguenti caratteristiche:

  • Non ha effetti collaterali e non interferisce con altre terapie farmacologiche
  • È totalmente priva di fastidio e/o dolore
  • È certificata secondo la direttiva CE 422/93
  • È praticata in 17 Paesi Europei
  • È efficace nel migliorare la qualità di vita nei pazienti affetti da acufeni
  • È efficace nella riduzione di intensità e frequenza delle vertigini in pazienti affetti da sindromi vertiginose

Qual è il tipo di acufene curabile con la terapia laser?

Valutazione degli esami

La selezione del paziente idoneo alla terapia degli acufeni con la Laser Terapia a basso livello energetico prevede una accurata valutazione specialistica otorinolaringoiatrica corredata delle più moderne indagini strumentali.

  • Video endoscopia delle prime vie respiratorie (per escludere malattie catarrali dell’orecchio medio derivanti da una non corretta respirazione nasale)
  • Audiometria tonale sopraliminare in cabina silente (per accertare caratteristiche ed entità di un calo della capacità uditiva)
  • Impedenzometria (per verificare il buon funzionamento degli ossicini dell’orecchio medio)
  • Risonanza Magnetica Nucleare dell’encefalo (ad escludere la presenza di malattie del nervo acustico o dell’encefalo)
  • Risonanza Magnetica Nucleare della articolazione temporo-mandibolare (solo nei pazienti in cui non siano state riscontrate patologie dell’orecchio)
  • Risonanza Magnetica Nucleare della colonna cervicale (solo nei pazienti in cui siano state escluse patologie dell’orecchio)
  • Eco Color Doppler dei principali vasi sanguigni del collo
  • Consulenza con dottore in audioprotesi (solo nei pazienti che lamentino, oltre all’acufene, una sordità invalidante)
  • Video nistagmoscopia (solo nei casi in cui gli acufeni siano sintomo di una più complessa sindrome con vertigini, quale la sindrome di Menière)
  • Esami emato chimici (mirati caso per caso)

La somministrazione al paziente di appositi questionari consente, infine, una volta inquadrate le caratteristiche e le eventuali cause degli acufeni, di formulare ipotesi prognostiche circa le probabilità di miglioramento e/o guarigione.

Tipi di acufeni curabili con laser terapia

Di seguito alcuni esempi di tracciati audiometrici correlati ad acufeni di diversa natura, candidabili a trattamento con Laser Terapia a basso livello energetico:

  • Esame audiometrico (acufeni bilaterali): lieve ipoacusia neurosensoriale pantonale bilaterale, simmetrica.
  • Esame audiometrico (acufeni orecchio destro): ipoacusia neurosensoriale orecchio destro, parcellare per i toni acuti, di grave entità.
  • Esame audiometrico (acufeni bilaterali): ipoacusia neurosensoriale bilaterale, simmetrica, in discesa per i toni acuti, di moderata entità.

Come si svolge una seduta di Laser terapia?

Presentiamo di seguito le fasi attraverso le quali si svolge una seduta di terapia laser a basso livello energetico per il trattamento degli acufeni.

  • Il paziente è sdraiato su una confortevole poltrona reclinabile
  • Uno speciale manipolo, appositamente sagomato, viene appoggiato dietro all’orecchio ove avviene l’emissione della luce laser
  • Alternativamente il suddetto manipolo, mediante un sottile adattatore, viene inserito nel condotto uditivo esterno
  • La lunghezza d’onda di ogni applicazione energetica è di 830 nanometri
  • L’intensità media di ogni applicazione energetica è di circa 4000 joule
  • Nessun tessuto viene danneggiato e la trasmissione dell’energia laser alle cellule cigliate dell’orecchio interno è ottimale
  • La corretta posizione del manipolo e del paziente sono costantemente monitorati durante la seduta
  • La durata di ogni seduta varia da caso a caso (da un minimo di 15 minuti ad un massimo di 60 minuti)
  • La frequenza delle sedute viene adattata ai miglioramenti del paziente (da un minimo di una seduta alla settimana ad un massimo di due)
  • Il periodo complessivo di trattamento varia da due settimane a cinque settimane, eventualmente ripetibile nel tempo per consolidare i buoni risultati ottenuti
Data pubblicazione: 05 giugno 2011 Ultimo aggiornamento: 02 dicembre 2020

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