
LCA: il legamento crociato anteriore

La lesione del legamento crociato anteriore è l'infortunio più frequente dell'articolazione del ginocchio. Nell'articolo rispondiamo alle domande frequenti sulla rottura del crociato, tipi di intervento e recupero dopo l'infortunio e l'operazione.
La rottura legamento crociato: domande frequenti
La lesione o rottura del legamento crociato anteriore è uno dei più tipici infortuni del ginocchio. Visto il numero di domande che arrivano a Medicitalia sull’argomento, ho provato a radunare le più frequenti in modo da dare una prima informazione agli Utenti che hanno subito questo infortunio.
A cosa serve il legamento crociato anteriore?
Il crociato è un legamento molto importante che stabilizza l’articolazione del ginocchio, evita la sublussazione della tibia sul femore, interviene stabilizzando l’articolazione nei movimenti di rotazione.
Come avviene una lesione?
La lesione dell’LCA è sempre frutto di un importante trauma distorsivo. La lesione isolata avviene di solito con un trauma in iperestensione, quindi col ginocchio che si estende oltre il limite consentito; mentre le distorsioni col ginocchio che va verso l’esterno (varo) o interno (valgo), provocano spesso anche la lesione di vario grado delle strutture capsulo-legamentose periferiche.
Spesso, durante il trauma distorsivo, il paziente avverte la sensazione di rottura dentro l’articolazione.
Come riconoscere una lesione del LCA?
Il legamento crociato anteriore rotto non dà dolore, il dolore che un paziente avverte è a carico delle altre strutture coinvolte nel trauma.
Il segno tipico di una lesione del LCA è l’instabilità articolare. Il paziente magari si rialza, ricomincia a correre ma, improvvisamente il ginocchio cede.
Come si fa diagnosi di lesione dell’LCA?
La diagnosi di rottura del legamento crociato è clinica e strumentale.
Il ginocchio è spesso gonfio e dolente. In caso di gonfiore, per consentire l’esame clinico si può effettuare un’artrocentesi che, in caso di lesione, dà luogo a liquido francamente ematico. A questo punto, se il paziente riesce a rilassarsi per bene, si effettuano delle manovre cliniche e dei test che permettono di evidenziare:
- un aumento della lassità anteriore della tibia (Lachman test)
- o una sublussazione della tibia sul femore quando si flette il ginocchio da 0 a 30 gradi (Jerk test).
Il sospetto clinico di lesione va confermato da una TAC o una RMN che permette di evidenziare con pressocché assoluta certezza la lesione.
Un ginocchio con lesione del LCA va immobilizzato subito?
Il trattamento immediato del legamento crociato dipende dal tipo di lesione. Non è necessario immobilizzare un ginocchio con una lesione isolata, bisogna immobilizzarlo se è presente anche una lesione delle strutture periferiche che hanno la possibilità di guarire con una terapia conservativa (es. frattura di Segond).
Una eventuale immobilizzazione, a scopo antalgico, va tenuta per poco tempo e bisogna stimolare il paziente a recuperare quanto prima l’intero arco di movimento e iniziare un lavoro di recupero del tono trofismo muscolare.
Una lesione del crociato può guarire senza intervento?
Una lesione del LCA non cicatrizza, ma questo non vuol dire che tutte le lesioni del LCA vanno operate.
Esistono una discreta percentuale di persone che, al termine del trattamento riabilitativo riescono a riprendere le loro normali attività senza dover sottoporsi ad intervento di ricostruzione. Questo non vuol dire che il crociato sia guarito ma, semplicemente, che il ginocchio riesce a compensare la mancanza del legamento.
Il trattamento conservativo consiste fondamentalmente in una ginnastica di potenziamento dei muscoli della coscia, con particolare predilezione per i muscoli posteriori (flessori) che stabilizzano la tibia verso l’indietro. Vanno associati anche esercizi di propriocettività per insegnare al ginocchio a compensare con le strutture muscolari e legamentose eventuali sensazioni di instabilità.
Si può fare sport con il crociato rotto?
Ci sono attività sportive in cui il ginocchio non è sollecitato in rotazione. Queste sono il ciclismo, la corsa, il nuoto, il fitness. Chi ha recuperato un buon tono muscolare e non ha cedimenti articolari nelle normali attività quotidiane, può riprendere questo genere di attività sportive senza particolari rischi.
Per quanto riguarda sport di rotazione (tennis, volley, sci) o rotazione contatto (basket, calcio, rugby), le possibilità che il ginocchio possa andare incontro a cedimenti sono molto alte.
L’uso delle ginocchiere non ha un vero e proprio significato protettivo, anche se la sensazione di sicurezza che il paziente avverte con essa è importante per la ripresa dello sport.
Quando operare un ginocchio con lesione del crociato?
Dividiamo l’indicazione all’intervento di ricostruzione del legamento crociato anteriore in assolute e relative.
L’indicazione assoluta è data dall’instabilità del ginocchio non solo nel gesto sportivo, ma anche nella normale vita di relazione, in atti quotidiani come scendere dalla macchina o fare le scale.
Ogni cedimento articolare, che è da intendere come una distorsione di minore entità può creare un danno alle strutture articolari ancora sane (menisco, cartilagini), provocando una precoce insorgenza dei fenomeni degenerativi, prologo dell’artrosi di ginocchio.
L’indicazione relativa è invece legata all’attività del soggetto.
Sportivi agonisti, anche amatoriali, degli sport che abbiamo definito di rotazione contatto, che intendano riprendere l’attività sportiva, devono essere sottoposti ad intervento di ricostruzione.
Quali tecniche di ricostruzione del LCA si utilizzano?
Attualmente le tecniche di intervento prevedono il prelievo di una parte del tendine rotuleo che, attraverso dei tunnel ossei tibiale e femorale, viene posizionato nella sede del legamento rotto e fissato all’osso con varie metodiche.
Un’altra tecnica, prevede il prelievo di 2 tendini (semitendinoso e gracile) con un intervento molto simile al primo.
Esiste anche la possibilità di utilizzare tendini rotulei espiantati da cadavere, mantenendo intatte le proprie strutture.
L’intervento dura all’incirca un’ora e viene effettuato in artroscopia.
Com'è il decorso post-operatorio di un intervento di lesione del crociato?
Il ginocchio viene protetto da un tutore articolato, la mobilizzazione inizia dal giorno successivo all’intervento. Il recupero della completa flesso estensione si raggiunge intorno alla quarta settimana.
Il carico può essere concesso immediatamente con due stampelle, alle due settimane si può abbandonare un appoggio, al termine del primo mese si può concedere il carico completo.
Contemporaneamente iniziano sia gli esercizi di rieducazione al passo che il lavoro di potenziamento muscolare.
All’inizio del terzo mese viene concessa la corsa leggera in linea retta, poi con i cambi di direzione.
Il ritorno all’attività sportiva può essere concesso dopo sei/otto mesi dall’intervento.
Ovviamente queste tappe sono molto variabili da caso a caso.