Malattia di Osgood-Schlatter: causa più comune di dolore anteriore al ginocchio nei ragazzi
La malattia di Osgood-Schlatter fra le cause più comuni fra i giovani che accusano dolore anteriore al ginocchio, in particolare in chi pratica sport che richiedono scatti (come corsa, salto, calcio, pallavolo e pallacanestro). Quali sono i sintomi, come fare la diagnosi, esami da fare, prevenzione e cura.
Cos'è la malattia di Osgood-Schlatter?
La malattia di Osgood-Schlatter è una delle cause più comuni di dolore anteriore al ginocchio nei bambini e negli adolescenti, soprattutto in coloro che praticano sport intensi durante gli scatti di crescita. Questa malattia è causata da sovraccarico meccanico ripetuto a livello del tendine rotuleo e della sua inserzione a livello della tuberosità tibiale anteriore che si manifesta in ragazzi che praticano sport come il salto, la corsa, il calcio, la pallavolo e la pallacanestro. A causa di questo sovraccarico, si verificano avulsioni o microavulsioni a livello della tuberosità tibiale anteriore. In alcuni casi, si può determinare anche un distacco di frammento osseo della tuberosità tibiale anteriore.
Epidemiologia
- Prevalenza pressoché uguale tra maschi e femmine;
- Colpisce le femmine all'età di 8-13 anni e i maschi all'età di 12-15 anni;
- Colpisce il 21% dei ragazzi sportivi e il 4.5% dei ragazzi non sportivi;
- È bilaterale nel 20-30% dei casi.
Prognosi, sintomi e diagnosi
È una malattia autolimitante e generalmente cessa alla fine della crescita. I sintomi potrebbero durare anche per 6-18 mesi.
Come fare la diagnosi?
La diagnosi di Osgood Schlatter è maggiormente clinica. Il medico può prescrivere una radiografia per confermare il quadro clinico e/o escludere altri disturbi.
Quali sono i sintomi?
All'anamnesi ed esame obiettivo si riscontra:
- Dolore a livello della tuberosità tibiale anteriore e del terzo inferiore del tendine rotuleo. I pazienti avvertono dolore durante la discesa delle scale, dopo essere seduti per lungo periodo con il ginocchio immobile, quando si inginocchiano e durante le attività sportive che prevedono la corsa o il salto. Il dolore si attenua con il riposo;
- Dolorabilità: cioè dolore esacerbato dalla pressione manuale;
- Gonfiore;
- Zoppia;
- Ispessimento del tendine rotuleo;
- Prominenza della tuberosità tibiale anteriore: osservata nella fase avanzata;
- Contrattura del muscolo quadricipite e dei muscoli flessori del ginocchio;
- Difetto di estensione attiva del ginocchio per dolore nella fase acuta;
- Flesso-estensione passiva completa.
Esame radiologico:
- Radiografie in due proiezioni (antero-posteriore e latero-laterale): è un esame di prima scelta che evidenzia la frammentazione della tuberosità tibiale anteriore o la presenza di un frammento osseo distaccato della tuberosità tibiale anteriore nella fase avanzata.
- Ecografia: evidenzia il legamento patellare ispessito e l'edema nei tessuti molli.
- Risonanza magnetica nucleare: di solito non è necessaria.
Diagnosi differenziale:
- Tendinite rotulea a livello dell'inserzione rotulea;
- Infiammazione o usura della cartilagine femororotulea;
- Lussazione parziale o completa della rotula;
- Frattura da avulsione della tuberosità tibiale anteriore;
- Tendinite della zampa d'oca (muscoli flessori del ginocchio che si inseriscono a livello dell'estremità prossimale della tibia);
- Tumori;
- Infezione.
Terapia e prevenzione
A livello di prevenzione è molto importante il riscaldamento prima dell'attività sportiva e lo stretching (o allungamento) dopo l'attività sportiva.
Per quanto riguarda il trattamento conservativo si consiglia:
- Riposo funzionale;
- Sospendere le attività sportive che prevedono la corsa o il salto. La bici e il nuoto invece sono ammessi;
- Antidolorifici e Antiinflammatori;
- Applicazione locale di ghiaccio;
- Terapia iniettiva con destrosio e/o lidocaina. È stata abbandonata invece la terapia infiltrativa con cortisone per l'aumentato rischio di atrofia e conseguente rottura del tendine rotuleo;
- Immobilizzazione del ginocchio in estensione per breve periodo;
- Massaggi miofasciali che aumentano il flusso sanguigno locale che favorisce la guarigione;
- Terapia fisiche: Laserterapia, TECAR, TENS, Ultrasuoni, Onde d'urto...
- Rinforzo muscolare del quadricipite;
- Strectching del quadricipite e i muscoli flessori del ginocchio.
Trattamento chirurgico
Circa il 10% dei pazienti manifestano sintomi persistenti nell'età adulta, nonostante le misure conservative. Le due procedure più comunemente eseguite sono l'asportazione del frammento osseo e la plastica riduttiva della tuberosità tibiale anteriore prominente.
Riabilitazione post chirurgica
- Tutore rigido bloccato in estensione per 3-4 settimane e deambulazione col tutore con un carico parziale;
- Mobilizzazione passiva precoce del ginocchio;
- Mobilizzazione attiva e rinforzo muscolare dopo 4-6 settimane.
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