Laser S.L.T. e Glaucoma ad angolo aperto
Un nuovo laser, chiamato S.L.T., offre buone possibilità terapeutiche per il glaucoma ad angolo aperto: consente risultati soddisfacenti con minimi rischi. Vediamo di cosa si tratta.
Perché si forma il glaucoma?
Il glaucoma è una patologia potenzialmente invalidante che, se non curata, determina una progressiva atrofia del nervo ottico con danno irreversibile della vista.
Pur essendo una patologia multifattoriale, il principale agente patogenetico è l’incremento della pressione dell’umore acqueo, un liquido che circola all’interno dell’occhio.
La pressione oculare aumenta a causa dell’intasamento del trabecolato, un “filtro” naturale situato nell’angolo della camera anteriore dell’occhio, attraverso cui defluisce l’umore acqueo.
Come fermare il glaucoma?
La disostruzione del filtro trabecolare potrebbe ripristinare una normale pressione oculare.
Terapia medica
Di solito si prescrivono colliri che abbassano la pressione oculare e impediscono la progressione del danno al nervo ottico.
I colliri devono essere utilizzati a vita dal paziente con possibili effetti collaterali sia locali (disturbi irritativi ed arrossamento, cambiamento di colore dell’iride, ecc.) che generali (asma, bradicardia, ipotensione, ecc.). Tuttavia negli anni questi farmaci sono stati perfezionati e, ad oggi, sono diminuiti gli effetti collaterali.
Tecnica laser
Da oltre 30 anni esiste una alternativa terapeutica rappresentata dalla trabeculoplastica laser.
Il trattamento inzialmente praticato, chiamato A.L.T., utilizza un laser Argon ad effetto termico che determina piccole ustioni del trabecolato.
Pur essendo efficace, viene utilizzato con parsimonia in quanto produce la distruzione di una porzione del trabecolato e pertanto è difficile ripeterlo se, nel tempo, la pressione risale. Tale trattamento viene perciò di solito riservato ai casi più gravi, che non vengono compensati dalla terapia farmacologica.
Il laser SLT
Una tecnica più recente si chiama S.L.T., Trabeculoplastica Laser Selettiva.
Il laser SLT utilizza impulsi laser brevissimi (4 nanosecondi) per colpire la Melanina, un pigmento presente nel materiale che ostruisce il trabecolato nei soggetti glaucomatosi.
L’energia totale rilasciata per una procedura S.L.T. corrisponde appena all’1% di quella utilizzata per un analogo trattamento A.L.T. Questo rende la procedura molto sicura.
Il Laser infatti non danneggia il tessuto circostante, anzi stimola, grazie all’attivazione dei macrofagi, i meccanismi naturali di rigenerazione del trabecolato. Il risultato di questo processo è l’aumento del drenaggio dell’umore acqueo e l’abbassamento della pressione oculare.
Come funziona?
Si esegue ambulatorialmente.
Prima della procedura si somministrano dei colliri per preparare l’occhio e per anestetizzare la cornea. Viene poi applicato il laser attraverso una lampada a fessura modificata (simile allo strumento adoperato durante le normali visite) ed una specifica lente a contatto.
L’intervento dura alcuni minuti ed è indolore.
L’occhio non viene bendato ed è possibile riprendere subito le normali attività.
Nei giorni successivi bisogna instillare dei colliri antinfiammatori ed eseguire alcuni controlli dall’oculista. In genere da uno a tre giorni dopo il trattamento la pressione inizia a diminuire.
Se la pressione non scende a sufficienza oppure se, dopo mesi o anni, tende a risalire è possibile ripetere il trattamento senza rischi aggiuntivi.
Quando è indicato?
Il trattamento S.L.T. è indicato nei casi di glaucoma primario ad angolo aperto, nel glaucoma pseudo esfoliativo e pigmentario.
Inoltre è indicato in caso di intolleranza ai farmaci, di insoddisfacente risposta alla terapia farmacologica, di precedente trattamento A.L.T. con scarso risultato.
Risultati
Sono buoni nel 75% dei pazienti, con una riduzione della pressione oculare in media del 25%. Nei pazienti che non hanno risposto adeguatamente, il trattamento può essere ripetuto dopo alcuni mesi.
Molti di loro, a questo punto, ottengono la riduzione della pressione oculare. Se la pressione nel tempo risale, il trattamento può essere ripetuto con un risultato pari, e talvolta anche superiore, a quello della prima applicazione.
Controindicazioni e complicanze
Il trattamento è difficilmente eseguibile o non eseguibile nel glaucoma ad angolo stretto.
È controindicato in caso di uveite, di angolo chiuso e di glaucoma neovascolare e malformativo.
Si tratta di patologie rare e, in genere, di aumenti transitori della pressione oculare e di fenomeni infiammatori (iriti) che conseguono a trattamenti intensi e che si risolvono in pochi giorni.
Bibliografia
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