Esiti gliotici astrociti.

Esiti gliotici: devo preoccuparmi?

Cos’è la gliosi? È un processo riparativo che una categoria di cellule del sistema nervoso centrale, gli astrociti, mette in atto, mediante la formazione di una cicatrice, in seguito ad un insulto o danno che colpisce lo stesso sistema nervoso centrale.

Oggi che la Risonanza Magnetica encefalica e del midollo spinale è diventata un esame quasi di routine meritano qualche considerazione i cosiddetti esiti gliotici o gliosi che molto spesso leggiamo sui referti delle RM encefaliche e che tanta preoccupazione causano nei soggetti che vanno a ritirare il referto e leggono frasi come

  • alterazioni di natura gliotica,
  • area gliotica aspecifica,
  • alterazioni gliotiche su base vascolare,
  • focolai gliotici ecc.

Il paziente o i suoi familiari, prima di fare visionare le immagini al medico di riferimento, sono giustamente preoccupati, vediamo di saperne di più spiegando di cosa si tratta.

Cos’è la gliosi?

La gliosi è un processo riparativo che una categoria di cellule del sistema nervoso centrale, gli astrociti, mette in atto, mediante la formazione di una cicatrice, in seguito ad un insulto o danno che colpisce lo stesso sistema nervoso centrale.

Cause della gliosi

Questi danni o insulti possono essere di origine vascolare (questa è la causa più frequente), infiammatoria, traumatica, ecc. Anche episodi emicranici particolarmente importanti possono causare questi spot che poi vanno incontro a gliosi.

Pure una sofferenza alla nascita che provochi danni encefalici di lieve entità, senza alcun significato clinico, può poi esitare in gliosi.

Significato clinico degli esiti gliotici

La gliosi si può riscontrare a tutte le età, essendo però più frequente al di sopra dei 50-60 anni. Il fenomeno della gliosi è generalmente privo di significato clinico, ma in alcuni casi il reperto andrebbe attenzionato mediante un approfondimento diagnostico.

Quando prestare attenzione alla gliosi?

Vediamo quali sono questi casi da attenzionare e di cui ricercare la causa.

Un approfondimento va fatto soprattutto in soggetti giovani e adulti con numerose alterazioni o focolai di tipo gliotico: in questi casi cercare di individuare la causa che ha determinato inizialmente il danno cerebrale, esitato poi in gliosi, è particolarmente importante per potere prevenire ulteriori danni, ove possibile.

Quali esami fare?

A tal riguardo gli esami diagnostici più frequenti ad essere richiesti riguardano:

1. il comparto cardiaco per la ricerca di eventuale Pervietà del forame ovale (PFO) o fibrillazione atriale con visita cardiologica, Elettrocardiogramma (ECG), ecocardiografia, ecodoppler transcranico. 

2. il comparto ematico per la ricerca di eventuali trombofilie (tendenza alla coagulazione del sangue) su base congenita.

3. il comparto circolatorio mediante, per esempio, ecodoppler dei vasi sovraortici.

Ovviamente questa degli esami diagnostici di approfondimento è una panoramica generale, restando sempre dello specialista ogni decisione se effettuarli e quali.

Quando invece il reperto gliotico è isolato, minuscolo, puntiforme, generalmente non necessita di ulteriori approfondimenti diagnostici, eccetto diverso parere del medico curante o del neurologo.

Data pubblicazione: 01 aprile 2013 Ultimo aggiornamento: 14 marzo 2022
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