Probiotici e salute orale
I probiotici hanno acquisito un ruolo di grande rilevanza negli ultimi anni, dimostrando benefici significativi non solo per la salute intestinale, ma anche per la pelle, le mucose e molte altre aree del benessere generale. In questo articolo, ci proponiamo di esplorare l'efficacia e il possibile contributo dei probiotici alla promozione della salute orale e alla prevenzione delle malattie del cavo orale.
Nel nostro corpo sono presenti tantissimi batteri, circa dieci per ogni cellula e si trovano principalmente nell’intestino, sulla pelle e nella bocca.
Questi possono essere molto utili, basti pensare che aiutano la digestione e l’assorbimento dei cibi che ingeriamo, sintetizzano importanti vitamine e ci proteggono da microorganismi patogeni.
L’insieme di tutti i batteri che colonizzano il corpo viene chiamato microbiota, esso è composto principalmente da batteri comunemente definiti “buoni” che, come detto in precedenza, ci proteggono dai cosiddetti batteri “cattivi”.
Quando, in determinate circostanze, come l’assunzione di antibiotici, si crea un disequilibrio tra batteri buoni e cattivi, origina una condizione chiamata disbiosi che può portare alla comparsa di disturbi o patologie.
Per compensare questo disequilibrio, vengono spesso raccomandati i probiotici, ovvero degli integratori composti da ceppi batterici in grado di riportare alla normalità il microbiota.
Le principali affezioni del cavo orale, quali carie, gengivite, parodontite e candidosi, sono causate dall'azione di microrganismi patogeni.
Dal momento che, come precedentemente menzionato, i batteri "buoni" possono svolgere un ruolo difensivo contro quelli patogeni, può l'integrazione di probiotici prevenire l'insorgenza di tali patologie o addirittura contribuire alla loro risoluzione?
Probiotici e malattie del cavo orale
Carie
È comunemente riconosciuto che le carie derivano dall'attività dannosa dei batteri, i quali producono acidi in grado di arrecare danni ai denti, avviando il processo cariogeno.
Tra le varie specie batteriche coinvolte, lo Streptococcus mutans emerge come il principale artefice nella formazione delle carie. Studi scientifici hanno evidenziato l'associazione tra un aumento del numero di Streptococcus mutans e un maggior rischio di sviluppare carie, mentre una maggiore diversità batterica ha dimostrato di contribuire a una riduzione di tale rischio.
È stato osservato che i probiotici hanno la capacità di prevenire la crescita e l'adesione ai denti dei batteri associati alle carie. Alcuni ceppi batterici in particolare hanno dimostrato efficacia nel ridurre la frequenza di comparsa di carie.
Tra questi, si distinguono:
- L. rhamnosus
- L. paracasei
- L. lactis
- Bifidobacterium spp
Malattie parodontali
Le malattie parodontali, quali gengivite e parodontite, sono causate da un'infiammazione delle gengive e/o dell’osso a cui i denti si ancorano.
Queste condizioni si sviluppano a causa dell'accumulo di placca, una miscela di batteri e sostanze che può inizialmente provocare un'infiammazione gengivale, la gengivite, che se non trattata correttamente può evolvere in parodontite, aumentando il rischio di perdita dei denti.
L'igiene orale domiciliare accurata e le regolari sedute di igiene orale professionale sono pilastri essenziali nella prevenzione di queste patologie, che possono altrimenti richiedere l'intervento odontoiatrico.
È stato però notato che i probiotici contrastano la formazione della placca, riducendo così l'infiammazione a livello gengivale. Infatti, diversi studi hanno evidenziato che l'utilizzo di specifici probiotici, in particolare del genere Lactobacilli, può contribuire significativamente a ridurre l'infiammazione e di conseguenza il sanguinamento gengivale.
Attualmente in commercio esistono gomme da masticare contenenti L. reuteri, un probiotico che ha mostrato un miglioramento della salute gengivale in pazienti affetti da parodontite.
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Candidosi
La Candida è un fungo presente nella bocca di oltre il 60% degli adulti. In condizioni normali, la presenza di Candida è controllata dal sistema immunitario e dalla flora batterica.
Tuttavia, in situazioni di immunosoppressione, come avviene nei pazienti affetti da AIDS o sottoposti a terapie farmacologiche come le chemioterapie, o durante disbiosi indotte dall'assunzione di antibiotici, la Candida può proliferare in modo eccessivo, dando origine alla candidosi orale.
La candidosi, in questo contesto, rappresenta un'infezione fungina che può manifestarsi con sintomi quali placche bianche sulla lingua, sulle mucose orali o sulla gola, causando disagio e irritazione.
Il trattamento della candidosi orale coinvolge spesso l'uso di antimicotici, ma è fondamentale affrontare anche le cause sottostanti, come migliorare le difese immunitarie e ripristinare l'equilibrio della flora batterica, per prevenire ricorrenze e favorire una salute orale ottimale.
Numerosi studi hanno rilevato come alcuni probiotici, in particolare L. rhamnosus, B. breve e L. casei riescono a diminuire la quantità di Candida albicans del 75%. È stato addirittura notato che i probiotici hanno la stessa efficacia degli sciacqui con collutori alla clorexidina, un disinfettante molto utilizzato in odontoiatria.
Alitosi
L’alitosi è un disturbo molto fastidioso e frequente (colpisce dal 20 al 50% delle persone) che può avere diverse cause, sia orali che non orali (spesso di interesse dell’apparato digerente).
L’odore sgradevole è causato soprattuto dalla produzione da parte dei batteri di sostanze contenti zolfo.
L’utilizzo di alcuni probiotici permette di ridurre i principali batteri che causano l’alitosi, tra questi ci sono:
- W. cibaria
- L. salivarius
- L. reuteri
Tali probiotici potrebbero essere assunti sia attraverso sciacqui con collutori che mediante chewing-gum che li contengono, anche se attualmente in commercio non esistono prodotti contenenti W. cibaria, il batterio che negli studi clinici ha mostrato la maggiore efficacia.
Per approfondire:Alitosi: cause e rimedi
Cosa fare?
Dato che i probiotici possono risultare benefici per diverse patologie e disturbi, è fondamentale selezionare il probiotico più adatto alle proprie esigenze.
È consigliabile discutere con il proprio medico, dentista o farmacista di fiducia per comprendere quando l'uso dei probiotici può essere utile, quale probiotico scegliere e per quanto tempo assumerlo.
Di seguito è riportata una tabella che elenca i principali probiotici in base al disturbo o alla patologia che si intende prevenire o trattare:
Carie | Malattie parodontali | Candidosi | Alitosi |
L. rhamnosus | L. reuteri | L. rhamnosus | W. cibaria |
L. paracasei | L. brevis | B. breve | L. reuteri |
L. lactis | L. casei | L. casei | L. salivarius |
Bifidobacterium spp |
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Bibliografia:
- A comprehensive review of the application of probiotics and postbiotics in oral health
- Oral health’s inextricable connection to systemic health: Special populations bring to bear multimodal relationships and factors connecting periodontal disease to systemic diseases and conditions
- Influence of the Probiotic L. reuteri on Periodontal Clinical Parameters after Nonsurgical Treatment: A Systematic Review
- Improvement of halitosis by probiotic bacterium Weissella cibaria CMU: A randomized controlled trial