Polipi nasali e poliposi nasale

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Dr. Alessandro Valieri Otorinolaringoiatra, Chirurgo plastico, Medico estetico

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Che cosa sono i polipi nasali?

I polipi nasali sono neoformazioni mucose che occupano gli spazi respiratori del naso e dei seni paranasali. I polipi nasali non sono maligni, poiché rappresentati da tessuto infiammatorio.

Che cos’è la poliposi nasale?

La poliposi nasale è una malattia cronica ad andamento recidivante caratterizzata dalla presenza di polipi nasali a livello delle fosse nasali e dei seni paranasali (fronte, mascelle).

La poliposi nasale si associa spesso ad altre malattie che impediscono la corretta respirazione nasale (ipertrofia dei turbinati, deviazione del setto, sinusite), a malattie allergiche (rinite allergica) o a malattie dei bronchi (asma bronchiale).

La poliposi nasale può essere curata con farmaci, con intervento laser conservativo o con chirurgia tradizionale. Tuttavia nessuna terapia ad oggi può garantire una guarigione definitiva.

 

Qual è la causa di polipi nasali e poliposi nasale?

I polipi nasali hanno origine sconosciuta. Numerose ipotesi sono state formulate, fra le quali:

- Lesione della mucosa nasale che funziona da porta d’ingresso per sostanze irritative (germi, stimoli chimici e fisici), a loro volta responsabili della trasformazione da mucosa sana in polipi nasali

- Infiammazione allergica della mucosa nasale mediata da particolari cellule, gli eosinofili, con la produzione di particolari anticorpi (IgE) alla base del processo di formazione dei polipi nasali

- Intolleranza all’acido acetilsalicilico (aspirina) e ad altri farmaci antinfiammatori non steroidei: in tali condizioni cliniche si sviluppa un processo infiammatorio cronico della mucosa nasale e bronchiale mediata da molecole appartenenti al metabolismo dell’acido arachidonico, soprattutto i leucotrieni

- Meccanismo immunologico di autoaggressione della mucosa nasale da parte di autoanticorpi prodotti dalla mucosa nasale e dal sangue

- Alterazioni della dinamica di ventilazione delle cavità nasali e paranasali quale causa di inadeguata ossigenazione delle cellule e loro conseguente trasformazione in cellule infiammatorie (ricordiamo le situazioni più frequenti: ipertrofia dei turbinati, deviazione del setto, anomalie delle comunicazioni fra naso e seni paranasali)

- Disfunzione del sistema neurovegetativo che innerva le mucose nasali, con irritazione e creazione dei presupposti infiammatori per la comparsa dei polipi nasali

- Inalazione di alcuni prodotti in uso nella lavorazione industriale, con aumentato fattore di rischio per particolari categorie di lavoratori (falegnami, cementisti, piastrellisti, gessini, vetrai, cartai, lavoratori delle stoffe, addetti alla lavorazione del tabacco)

- Infezione cronica da parte di batteri o funghi, con danno della mucosa e conseguente innesco di circolo vizioso infiammatorio che porta alla comparsa dei polipi nasali

- Fattori genetici di ereditarietà e famigliarità per poliposi nasale, tra membri della stessa generazione o di quelle più prossime

 

Quali sono i sintomi di polipi nasali e poliposi nasale?

La poliposi nasale è una complessa sindrome dell’apparato respiratorio, caratterizzata dalla presenza di polipi del naso e dei seni paranasali e molto spesso da rinite vasomotoria (ipertrofia dei turbinati inferiori) e da asma bronchiale (sindrome rinobronchiale).

La poliposi nasale è una malattia cronica con tendenza peggiorativa ad evoluzione variabile, che si esprime principalmente con ostruzione nasale, eccessiva produzione di secrezioni catarrali, riduzione o scomparsa dell’olfatto e maggior incidenza di infezioni delle vie respiratorie.

Una ostruzione nasale persistente deve essere sempre considerata la manifestazione di una malattia respiratoria, con conseguente necessità di valutazione diretta da parte dello specialista otorinolaringoiatra. In otorinolaringoiatria, come del resto in tutte le discipline mediche, la diagnosi precoce permette scelte terapeutiche non invasive e l’aspettativa di ripristino delle condizioni di normalità. Al contrario l’atteggiamento volto a minimizzare o trascurare i sintomi, soprattutto il calo dell’olfatto, può determinare l’impossibilità del ritorno alla situazione antecedente l’insorgenza della malattia (infiammazione irreversibile del nervo olfattivo, con assenza permanente dell’odorato e del gusto).

I sintomi più comuni legati alla presenza di polipi nasali possono essere così riassunti:

- Naso chiuso

- Gocciolamento di muco dalle narici e nella gola

- Tosse, soprattutto da sdraiati

- Riduzione o assenza dell’olfatto

- Riduzione o assenza del gusto

- Mal di testa

- Infezioni ricorrenti delle vie respiratorie (lunghi raffreddori, sinusiti, faringiti, bronchiti)

- Ovattamento dell’orecchio (come se si fosse sempre in montagna o in alta quota)

- Sanguinamento nasale

- Russamento

- Apnee del sonno

- Cattivo alito

- Affaticamento anche con piccoli sforzi

- Peggioramento dell’asma

 

Come si fa la diagnosi di polipi nasali e poliposi nasale?

La diagnosi deve essere sempre fatta mediante video endoscopia del naso e dei seni paranasali. Lo speculum nasale (la ‘palettina’ che divarica le narici) è naturalemente insufficiente per formulare diagnosi appropriate e di conseguenza fare la giusta scelta terapeutica.

Ad approfondimento clinico, soprattutto nella prospettiva di eseguire la chirurgia demolitiva dell’osso etmoide, lo specialista richiede la TAC del massiccio facciale senza mezzo di contrasto. Trattandosi comunque di un’indagine con incidenza di radiazioni anche a carico dell’orbita e dell’apparato visivo, la TAC deve essere eseguita solo su precisa indicazione dell’otorinolaringoiatra, onde evitare danni radianti alle strutture nobili dell’occhio.

Completano la fase diagnostica e di stadiazione di polipi nasali e poliposi nasale i test allergometrici (skin prick test per inalanti e test di provocazione nasale) e la citologia nasale.

La citologia nasale è lo studio microscopico delle cellule che costituiscono la mucosa dei turbinati e dei polipi nasali: ciò consente di identificare verosimili cause di insorgenza dei polipi nasali e di scegliere terapie specifiche, soprattutto nella prevenzione di recidive dopo i trattamenti chirurgici.

 

Quale rimedio o cura con farmaci esiste per polipi nasali e poliposi nasale?

La sola terapia farmacologica di polipi nasali e poliposi nasale è nella maggior parte dei casi insufficiente e richiede lunghi periodi di trattamento ininterrotto, con la conseguente insorgenza di effetti collaterali anche gravi (soprattutto per l’utilizzo di cortisone).

I farmaci rivelatisi più efficaci nel contrastare i sintomi della poliposi nasale appartengono alla categoria degli antistaminici (compresse) e dei cortisonici (spray, compresse, iniezioni).

Gli antileucotrieni (compresse) sono invece utili nel caso sia presente anche l’asma.

La terapia con inalazioni (aerosol e terme) non consegue risultati soddisfacenti nel limitare la crescita dei polipi nasali e l’infiammazione cronica delle mucose.

I lavaggi nasali con soluzioni saline sterili aiutano a prevenire l’accumulo di secrezioni e, pur non rappresentando una vera e propria terapia, sono raccomandabili in attesa di eseguire l’intervento per la rimozione dei polipi nasali.

La terapia farmacologica riveste invece un ruolo fondamentale nella prevenzione di recidive di polipi nasali a seguito della terapia chirurgica. In tal caso i farmaci devono ‘fronteggiare’ un quadro infiammatorio più lieve (le metodiche di asportazione dei polipi nasali sono ad oggi estremamente efficaci) e pertanto i risultati sono molto buoni.

 

Quale intervento ai polipi nasali è possibile scegliere?

La terapia chirurgica può essere eseguita di prima scelta anche nella poliposi nasale di grado lieve; diventa invece necessaria nel caso di grave sindrome da poliposi nasale con insufficienza respiratoria e scomparsa dell’olfatto.

I polipi nasali, se trascurati, tendono ad occupare tutto lo spazio a disposizione, fino all’estrema condizione di fuoriuscire dalle narici. La continua crescita dei polipi nasali può condurre al danneggiamento delle strutture ossee e al loro spostamento, alterando gravemente la normale forma del naso ed impedendo ulteriormente il corretto passaggio dell’aria.

Lo specialista otorinolaringoiatra, sulla base degli elementi diagnostici decritti sopra, potrà scegliere fra due strategie chirurgiche di rimozione dei polipi nasali:

- Chirurgia endoscopica funzionale (FESS) in anestesia generale, altrimenti chiamata etmoidectomia con microdebrider (demolizione dell’osso etmoide con conseguente asportazione dei polipi nasali su di esso cresciuti e modifica irreversibile dei rapporti anatomici fra naso e seni paranasali)

- Laser chirurgia ambulatoriale di polipi nasali e poliposi nasale in anestesia locale, altrimenti denominata polipectomia endonasale laser assistita (asportazione selettiva dei soli polipi nasali, lasciando intatte le ossa del massiccio facciale)

 

Come si svolge l’intervento laser per l’asportazione dei polipi nasali e la cura della poliposi nasale?

La chirurgia laser di polipi nasali e poliposi nasale è un trattamento eseguito in ambulatorio chirurgico, con le seguenti caratteristiche:

- I polipi nasali vengono asportati dalle fosse nasali e dalle regioni accessibili dell’etmoide, lasciando intatte le strutture ossee del paziente

- I polipi nasali subiscono per opera del fascio di luce del laser un processo di coagulazione e vaporizzazione

- La scelta del tipo di laser dipende dalle caratteristiche, dalla consistenza e dalla sede dei polipi nasali (laser a diodi con lunghezza d’onda 912 nanometri, laser CO2 ultrapulsato)

- I polipi nasali non vengono né tagliati né frantumati con strumenti taglienti; il sanguinamento è quindi trascurabile

- Non si applicano tamponi nasali

- L’assenza di sanguinamento permette di trattare anche pazienti cardiopatici in terapia anticoagualante, previa temporanea sospensione dei farmaci (per esempio Cardioaspirina, Coumadin e simili)

- Oltre ai polipi nasali vengono aspirate senza traumatismi le secrezioni infette presenti nel naso e nei seni paranasali

- L’operazione ai polipi nasali con il laser è priva di dolore

- L’anestesia locale avviene all’interno del naso mediante un apposito spray

- Non viene fatta nessuna iniezione all’interno del naso

- L’assenza di dolore e l’assenza di aghi e bisturi consentono di trattare con successo anche pazienti ansiosi o particolarmente sensibili

- Non sono necessari ricovero né convalescenza

- L’intervento laser ai polipi nasali può essere eseguito in qualsiasi momento dell’anno

- Il paziente può tornare subito al lavoro

- La laser chirurgia dei polipi nasali è una procedura standardizzata e supportata da studi scientifici

- L’intervento laser di polipi nasali e poliposi nasale è efficace sia come primo trattamento sia nella cura delle recidive

- I rischi sono trascurabili, poiché l’asportazione dei polipi nasali avviene sempre ben lontano da strutture nobili o delicate come l’occhio

- La durata dell’operazione laser ai polipi nasali è variabile, a seconda dell’entità della malattia e della collaborazione del paziente: da 30 minuti a 90 minuti

- Nella maggior parte dei casi è sufficiente una sola seduta di terapia laser dei polipi nasali

- Sono raccomandati uno o due controlli a distanza di tempo variabile

- I risultati sono sempre verificabili con i video dell’endoscopia (filmato prima e filmato dopo l’intervento laser ai polipi nasali)

 

Data pubblicazione: 22 giugno 2012

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