Medicine Non Convenzionali. Che cosa sono? Quali sono?
Le medicine non convenzionali sono un insieme di discipline precisamente identificate e non rappresentano qualsiasi metodologia in disaccordo con la medicina convenzionale.
In Italia il termine Medicine Non Convenzionali (MNC) identifica quelle discipline riconosciute nel 2002, in virtù del loro rilievo sociale, dal Consiglio Nazionale della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici e Odontoiatri (FNOMCeO) - sulla scorta di risoluzioni del Parlamento Europeo (1997) e del Consiglio d'Europa (1999) - e che corrispondono alle definizioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) di “Complementary Medicine”, “Alternative Medicine”, “Unconventional Medicine”, “Traditional Medicine”, e al termine adottato nella letteratura scientifica internazionale (Cochrane Collaboration, Consensus conference, 1997) di: “Complementary and Alternative Medicine”.
L'uso del termine “Non-Convenzionale” è legato al fatto che tali discipline non sono inserite nel piano di studi obbligatorio del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia in Italia.
In Italia, a seguito di numerose sentenze della Corte di Cassazione, le discipline in oggetto sono state riconosciute di esclusiva competenza e responsabilità del medico chirurgo o odontoiatra e sono le seguenti:
- Agopuntura
- Medicina Tradizionale Cinese
- Medicina Ayurvedica
- Medicina Omeopatica
- Medicina Antroposofica
- Omotossicologia
- Fitoterapia
Nell'elenco iniziale della FNOMCeO erano presenti anche Chiropratica e Osteopatia che, pur rientrando nel novero delle MNC, sono considerate professioni sanitarie primarie (indipendenti, autonome e distinte dall'area medica), sono regolamentate diversamente e possono essere esercitate da non-medici che hanno seguito il percorso formativo stabilito a livello internazionale.
L'Agopuntura
E' un metodo terapeutico, di antichissima origine (praticato soprattutto in Cina), consistente nella infissione in determinati punti del corpo di aghi finissimi. Alla procedura di individuazione dei punti secondo i criteri della medicina tradizionale cinese si è affiancata la tecnica occidentale della riflessoterapia.
La Medicina Tradizionale Cinese
Aaffonda le sue radici nelle basi filosofiche del naturalismo cinese; utilizza un sistema diagnostico peculiare e in terapia regole dietetiche, fitoterapia cinese e tecniche fisiche (agopuntura, massaggio, moxibustione).
La Medicina Ayurvedica
E' il sistema di medicina naturale che fa capo alle tradizioni filosofiche indiane; utilizza principi dietetici, farmaci fitoterapici di origine indiana e tecniche di medicina fisica (massaggio) tradizionali.
L'Omeopatia
E' un metodo di cura, ideato alla fine del XVIII secolo dal dr. Samuel Hahnemann, che utilizza sostanze molto diluite e sottoposte ad un particolare processo di mescolamento (succussione), scelte in base al principio di similitudine; nel corso degli anni ricercatori di scuole diverse, pur fedeli ai principi di base, hanno elaborato approcci terapeutici differenziati.
La Medicina Antroposofica
E' una concezione medica, sviluppata a partire dal 1920 dal dott. Rudolf Steiner, fondata su una filosofia di ricerca integrata delle leggi che stanno alla base delle manifestazioni della vita, dell’anima e dello spirito nell’uomo e nella natura; utilizza in terapia anche farmaci omeopatici ulteriormente elaborati.
L'Omotossicologia
E' un metodo di diagnosi e cura, fondato dal dr. Reckeweg nel XX secolo, che deriva le sue principali concezioni dall'omeopatia.
La Fitoterapia
E' una pratica terapeutica che si avvale di preparazioni vegetali; tali preparazioni sono miscele complesse di principi attivi (fitocomplessi) e non singoli composti come nella maggior parte dei farmaci convenzionali e in tal modo esercitano un'azione farmacologica diversa da quella dei singoli principi che li costituiscono.
Ognuna delle discipline elencate è caratterizzata da una storia, che in alcuni casi è legata a tradizioni millenarie (Med. Trad. Cinese e Ayurveda), e da un percorso formativo previsto attraverso il quale il medico acquisisce la competenza specifica. Tale periodo di studio, di tre o quattro anni, è disciplinato dalle associazioni scientifiche di riferimento sulla base di norme condivise a livello internazionale; per alcune discipline esistono da tempo anche corsi di formazione postlaurea attivati presso alcune Università italiane.
Il nuovo Codice di Deontologia Medica (2006) dedica un articolo (n. 15) alle MNC e ne disciplina l'esercizio con richiamo esplicito al decoro, alla responsabilità professionale ed al fatto che “il ricorso a pratiche non convenzionali non deve comunque sottrarre il cittadino a trattamenti specifici e scientificamente consolidati”.
Il termine "Medicine Non Convenzionali", quindi non si applica a qualsiasi pratica che non rientri nel contesto della medicina convenzionale, e prende chiaramente le distanze da pratiche fantasiose, fondate sull'esperienza aneddotica, senza controllo scientifico e istituzionale.
Tutto ciò delinea un panorama di offerta sanitaria articolato e integrato con la medicina convenzionale, nel rispetto pieno della libertà di scelta terapeutica del cittadino e di cura da parte del medico, in sintonia con l'art. 32 della Costituzione della Repubblica Italiana.